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Comunicato n° 646 del 20 dicembre 2023

Iniziato l'esame del disegno di legge in materia di indennità sanitaria con le relazioni dei Consiglieri Chatrian e Restano

 

Nella seduta mattutina del 20 dicembre 2023, l'Assemblea regionale ha iniziato l'esame del disegno di legge che contiene disposizioni organizzative straordinarie, urgenti e temporanee per assicurare la regolare erogazione e la qualità dei servizi essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale e altre disposizioni urgenti in tema di sanità.

A illustrare il provvedimento sono stati i Consiglieri Albert Chatrian (AV-VdAU) per la maggioranza e Claudio Restano (Misto) per la minoranza.

Il provvedimento, presentato dalla Giunta il 22 novembre, è composto di otto articoli che introducono un’indennità sanitaria temporanea per il triennio 2023-2025 per il personale delle professioni sanitarie del comparto sanità e per la dirigenza non medica, veterinaria e delle professioni sanitarie titolari di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno e parziale, con l'Azienda Usl. Inoltre, riconosce l'indennità anche ai medici e infermieri a tempo indeterminato parziale e detta disposizioni per il recupero delle liste d'attesa.

La relazione di maggioranza

Il Consigliere Albert Chatrian (AV-VdAU), relatore per la maggioranza, ha ricordato che «questo disegno di legge completa il percorso che il Consiglio regionale iniziò con la l.r. 22/2022 (cosiddetta legge di attrattività 1) per una valorizzazione complessiva dei professionisti sanitari e per un rafforzamento della presenza sanitaria sul territorio regionale. Introduce, infatti, un'indennità sanitaria temporanea a integrazione del trattamento economico accessorio per tutti i professionisti sanitari e amplia la platea a medici e infermieri che lavorano part-time, che erano stati esclusi dalla legge 22. L'importo complessivo stanziato è di 2,7 milioni di euro all'anno per il triennio 2023-2025: nella legge di stabilità approvata nell'ultimo Consiglio si è già previsto di dare copertura all'indennità anche per il 2026. La misura puntuale dell'indennità sarà determinata in sede di contrattazione integrativa aziendale da avviare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore di questa legge: non si è potuto accogliere l'emendamento del Consigliere Restano, già presentato in Commissione, per una questione meramente tecnica e non per una volontà politica. Al fine di valutare l'efficacia dell'indennità sanitaria, si introduce la clausola valutativa che impegna, al termine di ciascun anno del periodo 2023-2025, l'Assessore alla sanità, sulla base delle informazioni e dei dati trasmessi dall'Azienda Usl, ad informare la Commissione consiliare degli effetti derivanti dalla sua applicazione.»

Il Consigliere ha poi evidenziato le altre disposizioni urgenti contenute nell'atto: «In particolare, con l'obiettivo di consentire il recupero degli interventi di chirurgia generale ancora in sospeso in conseguenza dell'emergenza da Covid-19 e per ridurre i tempi di attesa dei pazienti messi in lista nella fase post pandemica, si consente l'autorizzazione e l'accreditamento in via temporanea (3 anni dall'entrata in vigore della legge) di strutture sanitarie ospedaliere mono-specialistiche per lo svolgimento di attività polispecialistica di chirurgia generale anche senza il raggiungimento della soglia minima dei posti letto stabiliti dal decreto del Ministro della salute 70/2015. La norma risulta necessaria per poter accreditare Isav di Saint-Pierre affinché possa svolgere interventi di chirurgia generale (quindi non ortopedici) a supporto delle attività dell'ospedale Parini. In questo 2023, la politica ha fatto delle scelte fornendo degli strumenti importanti in materia di sanità: l'approvazione del Piano socio-sanitario, l'accompagnamento in tutto l'iter dell'atto aziendale dell'Usl e oggi la legge sulle attività trasfusionali. Ora starà all'Assessore Marzi e all'Usl applicare queste scelte per rilanciare e riorganizzare la sanità ed essere quindi più performanti.»

La relazione di minoranza

Il Consigliere Claudio Restano (Misto), a nome delle opposizioni, ha dichiarato: «Con questa legge, apriamo la sfida della riforma del personale della sanità: una riforma che va affrontata insieme nel rispetto dei ruoli e delle idee di cui ognuno di noi è portatore. Approfittiamo dell'occasione per valorizzare e rilanciare la nostra specificità e la nostra autonomia, potrei dire la "seconda autonomia", senza omologarci alle indicazioni di chi non conosce la nostra realtà, come accaduto per il Piano socio-sanitario. Il percorso politico-amministrativo di questo atto è stato articolato e di una certa durata, perché iniziato esattamente due anni fa con la legge di stabilità regionale 2022-2024 che aveva introdotto la prima indennità, poi continuato con la legge 22/2022, che coinvolgeva solo medici e infermieri, e con la proposta di legge delle opposizioni depositata a marzo scorso che comprendeva tutte le professioni sanitarie e confluita in questo testo: un percorso apparentemente disallineato dal termine "urgente" utilizzato in norma. In questo provvedimento, all'articolo 1, si legge che le disposizioni organizzative sono adottate "nelle more della riorganizzazione complessiva del servizio sanitario regionale": si dice dunque che l'Ausl valdostana deve essere riorganizzata. Un'affermazione generica, che dovrà necessariamente, in un futuro prossimo, essere oggetto di confronto politico puntuale e propositivo. La riorganizzazione dichiarata in legge riguarderà la valorizzazione del personale oppure sarà affogata all'interno della riorganizzazione prevista dal Piano per la salute e il benessere sociale, rischiando di naufragare? Come si intende procedere? Con quali tempi? Appare chiaro che se si vuole valorizzare il personale, riorganizzando la sua gestione e rendendo strutturali determinate indennità, si deve procedere con celerità nel periodo di validità della legge. Se si intende dare seguito ai buoni propositi della norma, si devono tempestivamente bandire i concorsi per le professioni in carenza di personale promuovendo la nostra iniziativa anche in altre regioni.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

 

SC