Info Conseil

Comunicato n° 313 del 26 maggio 2021

Interpellanza sullo svolgimento della festa di fine "Ramadan"

Seduta consiliare del 26 maggio 2021

 

Nella seduta consiliare del 26 maggio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha interpellato il Governo regionale chiedendo informazioni sulle autorizzazioni allo svolgimento della festa di fine "Ramadan".

«Vorremmo innanzitutto avere la conferma dell'autorizzazione all'effettuazione di questa iniziativa nella tensostruttura del Montfleury ad Aosta. Dalle immagini televisive di un servizio giornalistico - ha rappresentato la Consigliera Raffaella Foudraz -, si è visto chiaramente che sono stati somministrati alimenti e bevande ai partecipanti: sono stati rispettati tutti i protocolli per il contenimento del contagio da Covid? Dato che la Valle d'Aosta in quel periodo era classificata in zona arancione, ci chiediamo come sia stato possibile procedere a distribuire all'interno di una struttura chiusa bevande e alimenti, visto e considerato che non era possibile farlo nei pubblici esercizi del territorio

Il Capogruppo, Andrea Manfrin, ha aggiunto: «Sono stupito dall'atteggiamento del Presidente della Regione che, il 25 marzo scorso, aveva affermato che tutti i focolai sono stati creati in ambito familiare o in momenti di convivialità, arrivando ad accusare una partita di bocce di essere stata volano del contagio. A inizio maggio ha espresso criticità, insieme col Sindaco di Aosta, sulla manifestazione non autorizzata che si è tenuta in piazza Chanoux. Ma nessun grido di allarme è stato lanciato per questa festa di fine "Ramadan" al chiuso, cui peraltro ha partecipato lo stesso Sindaco del capoluogo. La violazione dell’ordinanza, integrata dalla consumazione di cibo e bevande, è netta e in palese contrasto con le limitazioni imposte a bar, ristoranti e manifestazioni locali

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, puntualizzato come «il fatto dei contagi in ambito familiare sia purtroppo un'evidenza dimostrata», richiamando «i protocolli che disciplinano le funzioni religiose in tempo di Covid, che affidano alle autorità religiose la responsabilità del rispetto delle prescrizioni di sicurezza», ha specificato: «Questa festa non necessita di alcuna autorizzazione specifica, come nessuna festività religiosa di qualunque confessione professata in Italia. Lo svolgimento della festività è stato preventivamente comunicato alla Questura di Aosta, mentre il Comune di Aosta aveva autorizzato l’utilizzo della pista di rotellistica sita in località Montfleury, ma per ragioni meteorologiche la festività è stata celebrata all’interno della tensotruttura sita sempre a Montfleury, struttura privata e regolarmente locata dall’associazione Lega islamica autonoma della Valle d’Aosta. Nel caso specifico, a quanto a nostra conoscenza la manifestazione si è tenuta nel rispetto delle distanze e dell'obbligo di indossare le mascherine ed è stato previsto un servizio d'ordine interno per garantire che tutto si svolgesse regolarmente

In merito alla somministrazione di alimenti e bevande, il Presidente ha osservato: «A quanto risulta, non vi è stata nessuna somministrazione, considerando che la somministrazione è una forma di commercio al dettaglio che prevede la vendita di alimenti e bevande. La festività in argomento si chiama “Festa della rottura del digiuno” e prevede alla fine delle preghiere la consumazione da parte dei fedeli di dolciumi, piatti tradizionali e bevande

La Consigliera Raffaella Foudraz ha sottolineato: «Non voglio prendere di mira una persona piuttosto che un'altra: l'integrazione di qualsiasi individuo, di qualsiasi etnia, provenienza o ceto sociale, deve assolutamente passare dal rispetto delle regole. Questa sì che è la vera integrazione. Non ci devono essere cittadini di serie A e di serie B: il 13 maggio, quando si è tenuta questa festa, la nostra regione era in zona arancione, non erano consentite diverse attività: sostare all'interno di un bar, festeggiare con la famiglia le Comunioni o le Cresime, assistere alle Batailles des Reines. E tutto questo per contenere la diffusione del virus. Peccato poi che arrivino le immagini di questa festa. Non è questo che le persone che rispettano le regole, magari hanno perso il lavoro, vogliono vedere. Ai politici che hanno partecipato a questa manifestazione per dimostrare l'integrazione di una comunità, ricordo ancora una volta: l'integrazione passa dal rispetto delle regole, proprio per non creare differenze tra le persone.»


MM