Info Conseil

Comunicato n° 63 del 7 febbraio 2024

Interpellanza sul futuro reclutamento di professionalità nella Pa

 

Con un'interpellanza trattata il 7 febbraio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula consiliare la questione del reclutamento di nuove professionalità all'interno della pubblica amministrazione.

«Da una stima di Unioncamere, risulta che nel 2027 imprese private e pubblica amministrazione necessiteranno di circa 3 milioni e 800mila nuovi lavoratori e il 28% dovrà occupare una nuova posizione lavorativa generata dall'espansione economica - ha sottolineato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Sono previsioni che portano a maturare una forte preoccupazione sulla futura capacità della pubblica amministrazione di reperire le professionalità necessarie. Vorremmo sapere se il Governo abbia preso in esame questa tematica, se abbia iniziato a monitorare il fenomeno e se ritenga che le criticità ipotizzate possano colpire la nostra Regione, anche in considerazione del numero delle future uscite dal mercato del lavoro dei dipendenti in forza nell'Amministrazione regionale di cui chiediamo i numeri assoluti e le percentuali dei prossimi cinque anni. Quali sono le azioni già messe in atto e quali saranno realizzate nel futuro?»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha dettagliato una serie di dati: «Le cessazioni programmate nel triennio 2024-2026 ammontano a complessive 238 unità di personale (72 nel 2024, 83 nel 2025 e 83 nel 2026). Fare una previsione delle cessazioni a più lunga scadenza non è così semplice, vista la costante evoluzione della normativa in materia pensionistica; anche le previsioni effettuate per il 2025 e il 2026 potrebbero essere disattese tenuto conto che un numero sempre maggiore di lavoratori si sta orientando al raggiungimento del limite di età (oggi 67 anni) per l'esodo al fine di non subire penalizzazioni sul trattamento pensionistico.»

«Il reclutamento di nuove risorse è un problema già attuale - ha specificato -, atteso che si fa sempre più fatica a reperire il personale, con particolare riguardo per alcuni specifici profili professionali. Inoltre, il calo demografico certamente non aiuta e la perdita di attrattività del pubblico impiego neppure. Occorrerà quindi implementare nuovi modelli organizzativi del lavoro, che ci consentano di produrre con meno risorse umane, efficientando i processi e la distribuzione, sfruttando la tecnologia e facendo un'analisi delle attività rinunciabili e delle professionalità, anche elevate, che serviranno. Una cosa è certa: il futuro della pubblica amministrazione avrà organici molto più ridotti di quelli degli scorsi 20 anni. Le competenze e le professionalità necessarie andranno attentamente messe a fuoco per orientare i giovani nella scelta del proprio futuro lavorativo riavvicinandoli al pubblico impiego non nella logica del posto fisso, ma in quella del valore pubblico generato dal lavorare al servizio di cittadini e imprese. Bisogna anche affrontare la questione da un punto di vista culturale per recuperare lo spirito di appartenenza all’Amministrazione regionale, ripartendo da una necessaria formazione alla consapevolezza che la Valle d’Aosta è diversa, con il suo Statuto speciale, il suo patrimonio linguistico e che la nostra sopravvivenza sta nel coltivare la differenza non l’omologazione. Inoltre, dobbiamo saper dare applicazione al più presto e in maniera coerente con le nostre esigenze - eventualmente ricorrendo a specifiche normative - alle nuove forme di ingresso nella pubblica amministrazione quali l’apprendistato e modelli di formazione/lavoro anche di concerto con l’Università della Valle d’Aosta e con gli altri soggetti interessati.»

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «I tanti cambiamenti in atto nella Pa devono essere ripensati in modo organico e strategico, passando dalle dichiarazioni di principio alle azioni concrete. Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi, prevedendo cosa dovrà succedere, organizzandosi per trovare delle soluzioni, sensibilizzando i giovani, informando sulle opportunità che offre lavorare nella pubblica amministrazione. Non dobbiamo aspettare che l'onda ci arrivi addosso, affrontando le tematiche in estrema urgenza, quando invece potremmo progettare meglio e risolvere i problemi prima che si presentino.»

 

SC