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Comunicato n° 209 dell'8 aprile 2021

DEFR 2021-2023: approvati quattro ordini del giorno

Nella prima parte della seduta pomeridiana del Consiglio dell'8 aprile 2021

 

Nella seduta pomeridiana dell'8 aprile 2021, il Consiglio Valle ha iniziato a esaminare i 28 ordini del giorno - di cui 23 del gruppo Lega Vallée d'Aoste, 4 del gruppo Pour l'Autonomie e 1 della maggioranza UV, PCP, AV-SA e VdA Unie - depositati nell'ambito della trattazione del Documento di economia e finanza regionale 2021-2023.

Nella prima parte della seduta, l'Assemblea ha trattato nove ordini del giorno, di cui quattro approvati.

Ordini del giorno approvati

Il Consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno riguardante lo sviluppo del vettore idrogeno presentato dalla Lega VdA ed emendato su proposta dell'Assessore allo sviluppo economico. Il testo impegna il Governo regionale a prevedere all'interno della prossima revisione del Piano energetico ambientale regionale e in coerenza con la strategia regionale "fossil fuel free 2040", una linea di azione dedicata, volta a identificare le possibilità di sviluppo di una filiera locale di produzione e utilizzo del vettore idrogeno. Il Consigliere Simone Perron, presentando l'iniziativa, ha evidenziato come questo sia un campo «fondamentale non solo a livello ambientale, ma anche economico e occupazionale. Non è un tema politico, ma guarda al futuro in coerenza con la visione ambientale, con un'ottica di sviluppo industriale e con la possibilità di attivare studi e ricerca avanzate. Tra gli ambiti coinvolti i trasporti pesanti, gli autobus, le autostrade, il settore siderurgico, il teleriscaldamento.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha concordato sul fatto che si tratti di un argomento «senza colori politici, che esprime la volontà comune di non arrivare ultimi ma di partire per primi, tenuto conto che la Valle d'Aosta ha tutte le caratteristiche per investire nella ricerca e nello sviluppo del vettore idrogeno. Va costruito, con i dovuti approfondimenti nei vari settori, un percorso di applicazione trasparente, che coinvolga il territorio: andranno fatti studi mirati sui trasporti su gomma, sulla siderurgia, sulla potenzialità costituita dalla zona dell'autoporto. Così facendo, potremo avere l'orgoglio di vedere progetti innovativi, nati e realizzati in Valle d'Aosta.»

Il Consiglio ha anche approvato, sempre all'unanimità, un ordine del giorno riguardante la lotta alle dipendenze. Presentato dalla Lega VdA ed emendato su proposta dell'Assessore all'istruzione, il testo impegna l'Amministrazione regionale a proseguire, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e con le forze dell'ordine, le azioni di sostegno volte a prevenire l'abuso di alcol e di sostanze stupefacenti e del gioco d'azzardo da parte dei più giovani. L'iniziativa è stata illustrata dal Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, che ha evidenziato: «La Valle d'Aosta continua a mantenere il triste primato per il consumo di alcol così come è in costante aumento l'uso di droghe tra gli adolescenti, diventando sempre più capillare sul territorio con nuove forme di approvvigionamento come quella dei siti web; inoltre un'indagine dell'Osservatorio nazionale adolescenza ha rivelato come la dipendenza dal gioco d'azzardo sia un fenomeno estremamente diffuso da non sottovalutare. Nel DEFR non si fa alcun cenno a queste situazioni di disagio giovanile, che invece riteniamo siano da monitorare e da prevenire.» L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, rispondendo d'intesa con l'Assessore Barmasse, si è detto «lieto di accettare l'ordine del giorno con le lievi modifiche da noi proposte: siamo pienamente a conoscenza di questi dati e delle difficoltà che una parte del mondo giovanile affronta rispetto alla varietà di dipendenze che oggi colpiscono la società valdostana.»

Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno proposto dalla Lega VdA sullo sviluppo dello scialpinismo. Il testo impegna l'Assessore competente a definire un piano di sviluppo della pratica dello scialpinismo nei comprensori sciistici valdostani da realizzarsi nell'ambito del tavolo di coordinamento con le società di impianti a fune e a presentarlo alla Commissione consiliare competente in tempo utile per l'avvio della campagna promozionale della prossima stagione invernale 2021-2022. L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Dennis Brunod, che ha ricordato «la crescente domanda per lo scialpinismo anche a causa delle limitazioni poste alla fruizione degli impianti da sci per via del Covid-19: visto che ad oggi ogni società di impianti a fune ha operato in autonomia, sarebbe importante che vi fosse uno specifico coordinamento a livello regionale anche in un'ottica di commercializzazione comune del prodotto.» L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha annunciato il voto favorevole sull'ordine del giorno: «Non solo l’impegno è ben presentato, ma ci dà anche il tempo di costruire un progetto in prospettiva: l'obiettivo politico è comune e si deve andare in questa direzione non solo per l'aspetto commerciale ma anche per quello sportivo e per una visione futura sulla sicurezza dei nostri comprensori, non solo per la discesa ma anche per la salita.»

