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Comunicato n° 136 del 7 marzo 2024

Interpellanza sui lavori di ampliamento dell'ospedale Parini

 

I lavori di ampliamento dell'ospedale Parini e il ritrovamento di rilevanti reperti archeologici sono stati nuovamente oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 7 marzo 2024 con un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain.

«Nell'area di ampliamento dell'ospedale è stata ritrovata parte di un complesso archeologico di grande valore storico e si presume che nel corso dei lavori di ampliamento dell'ospedale verrà alla luce il sito nella sua interezza - ha sottolineato il Consigliere Diego Lucianaz -. La relazione del Comitato scientifico archeologico del 2016, raccomanda espressamente che le infrastrutture in costruzione non interferiscano in nessuna maniera con il sito archeologico. Per consentirne la fruizione al pubblico sono state avanzate varie idee, esposte in una relazione dell'Assessorato ai beni culturali. Ci auguriamo che la Regione non ceda alla devastante tentazione di dividere e vandalizzare un cromlech unico in Europa per mere ragioni di realizzazioni edili. Vorremmo quindi conoscere: in cosa consiste e in quale zona avverrà precisamente l'esecuzione del secondo sottopasso di viale Ginevra; quale zona del complesso ospedaliero e delle aree adiacenti sarà interessata dai prossimi scavi archeologici propedeutici alla realizzazione della cosiddetta "hospital street". Come si intende conservare e valorizzare il rinvenimento dei cippi che si ipotizzano di rinvenire nel corso di questo scavo? Qual è la volontà del Governo regionale per valorizzare questi reperti?»

«Il Presidente del Comitato scientifico archeologico mi ha ribadito il valore di questi ritrovamenti su cui siamo tutti d'accordo - ha premesso l'Assessore ai beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz -. Il secondo sottopasso sarà realizzato circa 20 metri a sud del sottopasso già realizzato immediatamente a valle della rotonda su via Roma con la tecnica dello “spingi-tubo” - ha riferito La Soprintendenza per i beni e le attività culturali ha il compito istituzionale di tutelare il patrimonio culturale e paesaggistico e, quindi, il progetto non può in alcun modo prevedere di "dividere e vandalizzare", beni archeologici tutelati dal Codice dei beni culturali che, anzi, verranno valorizzati in situ. La zona interessata dagli scavi archeologici, propedeutici alla realizzazione del corpo L del nuovo ospedale Parini (hospital street), non può che indicativamente essere corrispondente con l’impronta in pianta del corpo di fabbrica. Ribadisco che il progetto definitivo di ampliamento dell’ospedale Parini contempla, al piano interrato, la presenza di un’area archeologica fruibile al pubblico che conservi e valorizzi le testimonianze monumentali della prima età del Ferro rinvenute durante gli scavi. Saranno infatti visibili sia il cerchio di pietre del VIII secolo a.C, sia il tumulo funerario del “Guerriero celtico”, databile alla metà del VII secolo a.C. Saranno inoltre predisposti apparati didattici illustrativi

«La fruizione avverrà con due diverse modalità - ha precisato Guichardaz -. La prima, dall’alto, accessibile a tutti, percorrendo la passerella prevista che congiunge il parcheggio dell’ospedale ai reparti dell’attuale nosocomio. Affacciandosi dalla passerella si avrà una visione ampia e generale delle evidenze archeologiche. La seconda, più specialistica, consentirà di accedere al piano di imposta dei monumenti e di camminare tra le vestigia, in occasione di particolari eventi o di visite guidate. All'info-point all’angolo fra via Guedoz e viale Ginevra, aperto al pubblico, si possono trovare alcuni rendering e simulazioni grafiche dell’area interessata dai reperti archeologici

«La nostra iniziativa puntava ad avere quelle risposte che sollecitiamo da mesi e che, nella Commissione competente non sono mai state affrontate da quando è Assessore il Consigliere Marzi - ha dichiarato il Consigliere Lucianaz -. Sono preoccupato dalle modalità con cui la Regione vuole gestire la situazione e questo mi obbliga inevitabilmente a chiedere aggiornamenti. L'Assessore Guichardaz mi garantisce che il Cromlech - struttura circolare per definizione - non sarà interrotto e, quindi, possiamo ipotizzare che i cippi ancora da portare alla luce saranno recuperati senza essere separati da una struttura di cemento armato. Non ho ricevuto risposte sulla zona sottostante viale Ginevra, avrei voluto conoscere le modalità di realizzazione del sottopasso "a spingi-tubo" e sapere se, con l'inizio dei lavori preventivato nel 2025 per la realizzazione dell'hospital street, procederanno gli scavi nella zona a ovest del viale. Le rassicurazioni che ci vuole dare l'Assessore non possono cancellare la nostra preoccupazione per le scelte che farà questa Amministrazione

LT