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Comunicato n° 169 del 24 marzo 2021

Approvate le misure a sostegno dei lavoratori a tempo determinato

Approvato anche il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure

 

Il Consiglio Valle, nella seduta del 24 marzo 2021, ha approvato all'unanimità il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale il 10 marzo che contiene misure a sostegno dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, anche stagionali, che hanno cessato di beneficiare della nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi).

Il provvedimento, iscritto in Aula in via d'urgenza, riconosce un’indennità forfetaria a favore dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, compresi gli stagionali, che a causa del perdurare della pandemia da Covid-19, hanno perso il lavoro e hanno cessato di beneficiare della Naspi. L’importo è differenziato in base alla data della cessazione: è infatti prevista un’indennità di 1.500 euro se i giorni consecutivi di mancata percezione della Naspi sono superiori a sessanta, mentre è di 1.000 euro se sono pari o inferiori a sessanta. Sul testo sono stati approvati tre emendamenti proposti dall'Assessore Bertschy, di cui uno prevede di estendere un beneficio di 1.000 euro ai lavoratori che, assunti tra il 1° febbraio e il 28 febbraio 2021, in vista del prospettato riavvio delle attività economiche, come quelle sciistiche, abbiano cessato il lavoro a seguito delle misure restrittive che hanno impattato su tali attività e che non percepiscono la Naspi.

«Non è certamente un provvedimento risolutivo - ha sottolineato il Presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques (UV), relatore dell'iniziativa -, ma è sicuramente un aiuto per diverse centinaia di persone che sono state colpite in modo molto pesante dagli effetti di una pandemia che, nonostante tutte le misure messe in campo in questo ultimo anno e l'avvio di una massiccia campagna di vaccinazione, è ancora molto presente nella nostra piccola comunità. È una legge messa in campo in tempi molto brevi che si pone l'obiettivo di mettere a disposizione le risorse ai beneficiari in tempi altrettanto brevi affinché la risposta a queste famiglie, molte delle quali ormai in situazioni di grave disagio economico e sociale, possa contribuire almeno in parte a sostenere il peso della crisi

«Questo disegno di legge - ha aggiunto Grosjacques - va considerato soltanto come il primo di una serie di provvedimenti legislativi che dovranno essere approvati da quest'Aula in tempi altrettanto rapidi in favore dei settori della nostra economia che sono ormai allo stremo, con una particolare attenzione ai settori turistico-ricettivo, commerciale, della ristorazione, degli impianti a fune e a tutte le professioni ad esso collegate. Il nostro impegno diventa ancora più stringente in considerazione delle misure poco efficaci previste dal decreto legge nazionale di sostegno alle imprese e all'economia, dove ad esempio mancano le misure di sostegno alla liquidità delle imprese, sulle quali invece il Consiglio regionale dovrà prestare grande attenzione. Dobbiamo creare le condizioni, attraverso le risorse che saranno rese disponibili dalla nostra legge di assestamento, per far ripartire in fretta e bene l'economia della nostra regione. Dovremo lavorare tutti insieme: politica, categorie imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ognuno dovrà fare in modo serio e responsabile la propria parte per restituire alle nostre aziende e ai nostri cittadini quella serenità, sia dal punto di vista sanitario che economico, che manca ormai da troppo tempo

«La nostra preoccupazione - ha evidenziato il Vicecapogruppo della Lega VdA Stefano Aggravi - era di non lasciare indietro nessuno, tanto che, già nel corso della discussione del bilancio, abbiamo proposto cosa fare per evitare che in situazioni così complicate qualcuno rimanesse senza aiuto. Voteremo convintamente questo disegno di legge. Per la prima volta, nel decreto sostegni nazionale si parla della montagna: c'è stata un'attenzione che il Governo precedente non aveva avuto. La Valle d'Aosta deve essere presente e fare dell'attuazione del fondo per la montagna un'occasione per ripagare una stagione che non è stata e che sarà difficile recuperare; bisogna dover vantare le giuste richieste e far ascoltare al Governo direttamente la voce della Regione. Le incertezze della ripartenza sono tante. La Regione è azionista delle società degli impianti a fune che generano l'indotto: una quota parte delle risorse dell’avanzo dovrà sostenere il sistema neve, che per noi è assolutamente fondamentale

