Info Conseil

Comunicato n° 329 del 27 maggio 2021

Interpellanza sugli oneri di assistenza ai disabili gravi ricoverati nelle RSA

Seduta consiliare del 27 maggio 2021

 

Si è parlato di oneri per l'assistenza di pazienti affetti da gravi disabilità ricoverati nelle residenze socio assistenziali trattando un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 27 maggio 2021.

Ad affrontare la tematica è stato il Consigliere Paolo Sammaritani, che ha evidenziato: «Abbiamo ricevuto varie segnalazioni da parte di sindacati e da familiari di ospiti delle residenze socio assistenziali (le microcomunità) valdostane che riferiscono di richieste di pagamento delle rette da parte delle strutture in cui sono ricoverate persone affette da gravi patologie come l'Alzheimer e la schizofrenia. La Corte costituzionale ha però affermato che l’attività sanitaria e socio-sanitaria a favore di anziani non autosufficienti è elencata tra i livelli essenziali di assistenza (LEA) sanitaria, e anche l'orientamento giurisprudenziale va in questa direzione. La Giunta è a conoscenza del numero dei pazienti affetti da Alzheimer, schizofrenia e altre gravi patologie che escludano l'autosufficienza, ricoverati nelle RSA valdostane? È a conoscenza delle richieste di pagamento della retta mensile rivolte ai pazienti affetti da queste gravi patologie? Vorrei che mi fosse esplicitato l'intendimento del Governo regionale e dell'Azienda USL Valle d'Aosta su questa problematica

L'Assessore alla sanità, Roberto Barmasse, ha spiegato: «In conformità con le vigenti disposizioni per i LEA, quando il quadro clinico del paziente richiede un elevato livello di assistenza sanitaria, i costi sono posti a totale carico del servizio sanitario regionale. È prevista invece una compartecipazione alla spesa per la sola quota alberghiera quando invece i pazienti presentano un quadro non eccessivamente complicato o quando, dopo un primo trattamento intensivo, le condizioni si stabilizzano ed è possibile transitare verso setting assistenziali meno severi dal punto di vista sanitario. Ricordo che per coloro che presentano particolari situazioni di disagio economico o sociale esistono specifiche misure regionali di intervento. Visto che l'assegnazione dei setting di assistenza e cura è posta in capo alle unità di valutazione multidimensionale, i pazienti destinati alle microcomunità non dovrebbero presentare quadri clinici e sanitari eccessivamente complicati; altrimenti, dovrebbero trovare accoglienza, secondo le regole di non compartecipazione o parziale compartecipazione alle spese, nelle strutture socio sanitarie del JB Festaz (con 49 posti letto complessivi), di Perloz (18 posti letto) e nei due nuclei demenze (uno presso la struttura del JB Festaz, con 10 posti letto, l'altro presso la Casa di riposo Domus Pacis di Donnas con 17 posti letto)

Nella replica, il Consigliere Paolo Sammaritani ha osservato: «La risposta non è stata esauriente. Nel marasma di norme e disposizioni, c'è un dato iniziale fondamentale: la diagnosi. Non si possono indicare genericamente forme di demenze che potrebbero invece essere meglio specificate, come nel caso del morbo di Alzheimer, e affrontate in modo più mirato. Altro aspetto molto delicato sono i contratti che vengono stipulati al momento del ricovero nelle strutture. È un tema da affrontare con coraggio, perché, anche se le risorse economiche dedicate alla sanità sono sempre insufficienti, la popolazione sta invecchiando e un amministratore serio si deve porre questi problemi e cercare di risolverli. Non sono accettabili situazioni di disparità nell'accesso alle esenzioni e agli aiuti. È un discorso di civiltà che non possiamo assolutamente trascurare

 

MM