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Comunicato n° 243 del 18 aprile 2024

Approvate due mozioni. I lavori del Consiglio sono conclusi.

In chiusura dell'adunanza del 17 e 18 aprile 2024, il Consiglio Valle ha discusso cinque mozioni, di cui due approvate e tre respinte.

Mozioni approvate

  • Piano faunistico-venatorio regionale

Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain, con riformulazione del testo e dell'impegnativa in accordo con l'Assessore alle risorse naturali, che invita l'Assessore a presentare il Piano faunistico-venatorio alla Commissione competente durante il periodo in cui il documento sarà avviato alla procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) così da permettere a tutti i Consiglieri di partecipare con osservazioni al procedimento.

Per il gruppo RV vi è la necessità di una revisione e di una messa a punto di un Piano che risale a sedici anni fa, attraverso la più ampia partecipazione di tutti i soggetti coinvolti.

L'Assessore alle risorse naturali ha riferito che sono già stati acquisiti i pareri dell'Ispra, del Comitato regionale per la gestione venatoria e della Consulta regionale faunistica, necessari per l'approvazione della proposta del Piano faunistico-venatorio da parte della Giunta. Successivamente il documento sarà avviato alla procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) e, al termine della pubblicazione di 45 giorni prevista per la raccolta di eventuali osservazioni da parte dei portatori di interesse, la Giunta approverà la proposta definitiva del Piano da trasmettere al Consiglio per la sua approvazione e, proprio al termine della Vas, era prevista la presentazione del documento in Commissione.

  • "Villette impiegati Cogne"

L'Assemblea ha anche approvato all'unanimità una mozione illustrata dal gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore alle opere pubbliche, che impegna la Giunta regionale a portare all'attenzione della Commissione consiliare competente il dossier relativo alle "Villette impiegati Cogne" entro 60 giorni, con l'audizione di tutti i soggetti interessati.

Il gruppo FI ha ricordato che la delibera della Giunta comunale di Aosta 32/2024 prevede il trasferimento dei nuclei che occupano otto alloggi parte del complesso delle "Villette degli impiegati" del quartiere Cogne entro il mese di dicembre 2026, mentre altre 15 unità immobiliari sono oggetto della procedura di alienazione. Per FI si tratta di una situazione complessa, dai significativi risvolti anche in ambito sociale di cui il Consiglio deve avere contezza.

 

Mozioni respinte

  • Tariffazione Cva

Respinta, con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e a 16 favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM),  una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che chiedeva al Consiglio Valle di ribadire la necessità che la società Cva, nei limiti delle sue possibilità di azione, applichi tariffe vantaggiose per le famiglie e le imprese valdostane, e che voleva impegnare il Presidente della Commissione competente a riunire entro la prossima settimana la Commissione per un esame puntuale delle modificazioni tariffarie annunciate da Cva Energie nella conferenza stampa del 16 aprile scorso.

Il gruppo PCP ha ricordato che, con la proposta di modifica unilaterale del contratto inviata a settembre 2023 a circa 50 mila utenze, Cva ha cancellato lo sconto 40% in fattura sulla materia energia e ha applicato ai clienti un corrispettivo fisso e invariabile per sette anni di 0,1193 euro al kwh; scelta tutt'altro che conveniente, secondo PCP, sulla quale Cva ha poi dovuto fare retromarcia, modificando infatti la tariffa dell'offerta a prezzo fisso (meno 2 centesimi al kWh) e introducendo un'offerta a prezzo variabile. È evidente però, ha sottolineato il gruppo, che per chi si trova attualmente con la tariffa "fissa" scegliere di andare sulla tariffa variabile sarebbe al momento più conveniente, ma poi non potrà più tornare alla tariffa fissa, per una incomprensibile limitazione di movimento imposta da Cva. Per PCP, inoltre, non è chiaro cosa succeda sulle seconde case: i Pod gestiti da Cva per le prime case sono 37 mila, mentre quelli delle seconde case sono 31 mila. PCP ha infine evidenziato che il comportamento di Cva è stato notevolmente scorretto perché ha convocato una conferenza stampa per annunciare le sue decisioni il giorno prima della riunione del Consiglio mettendolo di fronte al fatto compiuto e dimostrando di non avere nessun rispetto per l'Assemblea regionale.

