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Comunicato n° 12 del 10 gennaio 2024

Interpellanza sul reclutamento del personale del comparto pubblico

 

La questione del reclutamento del personale negli enti del comparto pubblico regionale è stata nuovamente affrontata dall'Aula con un'interpellanza del gruppo Forza Italia nella seduta del 10 gennaio 2024.

Le Conseiller Mauro Baccega estime que le français «est une grande richesse pour notre communauté qui nous a été attribuée par le Statut spécial même si, depuis pas mal d'années, la langue française est remise en cause, considérée comme un obstacle au recrutement du personnel qualifié. En ce sens, une exception a été faite juste en 2023 dans le domaine de la santé avec la loi régionale n. 1/2023. Commentiamo, le affermazioni del Sindaco di Aosta, Gianni Nuti, capo della maggioranza autonomista di sinistra in Comune, simile a quella che governa anche la Regione, che si è dichiarato a favore "dell'immigrazione intellettuale", intendendo la possibilità di assumere dipendenti di qualsivoglia professionalità anche se non conoscono il francese. In ambito sanitario, il personale medico può essere assunto a tempo determinato e può conseguire l'idoneità di francese entro i tre anni successivi. Chiediamo al Governo se intende predisporre un disegno di legge per consentire le assunzioni in ogni contesto pubblico (Regione, enti locali e partecipate) con le stesse opportunità della legge regionale 1/2023; se intende predisporre una legge che determini di attribuire l’indennità di francese a tutto il personale delle partecipate che ha conseguito il diritto attraverso regolare concorso

«Le affermazioni del Sindaco di Aosta mettono in evidenza un aspetto sempre più evidente: il pubblico impiego è poco attrattivo - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. È un aspetto che interessa tutta Italia e si acuisce in realtà come la Valle d’Aosta, probabilmente ritenute troppo marginali e un po' più care, anche se interessanti da un punto di vista socio-ambientale. Si ha anche l’impressione che stiano proprio cambiando la percezione e le aspettative delle giovani generazioni verso il lavoro. Poche possibilità di carriera, mobilità e gratificazione professionale: sono considerazioni che ritornano spesso nelle analisi sul pubblico impiego, oltre alla scarsa considerazione nei confronti dei dipendenti pubblici che pare essere una caratteristica tutta italiana e anche valdostana. Inoltre, il personale regionale ha retribuzioni medie in alcuni casi non esattamente in linea con quello delle altre Regioni italiane, e non beneficia di altri benefit che invece esistono altrove, pur avendo competenze e responsabilità che in altre Regioni non esistono. Si potrebbe quindi avere il sospetto che non sia - e non sia mai stato - il francese il freno “all’immigrazione intellettuale” ma che anzi andrebbe riconsiderato come punto di forza della comunità valdostana.»

«Occorre sicuramente mettere in atto delle iniziative di attrattività - ha proseguito Testolin -. Va riformata l’Amministrazione regionale dal punto di vista organizzativo, utilizzando, ad esempio, delle nuove forme di apprendistato e della formazione-lavoro, ma anche dal punto di vista contrattuale ed economico. Al momento, non è in programma di estendere le disposizioni della legge regionale 1/2023 ad altri contesti, anche perché si tratta di disposizioni sperimentali e temporanee per il triennio 2023-2025 e soggette a valutazione della loro efficacia. Si sta invece ragionando sulla possibilità di separare la prova di accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana dalle procedure concorsuali, prevedendo delle apposite sessioni a cadenza semestrale o quadrimestrale, utili per acquisire una certificazione preventiva rispetto ai concorsi e, eventualmente, delle disposizioni diverse, ancora in elaborazione per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato tramite chiamata pubblica al centro per l’impiego o tramite avviso rivolto a soggetti esterni. La legge regionale sulle società partecipate dalla Regione (n. 20/2016) ha previsto che le assunzioni nelle società controllate dalla Regione siano subordinate all'accertamento della conoscenza della lingua francese. Il reclutamento in queste società avviene attraverso procedure selettive o colloqui ispirati a principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità ma di natura e livelli diversi dai concorsi per il pubblico impiego e riferite a contratti nazionali di categoria non comparabili con i contratti pubblici. Altro discorso potrebbe essere che l’accertamento della conoscenza della lingua, separato dalle procedure concorsuali, valga anche per le selezioni delle società controllate

«Abbiamo dei problemi ad essere attrattivi - ha commentato il Consigliere Baccega -. Bisogna lavorare in questo senso: le leggi fino ad ora emanate avevano come obiettivo quello di dare delle risposte ma non hanno risolto i problemi che continuano a presentarsi in maniera ripetitiva.  Una volta stabilito che il francese non è l'ostacolo per acquisire nuove professionalità, bisogna individuare e superare le criticità che minano l'attrattività dei posti pubblici. È poi necessario avviare una riflessione approfondita sulla questione dei dipendenti delle società partecipate che hanno superato l'esame di francese ma non percepiscono l'indennità di bilinguismo: una situazione paradossale che crea disparità di trattamento tra lavoratori dello stesso livello, che svolgono gli stessi compiti

 

LT