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Comunicato n° 459 del 21 luglio 2021

Approvata una proposta di legge su libere professioni ed equo compenso

Seduta consiliare del 21 luglio 2021

 

Nella seduta del 21 luglio 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una proposta di legge in materia di tutela delle libere professioni e di equo compenso (modificazione alla legge regionale n. 19/2007).

L'iniziativa legislativa, presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste il 2 marzo scorso, si compone di sei articoli volti a tutelare, con il riconoscimento del diritto all'equo compenso, le prestazioni dei liberi professionisti rese alla pubblica amministrazione.

Il Consigliere relatore Paolo Sammaritani (Lega VdA), nell'illustrare il provvedimento all'Aula, ha ricordato che «il Decreto Bersani del 2006 e il Decreto-legge n. 1/2012 - che ha abrogato definitivamente le tariffe delle professioni regolamentate - hanno prodotto una totale deregolamentazione del settore portando a una situazione iniqua, per cui i professionisti forti e strutturati (molto pochi), che godevano di posizione di privilegio sul mercato, hanno potuto aumentare i prezzi ben oltre il limite dettato dalle precedenti tariffe massime, mentre la stragrande maggioranza, e in particolare i giovani, è stata costretta a ridurre sempre più le richieste di compensi. È chiaro che compensi al di sotto degli ex tariffari minimi portano all'assoluta mancanza di qualità delle prestazioni e, di conseguenza, alla mancata tutela del consumatore e dei cittadini in generale, oltre che a una violazione del principio costituzionale (art. 36) che afferma che il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. Dopo un percorso complesso e tormentato, dal 2017 una serie di interventi normativi hanno disciplinato l'equo compenso, ma a livello nazionale il tema è più che mai all'ordine del giorno con tre proposte di legge che hanno iniziato il loro iter in Parlamento. L'unico ambito in cui il legislatore regionale può intervenire è quello che riguarda il diritto dei professionisti all'equo compenso nei confronti della pubblica amministrazione: era quindi tempo che anche la Valle d'Aosta si dotasse di questo strumento normativo, che rappresenta un primo passo importante di una regione che vuole tutelare il lavoro e i lavoratori in tutte le sue espressioni, pubbliche e private, nel rispetto dei principi dettati dalla Costituzione e senza irrazionali pruriti ideologici.»

Per il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, «questa norma si basa su tre pilastri principali: tutelare le attività professionali, riconoscere il diritto all'equo compenso, contrastare ogni forma di evasione fiscale. Inoltre, il giusto rapporto tra professionisti e pubblica amministrazione è garanzia di trasparenza ed efficacia dell'amministrazione stessa. Tra un anno, come Commissione faremo il punto della situazione: la Giunta riferirà sugli effetti della norma, che potrà quindi poi essere perfezionata per renderla sempre più attinente alle esigenze.»

Il Consigliere di PlA Augusto Rollandin ha aggiunto: «C'è ancora un punto da chiarire: l'equo compenso nell'ambito dei rapporti tra privati, dove i controlli sono più difficili. Sarà quindi importante tra un anno avere una valutazione delle situazioni emerse perché potremo capire se ci sono degli aspetti da codificare meglio.»

Per il Consigliere Mauro Baccega (PlA), «la proposta ha una sua forza e una sua importanza: questo è l'inizio di un approfondimento che riteniamo opportuno fare, anche con gli Ordini professionali al fine di garantire la tutela dei cittadini a ogni livello.»

Soddisfazione è stata espressa dal Consigliere Luca Distort (Lega VdA): «Ci sono buone notizie: relative al contenuto di questa legge, ma anche lo spirito che gli sta dietro. E quando ci sono buone notizie sono da diffondere, perché la gente ha bisogno di positività. Ricordo che già nel 2019 a none del gruppo Lega avevo annunciato questo provvedimento: dalle parole siamo passati ai fatti. Questa legge è proposta dall'opposizione: lo sottolineo non per mettere una bandierina, ma perché sta a significare che c'è qualcuno che crede veramente nel proprio operare; in effetti, in opposizione le risorse operative sono scarse, eppure, con l'ausilio dei soli uffici del Consiglio, siamo riusciti, dando fondo alle nostre capacità, a elaborare un testo che peraltro è stato solo minimamente emendato. Abbiamo riportato gli equilibri per i liberi professionisti, che in questo caso rappresentavano una categoria debole. E questo è lo spirito che anima la nostra forza politica e con cui si deve lavorare in questo Consiglio: usare i talenti di cui disponiamo per apportare i cambiamenti che la società richiede.»

L'Assessore allo sviluppo economico e lavoro, Luigi Bertschy, ha osservato che «il dinamismo dei Consiglieri nel proporre leggi è utile innanzitutto ai cittadini ed è una nota di merito di questo Consiglio. Questa è una prima tappa di un percorso molto lungo: il mondo delle professioni va preso in carico da parte sia della politica sia dell'amministrazione. Le leggi sono datate e c'è la necessità di elaborare una legge che dia una risposta definitiva al mondo delle professioni: stiamo facendo le prime riflessioni perché oltre all'aspetto legislativo c'è la necessità di creare una struttura dedicata - che oggi non esiste in Regione - che tuteli e dia risposte al settore dei professionisti, anche per aiutare i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro.»

 

SC