L'Assemblea ha poi approvato, sempre all'unanimità, un ordine del giorno sulle politiche per l'integrazione presentato dal gruppo Lega VdA ed emendato su proposta dell'Assessore alla sanità e politiche sociali. Il testo, con riferimento alle politiche per l'integrazione contenute nel DEFR, impegna l'Amministrazione regionale a evidenziare, in Commissione, che cosa intenda per inclusione nei settori del lavoro, della formazione e della casa oltre che a fornire ogni spiegazione utile per comprendere con quanti e quali fondi si intenda intervenire per garantire questa inclusione. L'ordine del giorno è stato illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, che ha sottolineato: «È importante spiegare quanti soldi dei valdostani vengono impiegati per garantire l'integrazione ai migranti, visto quanto scritto nel DEFR. Non c'è lavoro per i valdostani ma si vuole trovarlo per chi è appena sbarcato. Non solo: nel DEFR non si parla di case popolari, ma l’unico accenno viene fatto proprio in relazione ai migranti: si vogliono davvero penalizzare almeno 500 famiglie valdostane in attesa da anni dell'assegnazione di un alloggio per farle superare da chi è già accolto e tutelato?» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha accolto favorevolmente l'iniziativa, dettagliando i progetti in corso «volti ad agevolare per le persone migranti l'autonomia economica, l'integrazione sociale nella comunità, il successo scolastico, la formazione professionale». Ha spiegato: «Le risorse investite sono a valere su fondi statali o dell'Unione europea. I migranti, così come i valdostani, vengono sostenuti in base al bisogno specifico con azioni previste all'interno del sistema welfare, quali tirocini lavorativi o formativi, percorsi professionali

Ordini del giorno respinti

L'Assemblea ha respinto, con 19 voti di astensione e 14 a favore, un ordine del giorno che intendeva impegnare il Governo regionale ad attivare un piano straordinario di promozione del cicloturismo e dei percorsi già presenti nel territorio valdostano per l'imminente stagione turistica estiva 2021, in cooperazione con le rappresentanze di settore e le associazioni di categoria degli operatori turistici più direttamente coinvolti. L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere della Lega VdA Dennis Brunod, che ha evidenziato come «la tipologia di esperienza in piena natura e nel rispetto del distanziamento sociale connesso alla prevenzione del contagio da Covid-19 offerta dal cicloturismo ben si leghi alla tipicità del nostro territorio. Sarebbe una grande opportunità per dare un primo segnale, parlando al presente e non al futuro come si fa sempre.» L'Assessore allo sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha chiesto il ritiro dell'ordine del giorno: «Concordiamo sul principio, tuttavia, in questo momento, non riteniamo di dover fare un piano straordinario sul cicloturismo: possiamo, invece, garantire l'attenzione per questa tipologia di turismo nella più ampia azione di promozione generale di tutte le attività outdoor che l'Assessorato sta portando avanti.»

Il Consiglio ha poi respinto un ordine del giorno, sempre della Lega VdA, che voleva impegnare il Governo regionale a valutare, compatibilmente con le risorse dell'avanzo di bilancio, la possibilità di estendere l'azzeramento, per il 2021, dell'addizionale IRPEF anche con riferimento al secondo scaglione di reddito (28.001 a 55.000 euro) e non soltanto al primo scaglione come indicato nel DEFR. L'ordine del giorno è stato illustrato dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi: «La crisi economica e sociale sta colpendo duramente e principalmente le classi medie della società. L'addizionale IRPEF colpisce nei primi due scaglioni di aliquota fino a 55 mila euro, rispettivamente per il 27 e il 38 per cento: sarebbe quindi importante poter estendere a questa fascia la disposizione. Questa è un'iniziativa che dimostra il nostro atteggiamento propositivo. Non togliere risorse dalle tasche dei cittadini, a nostro avviso, è la via maestra per il rilancio tanto auspicato.» L'Assessore alle finanze, Carlo Marzi, ha motivato l'astensione della maggioranza: «Pur concordando con la filosofia dell'iniziativa, nei fatti dobbiamo essere cauti con le entrate regionali in un anno così delicato. Manteniamo l'eliminazione dell'addizionale IRPEF legata al primo scaglione di reddito, ma è poco contestuale intervenire su altri scaglioni in maniera massiva.»

