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Comunicato n° 466 del 21 luglio 2021

Interpellanza sulla tutela della monticazione

Seduta consiliare del 21 luglio 2021

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 21 luglio 2021, il gruppo Pour l'Autonomie è tornato a parlare della monticazione negli alpeggi.

«Per la monticazione - ha ricordato il Consigliere Augusto Rollandin - ci sono precise regole riferite alla presenza di personale per la gestione delle mandrie che prevedono un'assistenza continuativa degli animali in alpeggio. Negli anni passati, si è invece verificato il caso di animali abbandonati negli alpeggi, con il rischio di frodi a livello regionale ed europeo. Ci sono denunce da parte di titolari degli alpeggi alle stazioni forestali e all'Assessorato all'agricoltura? Gli agenti forestali hanno svolto delle verifiche e ci sono state accertate infrazioni? Quante sono le mandrie provenienti da fuori Valle? Infine, vorremmo conoscere le politiche che l'Assessorato intende porre in essere per evitare questo genere di comportamenti.»

L'Assessore all'agricoltura, Davide Sapinet, ha riferito che «alla data del 16 luglio, le dichiarazioni di monticazione di bovini produttivi e improduttivi, ovicaprini ed equidi verso mayen o alpeggi presentate e registrate agli sportelli dell’Assessorato agricoltura sono 545 monticazioni. Un dato che, presumibilmente, al termine della stagione, si assesterà attorno a 670/680 unità. Nel 2020, le dichiarazioni sono state 676, di cui 12.532 i capi provenienti da fuori Valle, suddivisi fra bovini (3.298), ovicaprini (9.092) ed equidi (142). Sempre al 16 luglio, risulta che gli alpeggi/mayen condotti da aziende i cui titolari non sono residenti in Valle d’Aosta ammontano a 20. Sono invece 61 i codici di pascolo nei quali sono presenti animali provenienti da fuori Valle (45 esclusivamente con bovini, 2 esclusivamente con ovicaprini, 1 esclusivamente con equidi, 18 con specie diverse). Delle 61 aziende, sono 26 quelle che monticano esclusivamente capi provenienti da fuori Valle e, di queste, 9 sono gestite da conduttori residenti in Valle d’Aosta. E ciò dimostra che molte mandrie provenienti da fuori Valle, composte per buona parte da capi improduttivi, sono monticate in alpeggi condotti da allevatori valdostani.»

«Il Corpo forestale svolge, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, un’azione continua di monitoraggio della frequentazione degli alpeggi e dei pascoli - ha proseguito l'Assessore -. È stata anche rafforzata la collaborazione con gli uffici del Dipartimento agricoltura, in modo da far emergere, puntualmente e in tempo reale, situazioni particolari che meritano approfondimenti e, se del caso, avviare autonome azioni di polizia amministrativa e giudiziaria per reprimere comportamenti illegittimi. Per quanto l'estate 2021, sono in corso alcune verifiche puntuali, anche avvalendosi del nucleo droni, per verificare eventuali profili di responsabilità rispetto a condotte non corrette; solo al termine degli accertamenti sarà possibile determinare la sussistenza di infrazioni o violazioni.»

«Non esiste una stretta correlazione fra la provenienza extra-regionale degli animali monticati e gli episodi di mancato rispetto delle normative sulla corretta gestione degli animali al pascolo e il loro benessere - ha specificato l'Assessore Sapinet -, tuttavia alcune situazioni di potenziale malgoverno del bestiame sono ormai note agli organi di controllo territoriali. A partire dai primi mesi del 2020 è attivo un accordo di collaborazione fra Celva, Dipartimento agricoltura e Area VdA, che permette di determinare la consistenza animale il più possibile adeguata all’effettiva capacità produttiva dei pascoli e che, grazie allo sviluppo di modelli territoriali che utilizzano dati satellitari, consentirà anche di dare importanti indicazioni sulla modalità di pascolamento, destinando le superfici più produttive al bestiame da latte e quelle meno produttive e con maggiori pendenze al bestiame improduttivo, col doppio vantaggio di migliorare la qualità e il benessere degli animali da produzione e di sfruttare appieno le superfici pascolive in base alla loro reale produttività. Inoltre, in vista della nuova programmazione 2023-2027 della Politica agricola comune, sono stati promossi diversi tavoli tecnici che studiano il nuovo sistema premiale, che si pone come obiettivo primario proprio quello di contenere e possibilmente eliminare i fenomeni speculativi, garantendo al tempo stesso congruità dei premi e il giusto riconoscimento delle tradizionali pratiche estensive dell’allevamento tipico alpino.»

Il Consigliere Rollandin, nel prendere atto che «c'è la disponibilità a migliorare dopo quanto avvenuto negli anni precedenti», ha sottolineato: «La monticazione è un momento delicato: in Valle arrivano camion di bovini e ovicaprini di cui non si conosce la destinazione e che dopo qualche giorno sono abbandonati a loro stessi dai loro gestori. Secondo noi bisogna prevenire l'abbandono delle mandrie nei pascoli valdostani: i controlli devono essere attivati subito, proprio per evitare l'insorgere di situazioni di difficoltà, che poi ricadono sulla nostra regione e sulla sua immagine. La invito a intensificare i controlli.»

 

SC