Il Presidente della Regione ha annunciato l'astensione sulla mozione, ribadendo l'indipendenza decisionale dell'azienda, cui spetta definire la politica tariffaria: in questo perimetro la Regione può lavorare, così come le associazioni dei consumatori possono avanzare le proprie richieste. Il Presidente ha ricordato che i prezzi offerti da Cva sono per molti versi migliori rispetto ad altre realtà: Cva ha fatto un percorso serio e corretto delle tempistiche decisionali, offrendo delle nuove opportunità alla clientela valdostana a testimonianza della sua attenzione al territorio. Secondo il Presidente l'offerta Cva7 a prezzo fisso per sette anni era stata pensata in un determinato contesto di mercato, è stata oggi riparametrata per tutte le tipologie di utenze (prime e seconde case, piccole imprese) ed è stata affiancata da una nuova tariffa flessibile in questa fase di abbassamento dei prezzi. Il Presidente ha infine osservato che all'interno delle Commissioni consiliari si possono chiedere delle audizioni e degli approfondimenti: si lascia quindi all'autonomia decisionale delle Commissioni l'organizzazione dei propri lavori e la calendarizzazione di audizioni.

  • Dotazione di crocifissi nelle scuole

Respinta con 25 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, PCP, GM) e 9 voti a favore (Lega VdA, FI), la mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che impegnava il Governo a effettuare una ricognizione nelle aule degli istituti scolastici e a disporre la fornitura e l'installazione dei crocefissi mancanti.

Per il gruppo Lega VdA, l'affissione sulle mura di un'aula non può essere considerata un atto discriminatorio nei confronti di chi professa altri credo religiosi, citando a supporto di questa posizione una serie di direttive, risoluzioni, pareri e nazionali ed europei. Per il gruppo, il principio della laicità non risulta compromesso dall'esposizione del crocifisso nelle classi, considerato un simbolo della nostra identità ma anche di un sistema di valori di libertà, eguaglianza, dignità umana e delle nostre radici millenarie.

L'Assessore al sistema educativo ha ricordato che le libertà di credo e di espressione sono fortemente radicate nella Carta costituzionale e l'esposizione del crocifisso coinvolge l'educazione dei ragazzi, oltre che la sensibilità di genitori, insegnanti e dell'intera comunità. Una sentenza della Corte di Cassazione del 2021 ha stabilito che l'esposizione del crocifisso è legittima ma non può essere imposta: la decisione, che vale per il crocifisso ma anche per altri simboli di altre religioni, deve essere raggiunta con il confronto tra ragazzi, insegnanti e genitori nell'ottica di un "accomodamento ragionevole". Secondo l'Assessore non è quindi possibile l'imposizione dell'esposizione del crocifisso, né, tanto meno, è opportuno che tale imposizione possa venire dalla politica.

  • Contributi per gli studenti universitari

Il gruppo Forza Italia, con riferimento alla delibera regionale per l'attribuzione di assegni di studio e contributi alloggio per gli studenti valdostani iscritti a corsi universitari fuori dalla regione per l'anno accademico 2022-2023, voleva invitare il Governo a innalzare il limite massimo dell'indicatore per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario (Isee universitario) da 44 mila a 49 mila euro. Il testo è stato respinto con 18 voti di astensione della maggioranza e 16 a favore dei gruppi di opposizione.

Il gruppo FI ha ricordato che la legge regionale sugli interventi per l'attuazione del diritto allo studio universitario (n. 30/1989) prevede di determinare entro il 30 aprile di ogni anno gli importi per l'assegnazione di borse di studio e contributi economici, dicendosi preoccupato per l'attuale situazione economica delle famiglie che può incidere in maniera negativa sul diritto all'istruzione, caposaldo della Costituzione italiana, e ritenendo necessario rivedere al rialzo il limite massimo dell'Isee universitario. Per FI sarebbe un contributo importante per permettere ai giovani valdostani di andare fuori Valle per i propri studi.

L'Assessore al sistema educativo ha ricordato che a luglio 2023, con delibera di Giunta il limite Isee è stato incrementato a 44 mila euro - dopo dieci anni che era fisso a 40 mila -, evidenziando al contempo che a livello statale il limite massimo Isee è di 26 mila euro. Per L'Assessore oggi non è possibile immaginare né il numero di fruitori né le somme a disposizione con l'innalzamento da 44 a 49mila euro: ha quindi annunciato l'astensione sul testo della mozione, precisando inoltre che si sta facendo un'analisi per incrementare le borse di studio.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 8 e giovedì 9 maggio 2024.

SC-LT