Info Conseil

Comunicato n° 470 del 21 luglio 2021

Interpellanza sugli aumenti della tassa sui rifiuti

Seduta consiliare del 21 luglio 2021

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nel corso della seduta consiliare del 21 luglio 2021, ha sottoposto all'Aula la problematica dei previsti aumenti in Valle d'Aosta della tassa sui rifiuti, la TARI.

«Fonti di stampa hanno prospettato incrementi tra il 25% ed il 30% dovuti alle nuove direttive dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), che riguarderanno principalmente le utenze domestiche - ha riferito il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Quali sono le cause specifiche di questi aumenti? Ci sono state interlocuzioni sul tema, con i rappresentanti degli Enti locali e i gestori del servizio di smaltimento dei rifiuti? Ci chiediamo poi se sia intenzione dell'Amministrazione regionale definire misure di intervento volte a calmierare l'effetto degli aumenti nei confronti degli utenti finali, proprio in un momento delicato per la nostra economia.»

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha evidenziato che «a partire dal 2020, per stabilire le somme che ogni cittadino deve versare per la TARI, è stato individuato da parte ARERA un nuovo “metodo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti” (MTR). Le nuove regole, da applicarsi sull’intero territorio italiano, definiscono i corrispettivi TARI da applicare agli utenti. Il Metodo MTR impone la redazione del piano economico finanziario (PEF) inserendo, al posto dei corrispettivi dovuti ai gestori affidatari, i costi operativi e di capitale desunti dai rispettivi bilanci, ai quali vengono poi applicati dei correttivi in base al perseguimento di obiettivi qualitativi. Quindi il metodo di calcolo è completamente nuovo rispetto a quelli ante 2020, visto che è necessario attingere a fonti contabili obbligatorie che, in alcuni casi, potrebbero far emergere scostamenti non indifferenti se i PEF precedenti presuntivi non rispecchiavano effettive dinamiche di costi efficienti. Si sottolinea, inoltre, che sempre il metodo MTR ha modificato l’allocazione di alcuni costi che dovrebbero comportare un incremento della quota variabile e quindi con un possibile maggior impatto potenziale sulle utenze domestiche. Tutte queste modifiche vanno a ricadere sul 2021. Vi sono anche altre cause che concorrono all’aumento della tariffa, come l’incremento dei costi sia di smaltimento che di raccolta, ad esempio per il verde e per la plastica, gli aumenti importanti di raccolta e gestione per il cartone visto il grande aumento degli ordini on-line. Per quanto riguarda l’aumento dei costi di smaltimento finale, lato Regione, è stato effettivamente riscontrato un aumento a preventivo dovuto principalmente all’aumento dei costi di trasporto e di conferimento delle frazioni differenziate, la cui valorizzazione dipende non solo dalla quantità prodotta, ma principalmente dalla qualità del rifiuto. L’incidenza sulla TARI dell’aumento dovuto alla gestione regionale è stimabile in circa un 5 %.»

«Dal 1° gennaio 2020 - ha proseguito il Presidente - è subentrata nella gestione del Centro di trattamento regionale dei rifiuti di Brissogne una nuova Società, con la quale la Regione, i tecnici dei sub-ATO e il Celva hanno avviato una serie di confronti per definire le attività propedeutiche per permettere al nuovo gestore e alla Regione di fornire indicazioni per migliorare la qualità della raccolta differenziata. La Regione non può mettere in atto azioni di tipo economico, proprio per il principio alla base della TARI: quello che invece può fare è cercare di mettere in atto azioni volte a migliorare la percentuale di raccolta differenziata e, soprattutto, la qualità dei rifiuti, al fine di contenere, per quanto di competenza, gli aumenti del costo del servizio in generale.»

Nella replica, il Consigliere Aggravi si è detto «preoccupato soprattutto riguardo al costo di trasporto e all'incidenza che avrà: il costo della transizione ecologica dovrà essere sostenuto, altrimenti rischiamo che la "old economy" vinca sui nuovi sistemi. Riguardo al differenziato, si parla sempre di quantità del differenziato, mentre dobbiamo riflettere sulla qualità per poterlo valorizzare, altrimenti ci esponiamo al contrappasso: era meglio il pirogassificatore. Per quanto concerne il piano dei rifiuti, è vero che non si possono disporre misure dirette, ma misure indirette possono essere fatte sulla qualità del differenziato. Proseguiremo l'attività di valutazione e monitoraggio, anche per capire meglio gli impatti.»

 

SC