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Comunicato n° 320 del 27 maggio 2021

Interpellanza sulla programmazione della Cittadella dei giovani

Seduta consiliare del 27 maggio 2021

 

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 27 maggio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste è tornata a focalizzare l'attenzione sulla Cittadella dei Giovani di Aosta.

Il Capogruppo Andrea Manfrin ha osservato: «Questa struttura deve essere a disposizione di tutti: la sua Carta dei servizi fa riferimento in particolare alla missione della promozione dei valori della coesione sociale, dell’integrazione nella comunità e della condivisione di esperienze; da parte sua, la legge regionale n. 12/2013 sulle politiche giovanili cita espressamente la valorizzazione e il rinnovamento delle tradizioni e del patrimonio culturale e valoriale della Valle d’Aosta. La programmazione della Cittadella di questi ultimi mesi non sembra essere coerente con lo spirito della legge: diverse iniziative, peraltro finanziate con soldi pubblici, hanno riguardato storie di femminismo radicale, transessuali e travestiti, stereotipi di genere nelle scuole. La Regione vuole intervenire con una verifica sulla programmazione della Cittadella dei giovani? Non ritengo che organizzare iniziative pseudo culturali che nascondono finalità politiche o accettare che movimenti politici facciano propaganda non debbano essere di competenza della Cittadella né meritino di essere sostenuti con soldi pubblici

L'Assessore all'istruzione e politiche giovanili, Luciano Caveri, ha risposto: «Nella scelta dei progetti che la Cittadella ha ospitato, ha inciso in primis la serietà degli interlocutori, tra cui il CSV e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il ventaglio delle tematiche artistiche e sociali che possono essere legittimamente affrontate in base alla Carta dei servizi è veramente molto ampio, ferma restando la logica del pluralismo e nel rispetto delle opinioni altrui, seppur diametralmente opposte. Garantisco la nostra attenzione per quanto riguarda la programmazione della Cittadella dei prossimi mesi, che dovrà avere l'equilibrio necessario per camminare sul filo del politicamente corretto e per marciare nella direzione tracciata dal principio per cui la stessa Cittadella è nata: gli spazi devono essere equilibrati e pluralisti

Replicando, il Capogruppo Manfrin ha evidenziato «la differenza tra la libertà di portare avanti con le proprie forze le proprie idee e la possibilità di utilizzare spazi pubblici per fare propaganda politica. Fatta salva la libertà di espressione, non ci si deve concentrare sul garantire un pluralismo di idee; piuttosto, bisogna evitare che la politica approdi in Cittadella, veicolando in spazi pubblici la propaganda politica mascherata con temi sociali. Questi atteggiamenti sono deleteri

 

MM