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Comunicato n° 288 del 13 maggio 2021

Interrogazione sul divieto di ingresso in Valle per raggiungere le seconde case

Seduta consiliare del 13 maggio 2021

 

Nella seduta consiliare del 13 maggio 2021, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto un'interrogazione per conoscere i dati in base ai quali è stata firmata l'ordinanza che, dal 13 marzo al 24 aprile, ha vietato l’ingresso in Valle d’Aosta ai non residenti per raggiungere le seconde case.

Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha riferito che le ordinanze «vengono fatte sulla base di diverse considerazioni: in primis, le determinazioni della Cabina di regia e del Comitato tecnico-scientifico, le ordinanze del Ministero della salute; in secondo luogo, sono approfonditi i dati disponibili a livello regionale e le proiezioni che la Protezione Civile e i referenti dell’USL elaborano sulla probabile evoluzione a breve tempo dell’epidemia sul territorio regionale. Le ordinanze, come sapete, hanno possibilità di manovra molto limitate, non sono ampliative e quindi cerchiamo di adattarle alla realtà regionale.»

«Riguardo alla situazione specifica - ha aggiunto il Presidente - ci trovavamo in una situazione particolare: la Valle d'Aosta era in zona arancione, con la deroga che avevamo inserito di autorizzare gli spostamenti su tutto il territorio regionale, e con regioni vicine - in particolare Piemonte e Lombardia da dove viene la maggioranza dei proprietari di seconde case in Valle - in lockdown duro, con contagi che correvano e con le prime diffusioni delle varianti. Quindi abbiamo considerato che l'invito a recarsi nelle seconde case in Valle d'Aosta sarebbe stato troppo ghiotto per i proprietari che venivano da queste regioni: è stata una decisione sofferta, perché nessuno voleva mettere dei paletti ai proprietari delle seconde case o limiti al turismo in Valle, ma era l'unica via possibile. Un'iniziativa che è stata poi ripresa anche da altre Regioni (Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana). Sono tuttora convinto che sia stata una decisione giusta.»

Il Consigliere Dino Planaz ha replicato: «Da quando ci siamo insediati in quest'Aula, abbiamo visto di tutto e di più. Forse certe criticità sopravvengono a fronte di certe decisioni: se andiamo a vedere il quadro abbiamo mantenuto delle restrizioni per tutelarci e oggi abbiamo delle regioni in una situazione migliore della nostra. Sarebbe meglio fare un ragionamento su ampia scala, rapportandoci con le regioni vicine: bisognerebbe fare più attenzione, abbiamo solo rimandato i contagi senza risolvere i problemi. Siamo sempre più isolati e anche chi deve fare rispettare le regola non ha vita facile.»

La Consigliera Raffaella Foudraz ha aggiunto: «Ci vorrebbe un po' più di chiarezza tra quello che si scrive sui comunicati stampa e quello che c'è sull'ordinanza. La legge non ammette ignoranza, ma se si potesse evitare di generare ulteriore confusione alla confusione sarebbe cosa buona e giusta.»

 

SC