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Comunicato n° 331 del 27 maggio 2021

Approvata una mozione sulla Via Francigena pedonale

Adunanza del 26 e 27 maggio 2021: conclusi i lavori

 

Al termine della seduta del 27 maggio 2021, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega VdA così come emendata su proposta dell'Assessore alle risorse naturali riguardante la promozione e valorizzazione dei percorsi della Via Francigena pedonale.

Il testo impegna il Governo regionale a verificare la presenza della problematica relativa al tratto della Via Francigena compresa tra Montjovet, Champdepraz, Issogne, Verrès e successivamente intervenire in collaborazione con i Comuni interessati al fine di ricercare una soluzione condivisa, concordata con l'Associazione europea delle Vie Francigene, e provvedere successivamente all'installazione dell'idonea segnaletica; a comunicare all'AEVF, in collaborazione con i Comuni interessati, le modifiche e integrazioni del percorso individuate da inserire sul portale www.viefrancigene.org; ad apportare sul sito www.lovevda.it le necessarie modifiche e integrazioni relative alla promozione e valorizzazione del tratto di Via Francigena presente nel territorio dei quattro comuni interessati.

L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, che ha rappresentato la problematica per cui «i territori di Issogne, Champdepraz, Montjovet risulterebbero esclusi dal percorso della Via Francigena, anche se la segnaletica li comprende e tanto sul portale ufficiale della Via Francigena quanto sul sito Lovevda si ravvisano delle discordanze negli itinerari. È fondamentale non cambiare in continuazione il percorso originale di itinerari così importanti, anche per evitare disagi o svantaggi per le località interessate.»

L'Assessore alle risorse naturali, Davide Sapinet, nel presentare gli emendamenti proposti congiuntamente all'Assessore al turismo, ha ricordato i meccanismi di modifica dell'itinerario, «che solo l'Associazione europea delle Vie Francigene può validare: considerato che già nel passato l'associazione non aveva espresso parere favorevole alla proposta di inserire una variante relativa ai comuni di Verrès e Issogne a causa di un eccessivo prolungamento del percorso, crediamo che una soluzione percorribile sarebbe quella di condividere con i Comuni interessati le varianti al percorso ufficiale, da concordare con AEVF, offrendo così la possibilità ai pellegrini di scoprire borghi di interesse storico.»

È stata respinta con 20 astensioni e 14 voti a favore la mozione, presentata dalla Lega VdA, che ha riguardato l'ambito delle norme di contrasto della pandemia. L'iniziativa era volta all'esclusione per l'intero territorio regionale, oppure per porzioni, dell'applicazione delle limitazioni previste per la zona rossa e la zona arancione.

«La regione, a causa dell'andamento dei contagi, per lungo tempo non ha più visto la possibilità di riaperture, fino a questa settimana - ha ricordato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Il nostro territorio differisce in maniera netta da altre realtà: al netto della stagionalità, del miglioramento dei dati, va mantenuta alta l'attenzione e evitare gli errori del passato: meglio essere preparati, sarebbe sbagliato non porci l'eventualità del ripetersi di questa situazione in futuro. IL DPCM del 2 marzo scorso prevede la possibilità che il Ministro della salute, d'intesa col Presidente della Regione interessata, in ragione dell'andamento del rischio epidemiologico e dell'incidenza settimanale dei dati di contagio, esenti dall'applicazione delle misure che fanno scattare la zona rossa o arancione. Vogliamo impegnare il Presidente della Regione ad attivarsi in questo senso, anche alla luce della volontà con cui è stata approvata la legge regionale n. 11/2020: poter gestire in autonomia le misure di prevenzione o le eventuali riaperture delle attività economiche e sociali sul territorio regionale. Vogliamo evitare qualsiasi ulteriore pericolo di chiusura

«Condividiamo l'auspicio di non avere più questa cappa sulla testa e che non si registrino nuovi peggioramenti - ha evidenziato il Presidente della Regione, Erik Lavevaz -. È evidente che le disposizioni nazionali si confanno a realtà diverse da quella della Valle d'Aosta: è difficile, se non impossibile, una settorializzazione del nostro territorio. Non abbiamo più reso pubblici i dati dei contagi ripartiti per comuni perché non significativi, ma sono stati costantemente monitorati, soprattutto per l'individuazione di eventuali focolai. Nelle ordinanze abbiamo lasciato libertà di movimento su tutta la regione, soprattutto per consentire l'accesso ai servizi non presenti nelle varie vallate: se in regione ci fossero classificazioni diverse da zona a zona, gli spostamenti sarebbero limitati. La mozione non è accoglibile

È stata infine ritirata dai proponenti del gruppo Lega Vallée d'Aoste l'iniziativa riguardante lo svolgimento dell'attività di ristorazione anche all'interno dei locali attraverso l'emanazione di ordinanze regionali, atteso che la ripartenza è prevista per domani, 28 maggio.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 9 e giovedì 10 giugno 2021.

 

SC-MM