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Comunicato n° 193 del 3 aprile 2024

Question time sulla Coppa del mondo di sci Zermatt-Cervinia

 

La cancellazione delle gare di Coppa del mondo di sci a Zermatt-Cervinia per la prossima stagione è stata oggetto di due interrogazioni a risposta immediata presentate rispettivamente dai gruppi Progetto Civico Progressista e Misto.

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz (PCP), ha evidenziato che «l'annullamento delle gare in pieno autunno si era già verificato nei due anni precedenti, con uno stanziamento regionale, previsto per legge, di 650 mila euro all'anno per l'organizzazione dell'evento. Oltre a questa somma sono stati concessi contributi anche da altri enti pubblici, sono stati effettuati servizi dal Soccorso alpino valdostano, dall'Ausl, dall'École hôtelière e impiegate risorse per la creazione del tracciato, intervenendo, tra le altre cose, con lavori di scavo sul ghiacciaio della Valtournenche su cui sono in corso indagini da parte delle Procure svizzera e italiana. Il Governo sembra orientato a richiedere un "risarcimento sportivo", ma il danno non è tuttavia limitato a tale ambito e vorremmo sapere quali richieste ha avanzato nei confronti del Comitato organizzatore della Coppa del Mondo e delle compagnie assicurative, rispetto ai danni arrecati alla Regione e al Comune di Valtournenche, visto l'ingente impiego di risorse e l'errata valutazione della fattibilità di questa competizione nel periodo autunnale

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha aggiunto: «I valdostani hanno messo un grande impegno per organizzare questi eventi, dimostrando le loro capacità e una grande professionalità. Vogliamo conoscere quali saranno le conseguenze di questa cancellazione.»

«La situazione meteo-climatica, che ha funestato tutta la Coppa del Mondo 2023-2024 con ben 21 eventi cancellati e tra questi ben 11 cancellazioni nella discesa libera, ha cambiato radicalmente ogni ragionevole previsione di tutti gli altri organizzatori in Europa, Stati Uniti e Canada, fatta sulla base di evidenze statistiche meteorologiche nel periodo previsto. È quindi poco serio sostenere l'errata valutazione della fattibilità delle competizioni effettuata a "posteriori" - ha ricordato l'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques -. Il Comitato organizzatore ha in essere una assicurazione per cancellazione eventi per causa di forza maggiore e mancanza di neve. Le spese ammissibili a rimborso sono state analizzate nel dettaglio dal Comitato e l'assicurazione incaricata e porteranno alla definizione del rendiconto finale per l'edizione 2023 dello Speed Opening. Il contributo della Regione Valle d'Aosta e del Comune di Valtournenche (attraverso la Fondazione Gran Becca), al pari di quelli del Cantone Vallese e del Comune di Zermatt, non sono tra quelli previsti a rimborso dall'assicurazione del Comitato organizzatore. Comunque, sia nel 2022 che nel 2023, i riscontri media ottenuti sono stati decisamente molto positivi, con risultati in termini di potenziali utenti raggiunti, valore equivalente, parole chiave utilizzate che avrebbero richiesto, se effettuati attraverso i tradizionali canali pubblicitari (carta stampata, TV e media, piattaforme social) investimenti decisamente più onerosi e che ci consentono pertanto di ribadire il grande valore promozionale degli eventi di Coppa del Mondo. Quanto alle spese sostenute per il completamento e messa in sicurezza della pista "Gran Becca", queste consentiranno un ottimale e sicuro utilizzo della pista nella parte al di fuori dal ghiacciaio che è in gran parte fruibile da tutti gli sciatori

Sulla calendarizzazione delle gare, Grosjacques ha aggiunto che «dopo un'approfondita consultazione con gli atleti, le squadre e le altre parti interessate, Fis, Swiss-Ski e Fisi hanno concordato di non includere Zermatt-Cervinia nella programmazione 2024-2025. Le tre federazioni utilizzeranno i prossimi mesi per trovare possibili strade e soluzioni per future gare di Coppa del Mondo a Zermatt e Cervinia e il Comitato organizzatore locale Zermatt e Cervinia analizzerà queste proposte in modo costruttivo. Lo spostamento in avanti delle competizioni (in ipotesi nel mese di marzo) non prende solo in considerazione la difficoltà di ospitare tutto il "Circo Bianco", in piena stagione, ma riguarda anche l'organizzazione logistica generale: le attuali regolamentazioni Fis per la Coppa del Mondo prevedono una serie di installazioni e servizi in zona di arrivo (a Cime Bianche Laghi a 2.812 s.l.m.) che devono essere predisposte durante il periodo estivo-autunnale, sfruttando la pista sterrata che parte da Breuil-Cervinia: è impensabile il montaggio di quanto richiesto nel periodo invernale con l'ausilio solo dei mezzi battipista o elicotteri. Per altro, da parte della Fis non sono mai giunte al Comitato organizzatore richieste formali di spostamento in avanti delle competizioni. La Fis, in accordo con Swiss Ski e Fisi, ha pertanto deciso di cancellare dal calendario della Coppa del Mondo 2024-2025 lo Speed Opening di Zermatt-Cervinia, ma si utilizzeranno i prossimi mesi per valutare le possibili soluzioni per future gare di Coppa del Mondo a Zermatt e Cervinia. Il Comitato organizzatore ha in essere con la Fis un contratto quinquennale per l'organizzazione della Speed Opening e certamente questo costituirà uno degli elementi che saranno messi sul tavolo per richiedere la dovuta attenzione verso Breuil-Cervinia nella predisposizione dei futuri calendari

La Capogruppo Guichardaz ha ribadito che «l'errata valutazione c'è stata eccome. Non solo gli atleti hanno espresso criticità, ma anche scienziati, glaciologi ed esperti. Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di queste scelte. Non siamo poi per niente convinte che i soldi impiegati abbiano avuto ricadute positive d'immagine tramite i media. Anzi! I riscontri ci sembrano decisamente negativi: dalla questione del rispetto dell'ambiente, deturpato dalle ruspe che scavavano il ghiacciato, a quella del corretto impiego delle risorse economiche, tenuto conto che non abbiamo nemmeno avuto rimborsi per le cancellazioni degli anni scorsi.»

Il Consigliere Restano ha ricordato che «la Coppa del mondo di sci non è l'unico evento annullato per il quale si chiede un risarcimento sportivo ma si aggiunge al Giro di d'Italia. Sul territorio si stanno sollevando varie voci critiche che si interrogano sulle capacità gestionali del Governo nel settore organizzativo sportivo o se si tratti semplicemente di sfortuna.»

LT