Il Consiglio ha anche respinto un ordine del giorno della Lega VdA che intendeva impegnare il Governo regionale a lavorare immediatamente sulle indicazioni di Camera e Senato in merito al progetto "Casa come primo luogo di cura" contenuto nella bozza di Recovery Plan, affinché nel nuovo Piano regionale per la salute e il benessere sociale vi fosse un progetto completo ed efficiente sull'assistenza domiciliare. Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha illustrato l'iniziativa, evidenziando che «il Recovery Plan ha previsto uno stanziamento di 980 milioni di euro per il progetto "Casa come primo luogo di cura", mirando a incrementare la diffusione e la qualità dell'offerta sanitaria domiciliare: un progetto definito strategico per il futuro e la sostenibilità del servizio sanitario. Anche in Valle d'Aosta occorre lavorare attivamente ad un'integrazione tra rete ospedaliera e territorio per una domiciliarizzazione tecnologicamente assistita delle cure per anziani autosufficienti e non. Dobbiamo passare da una visione ospedale-centrica ad una visione più allargata: da anni si dice che lo si farà, ma i risultati non si vedono. In questa nostra iniziativa sono indicate linee concrete dettate dall'Europa e da Roma.» L'Assessore alle politiche sociali, Roberto Barmasse, ha evidenziato che «a inizio febbraio, la Giunta ha approvato l'avvio di un percorso di potenziamento dell'assistenza domiciliare integrata in continuità con le indicazioni nazionali e che andrà a inserirsi in più ampio progetto di riorganizzazione della sanità territoriale. Alla luce del fatto che le indicazioni suggerite dall'ordine del giorno sono già state recepite dalla Giunta e che rientreranno nell'ambito del prossimo Piano per la salute e il benessere sociale, chiedo il ritiro dell'iniziativa; in alternativa ci asterremo.»

È stato respinto anche un ordine del giorno della Lega VdA che intendeva impegnare l'Amministrazione regionale a creare il "Portale lavoro", quale strumento di incontro tra domanda e offerta, fra centri per l'impiego, imprese, agenzie per il lavoro e lavoratori. Il testo è stato illustrato dal Capogruppo Andrea Manfrin, che ha evidenziato l'importanza di «coinvolgere gli attori pubblici e privati in una collaborazione attiva che permetta di mettere in rete un sistema di ricezione dei profili lavorativi ricercati sia dalle aziende, sia dalle agenzie per il lavoro, mettendoli in correlazione con le caratteristiche dei lavoratori disponibili. Abbiamo appreso della possibilità di adottare un software dedicato che consenta, con una profilazione semplice e immediata, di connettere chi cerca un lavoratore con determinate caratteristiche a un lavoratore che corrisponde a quelle specifiche, trasformando così il centro per l'impiego da soggetto passivo a soggetto attivo tanto con le imprese che con i lavoratori. Dobbiamo far crescere il lavoro sul nostro territorio.»  L'Assessore alle politiche del lavoro, Luigi Bertschy, ha specificato: «Lo strumento già esiste, è in uso con altre Regioni ed è prevista un’implementazione nei prossimi mesi, ma ad oggi l'attenzione va alla realizzazione della messa in rete e alle azioni preparatorie, affinché la profilazione e l'utilizzo dello strumento informatico siano davvero utili. Ci asterremo in quanto stiamo già portando avanti una progettazione in tal senso. Intanto, proprio domani pomeriggio, nell'ambito del Consiglio delle politiche del lavoro, sarà presentato il Piano delle politiche del lavoro, al cui interno (come avremo successivamente modo di riscontrare in Commissione) ci saranno molte indicazioni e strategie sulla riorganizzazione dei servizi per il lavoro. Attraverso la misura del reddito di cittadinanza, sono già stati potenziati i Centri per l'impiego, implementati da ulteriori 22 unità.»

Il Consiglio ha poi respinto un ordine del giorno proposto dalla Lega VdA che intendeva impegnare il Governo regionale ad avviare, entro 30 giorni, un piano regionale in materia di efficientamento energetico degli edifici di proprietà e in uso all'Amministrazione regionale, a partire da un corretto censimento energetico degli edifici stessi, con evidenza dei rispettivi costi di esercizio e conseguente programmazione degli interventi secondo una visione d'insieme e individuando cronoprogramma e canali economici che consentissero il reperimento di risorse, anche in applicazione dei meccanismi di partecipazione pubblica e privata. Il testo è stato presentato all'Aula dal Consigliere Luca Distort, il quale ha ricordato che «il patrimonio edilizio esistente, sia di proprietà pubblica che privata, produce circa il 40% delle emissioni di CO2: la riduzione del consumo energetico è la strada maestra per mitigare i cambiamenti climatici e moderare i prezzi dell'energia, rimodulando la dipendenza energetica da fonti fossili. Noi riteniamo che l'amministrazione pubblica abbia, tra i suoi compiti, il ruolo di tracciare le linee guida nelle buone pratiche dando altresì l'esempio.» L'Assessore alle opere pubbliche, Carlo Marzi, ha evidenziato che «in Valle d'Aosta l'argomento è centrale e strategico fin dal 2007 nell'ambito di vari progetti realizzati con fondi europei. Inoltre nel 2016 è stato approvato il progetto strategico per l'efficientamento degli edifici pubblici; nella prossima programmazione europea, il tema dell'efficientamento sarà prioritario e un gruppo di lavoro in capo al Nucleo di valutazione delle opere pubbliche è stato incaricato di verificare tutti gli edifici di proprietà regionale con l'ottica di coordinare il lavoro da svolgere al fine di concentrare queste risorse in interventi ristretti ma certi che tengano conto anche degli adeguamenti antisismici e delle ristrutturazioni funzionali. Siamo più che operativi

 

SC-MM