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Comunicato n° 195 del 3 aprile 2024

Interrogazione sul fabbisogno delle strutture per dipendenze patologiche

 

Il gruppo Misto, con un'interrogazione trattata nella seduta consiliare del 3 aprile 2024, ha posto l'accento sul fabbisogno dei nuclei di specializzazione di strutture residenziali terapeutiche e riabilitative per dipendenze patologiche.

In particolare, il Consigliere Claudio Restano ha chiesto di conoscere le motivazioni che hanno portato a indicare un fabbisogno pari a zero per queste strutture, così come riportato nella delibera n. 348 del mese di aprile 2023.

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha precisato che «il valore zero è relativo al setting assistenziale del "centro crisi", in quanto nel periodo di stesura del testo, così come oggi, non esistono strutture capaci di accogliere pazienti con esigenze di cura molto intensive. Il fabbisogno non si riferisce quindi a strutture e servizi gestiti direttamente dall'Ausl, dal momento che le esigenze di cura intensiva hanno trovato soluzione in servizi extra-regionali, non solo per l'assenza di centri ma anche per esigenze cliniche che, in certi casi, prevedono di intraprendere percorsi di cura che, per essere maggiormente efficaci, richiedono una quotidianità trascorsa in contesti di vita al di fuori di quelli abitudinari. La situazione è in fase di ricognizione, aggiornamento e programmazione sui tavoli di confronto che porteranno, in una nuova visione, a rappresentare anche il fabbisogno del "centro crisi". Prima della sua approvazione, la delibera di Giunta di questi nuovi fabbisogni sarà portata in quinta Commissione per il parere di competenza. Il lavoro in corso produrrà una mappatura delle strutture sanitarie e socio-sanitarie dei servizi privati accreditati presenti sul nostro territorio e una fotografia dei fabbisogni di salute della comunità valdostana sul triennio. Auspichiamo che, oltre a quanto già svolge direttamente l’Ausl per la presa in carico delle crisi da dipendenza, si possano sviluppare anche sul territorio regionale centri specializzati in grado di accogliere quei pazienti che necessitano di un percorso di cura nell’abituale contesto di vita, senza doversi rivolgere a servizi fuori regione.»

Il Consigliere Restano ha ricordato che «la nostra regione aveva il centro crisi ed è stato tolto. Eppure, nel Piano per la salute e il benessere sociale si parla di intervenire in questo settore. La delibera di Giunta prevede un aumento dei numeri degli ospiti in strutture come le Rsa e in quelle semiresidenziali ma non per quelle dedicate alle dipendenze patologiche e questo dato manifesta la capacità e la volontà politica di questo Governo. Il Piano per la salute e il benessere sociale prevede un impegno specifico nei confronti delle dipendenze patologiche ma le delibere di Giunta vanno in senso opposto. A nulla serve investire sui giovani e lo sport, se poi si abbandonano quelli malati che necessitano di maggiore assistenza. La Regione Campania prevede come servizi innovativi i centri crisi di cui parliamo e noi non ancora. Sarà mia premura monitorare e approfondire la questione: non possiamo darci assenti quando questi soggetti hanno bisogno. So che i costi sono elevati ma possiamo anche realizzare delle convenzioni per incentivare la creazione di strutture locali

LT