Info Conseil

Comunicato n° 192 del 3 aprile 2024

Question time sull'ampliamento del reparto di oncologia

 

L'ampliamento del reparto di oncologia è stato trattato nella seduta del 3 aprile 2024, con un'interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Ci risulta che, il 18 aprile prossimo, questo reparto verrà ampliato e i nuovi spazi saranno suddivisi tra i pazienti del reparto malattie infettive e quelli di oncologia - ha dichiarato il Capogruppo Andrea Manfrin -. È una scelta delicata che potrebbe essere foriera di difficoltà: vorremmo quindi sapere quali siano le valutazioni fatte a supporto di questa decisione.»

«L’Azienda Usl ha informato che lo spostamento dei pazienti dal reparto di malattie infettive è a carattere temporaneo e non comporta un ampliamento del reparto di oncologia - ha risposto l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Lo spostamento si rende necessario per consentire i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico e dell’impianto di rilevazione dei fumi nel reparto di malattie infettive, le cui esecuzioni non sono compatibili con la presenza di pazienti. I lavori in questione sono stati programmati successivamente alle vacanze pasquali e ai primi mesi dell’anno, in modo da evitare i periodi maggiormente caratterizzati da un marcato afflusso turistico. Pertanto, per il periodo strettamente necessario all’effettuazione dei lavori, i pazienti saranno collocati nei posti attualmente liberi nel reparto di oncologia e nel reparto di sub-intensiva Covid, a seconda delle esigenze cliniche. L’inserimento temporaneo dei pazienti delle malattie infettive non rappresenta interferenza con i pazienti oncologici e quindi non determina rischi: infatti, sulla base di un protocollo validato, i pazienti a rischio di trasmissione per via respiratoria - o che comunque possono presentare pericoli di contagio - sono collocati nel reparto di sub-intensiva che possiede le caratteristiche idonee a garantire isolamento e sicurezza.»

Il Capogruppo Manfrin si è detto insoddisfatto della risposta: «Anche se ci sono dei protocolli validati, tutti gli esperti che abbiamo consultato ci hanno detto che inserire dei pazienti che arrivano dalle malattie infettive nei reparti di oncologia potrà causare dei grossi problemi. Ci teniamo a mettere in guardia l'Assessore, così non potrà dire che non ne sapeva niente, perché le conseguenze di queste azioni possono essere veramente gravi.»

SC