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Comunicato n° 564 del 4 novembre 2015

Interpellanza sull'attuazione di misure per favorire vigneti e frutteti

Riunione consiliare del 4 novembre 2015

Con un'interpellanza discussa nella riunione consiliare del 4 novembre 2015, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha voluto porre l'accento sull'attuazione di misure previste nel nuovo Piano di sviluppo rurale per favorire la realizzazione di vigneti e frutteti.

«Visto il ritardo di approvazione del nuovo Piano di sviluppo rurale – ha sottolineato il Consigliere Vincenzo Grosjeanbisogna tenere conto del fatto che il periodo di programmazione e di realizzazione di un vigneto o di un frutteto va ben oltre i tempi burocratici, di cui peraltro ben conosciamo le complicazioni. Se non diamo la possibilità ai nostri agricoltori di andare avanti le conseguenze saranno per tutti i valdostani perché non ci sarà più un ritorno economico rilevante.»

Ha quindi chiesto quali siano le superfici messe in coltura sia per i vigneti che per i frutteti negli ultimi cinque anni; quali azioni si intenda mettere in atto affinché gli agricoltori non perdano la possibilità di ottenere l'autorizzazione per gli impianti entro la primavera 2016; quali saranno i parametri previsti dal futuro Piano di sviluppo rurale e quali politiche di sviluppo di questi importanti settori saranno messe in atto dall'Amministrazione regionale.

Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha affermato: «Negli ultimi cinque anni sono stati messi a dimora circa 248.400 metri quadrati di frutteti e 328.000 metri quadri di vigneti. Il settore vitivinicolo è in fase di cambiamento, dovuto all'adeguamento del regolamento dell'Unione europea n. 1308. Per il momento è stato emanato un decreto ministeriale che fissa al 31 dicembre 2020 il termine ultimo di richieste di conversione in autorizzazione dei diritti di impianto concessi anteriormente al 31 dicembre 2015, mentre il decreto attuativo che dovrebbe decidere anche dei criteri di assegnazione del plafond annuale è ancora in fase di schema. Dal 1° gennaio 2016, pertanto, non sarà più possibile trasferire a terzi la titolarità del diritto posseduto perché non sono più previste le riserve regionali. A tutti i possessori di diritti di impianto non utilizzati è stata inviata a maggio scorso dall'Assessorato una lettera informativa in merito; inoltre, i Centri di assistenza agricola hanno esposto nelle loro bacheche i nominativi degli agricoltori disponibili a cedere i loro diritti, ma questa iniziativa non ha avuto grandi adesioni. Nei mesi scorsi l'Assessorato ha inviato una nuova comunicazione informativa, chiedendo di comunicare l'intenzione di utilizzare o meno i diritti. A seguito di tale censimento si potrà predisporre un ultimo bando di assegnazione delle riserve da presentare entro fine mese.»

In merito al nuovo Piano di sviluppo rurale e alle politiche messe in atto, l'Assessore ha dichiarato: «Tra le misure previste, rientrano gli investimenti per gli impianti di colture poliennali (vite e fruttiferi), rendendo ammissibili la sistemazione e il miglioramento dei terreni agrari. Sostegno anche alla coltivazione di vitigni autoctoni a rischio erosione genetica (Prié blanc, Fumin, Cornalin, Mayolet e Vuillermin). Per quanto riguarda la promozione del settore, ricordo le risorse comunitarie fornite dalla "OCM Vino", rivolte in particolare ai paesi extra Unione europea. L'attenzione dell'Assessorato sullo sviluppo e la promozione del settore resta sempre alta.»

Il Consigliere Grosjean ha replicato che «il problema di base rimane l'impianto: bisogna trovare soluzioni per recuperare e incrementare le superfici viticole della nostra regione. Ma la situazione più critica è per chi non ha i diritti dell'impianto e non ha certezze. Sarebbe il caso di approfondire la questione in questo momento particolare, perché è adesso che bisogna allestire gli impianti.»

 



MM