Info Conseil

Comunicato n° 464 del 21 luglio 2021

Interrogazione su una coprogettazione della Regione a proposito del disagio abitativo

Seduta consiliare del 21 luglio 2021

 

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, nel corso della seduta consiliare del 21 luglio 2021, ha interrogato il Governo regionale per approfondire una procedura di coprogettazione avviata dalla Giunta per la gestione di iniziative il cui ambito prioritario di intervento è stato individuato, come dice la deliberazione, «nel disagio connesso alla crescente difficoltà di reperire/mantenere una collocazione abitativa da parte dei nuclei famigliari in condizione di povertà e marginalità.» In particolare, i Consiglieri hanno voluto conoscere la mappatura dei bisogni emersi durante la pandemia, le modalità di individuazione delle fasce di popolazione da coinvolgere, le necessità che hanno portato alla scelta della coprogettazione quale modalità di affidamento. Hanno infine chiesto se l'Amministrazione abbia previsto, oltre al già previsto studio demografico, la possibilità di condurre uno studio specifico sulla povertà in Valle d'Aosta per intercettare necessità e bisogni preesistenti e/o sorti a seguito della pandemia.

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha risposto: «La mappatura è stata effettuata tramite i dati raccolti dal Servizio di sportello sociale, dal Servizio sociale territoriale e dalle associazioni di volontariato. Da questa attività, tuttora in corso e in aggiornamento, sono emersi l'aumento dei nuclei familiari che si rivolgono per la prima volta per un sostegno per far fronte ai bisogni primari legati a problematiche economiche, abitative e lavorative; l'aumento di situazioni che richiedono interventi contro la povertà e interventi sociali urgenti; nuove richieste di aiuto da famiglie sconosciute prima della pandemia, in particolare relative al soddisfacimento dei bisogni primari. Altra fonte di rilevazione dati è rappresentata dalla rete di collaborazione tra servizi sociali, enti locali, il terzo settore e singoli cittadini per la raccolta e distribuzione di generi alimentari: rispetto al 2020, è emerso un aumento di almeno un terzo dei nuclei beneficiari di pacchi, per un totale di circa mille fruitori, di cui il 63% appartenenti a famiglie con tre o più componenti; più della metà dei fruitori minorenni

«Per individuare il target di popolazione beneficiaria della sperimentazione - ha spiegato l'Assessore Barmasse -, è stata avviata una mappatura quantitativa e qualitativa dei nuclei in carico che presentano bisogni nell'ambito abitativo: l'analisi è ancora in corso, sarà approfondita e completata nel tavolo di coprogettazione, in collaborazione con gli enti del terzo settore. Al momento sono già state individuate alcune fasce (famiglie con minori, nuclei in condizione di marginalità estrema, migranti, nuclei a rischio di marginalità per condizioni lavorative precarie) per cui l'attuale sistema di aiuti regionali non offre adeguate risposte

L'Assessore Barmasse ha poi concluso: «Le motivazioni che hanno determinato l'avvio di una coprogettazione sono coerenti con il codice del Terzo settore e con le altre norme vigenti, che esplicitano il concetto della solidarietà orizzontale. La coprogettazione connessa all'housing sociale mira a costruire una rete territoriale per coordinare in maniera integrata e condivisa le risorse e i servizi istituzionali e privati. In tale logica, è ritenuta strumento amministrativo adeguato per raggiungere tale obiettivo. Infine, l'Amministrazione ritiene necessario promuovere un'analisi dettagliata del processo di impoverimento regionale per pianificare atti e strategie di contrasto

Nella replica, il Capogruppo Andrea Manfrin si è detto insoddisfatto della risposta: «L'housing sociale corrisponde all'edilizia residenziale pubblica: c'era bisogno di una sperimentazione su un qualcosa che in regione esiste già? Per di più quello che è grave è che nella delibera si afferma che i migranti saranno tra i soggetti oggetto di questi interventi. Per quale motivo si dispone l'affidamento di alloggi popolari a migranti in Valle d'Aosta irregolarmente? Ci sono 500 famiglie valdostane che aspettano da una vita, con tutti i diritti, l'assegnazione di una casa. Rimango dell'idea che la coprogettazione sia inopportuna: anziché dissipare migliaia di euro affidandole alle cooperative, le stesse risorse potrebbero direttamente a chi si occupa, nell'ambito delle politiche sociali, di aiutare chi è in difficoltà

 

MM