«Contro il virus - ha detto il Consigliere Andrea Padovani (PCP) - abbiamo degli strumenti efficaci, che sono i vaccini e mi unisco all'appello dell'Assessore Barmasse: vaccinatevi, perché è solo così che possiamo uscire da questa situazione. Abbiamo invece bisogno di strumenti per contrastare la crisi economica che ha colpito nel nostro territorio sicuramente il mondo della montagna. Con questa iniziativa cerchiamo di dare sostegno ai lavoratori stagionali che non hanno potuto lavorare, e che quindi non hanno percepito uno stipendio e che non hanno nemmeno potuto accedere alla Naspi. Esprimo soddisfazione per questa misura, che è una prima risposta alla quale dovranno seguirne altre a breve

Il Capogruppo di AV-SA, Albert Chatrian, ha evidenziato che «questa iniziativa legislativa dà una risposta immediata a lavoratori fragilissimi. Abbiamo aspettato tutti il decreto nazionale di venerdì scorso, un decreto che non ci dà soddisfazione, che non affronta nel merito le criticità paurose del mondo della montagna, che non è sufficiente e non crea nessuna condizione di prospettiva per la nostra piccola economia fondata sul turismo. Come Regione dovremo quindi elaborare e approvare prima possibile il sostegno a tutti i lavoratori e per ristorare i costi fissi delle migliaia di aziende che non vedono una via di uscita. Queste saranno le nostre priorità da qui in avanti.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, si è soffermato sul decreto sostegni approvato dal Governo nazionale: «Un provvedimento che punta a ristorare le spese di dicembre e gennaio, non certo quelle di tutta la stagione. Teniamo conto che questo decreto stanzia sul fondo perduto circa 11 miliardi, cioè la stessa somma stanziata nei cinque precedenti decreti dal Governo Conte: c'è stato un netto miglioramento. Questo intervento è un inizio e può essere applicato al decreto ristori. La Lega ha chiesto un nuovo scostamento al bilancio, che dovrà essere almeno triplo rispetto alle risorse già stanziate per dare risposte al mondo della montagna. Finalmente non si perde più tempo e non si impegnano somme per acquistare banchi a rotelle o monopattini

Il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Marco Carrel, ha affermato: «Siamo convinti di votare questa iniziativa legislativa, ma non è sufficiente: non vogliamo lasciare indietro nessuno. Tutti coloro che hanno sofferto di questa crisi sanitaria, tradotta poi in crisi sociale ed economica, devono avere le possibilità per affrontare con un minimo di serenità i prossimi mesi. Non si può aspettare: il problema è oggi; oggi le famiglie non arrivano a fine mese. Speriamo invece che in estate alcune attività possano ripartire. In questo disegno di legge si determina che sia la Giunta regionale, con propria deliberazione, a dover stabilire criteri e modalità per la concessione delle indennità: per il nostro gruppo è essenziale prevedere tempi stretti. Abbiamo bisogno di un metodo scientifico per garantire un futuro e risposte certe. Ci rammarichiamo del fatto che si sia tenuto conto del raffronto delle due annualità e non della stagionalità, escludendo il periodo di maggiore perdita, ovvero marzo-aprile-maggio 2021. A livello regionale, dobbiamo cercare di compensare quanto non fatto dal Governo nazionale.»

Per il Capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, «questa misura è una prima risposta ai dipendenti stagionali, che dovrà essere accompagnata in fretta da altri interventi legislativi regionali, soprattutto perché quelli statali sono insufficienti per il settore delle imprese. Bisogna lavorare per dare giuste e dignitose risposte sia per i ristori dei costi fissi delle aziende, sia per dare la possibilità di ripartire, di investire nel dopo pandemia, per non lasciare indietro nessuno: l'intervento dovrà essere realizzato coinvolgendo tutto il sistema Valle d'Aosta anche ipotizzando una riduzione e rimodulazione di tributi

Il Presidente della seconda Commissione, Antonino Malacrinò (PCP), ha precisato: «Bisogna tenere purtroppo in considerazione i vincoli della finanza pubblica che non ci consentono di intervenire con la necessaria tempestività che il particolare momento richiederebbe. Questo provvedimento è il frutto della scelta di approvare un bilancio tecnico; stiamo quindi dando seguito agli impegni assunti, in attesa del rendiconto che libererà ulteriori risorse per ristori e interventi economici di più ampia entità a favore della nostra comunità

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato che «con queste misure si sta dando una risposta a situazioni molto critiche e molto delicate. Rispetto ai provvedimenti regionali e nazionali, consapevoli del momento che stiamo vivendo, siamo altrettanto certi che ogni risposta che daremo sarà insufficiente ai vari bisogni: spero che ci sia il buon gusto di non fare speculazioni, perché il tema dei sostegni riguarda e ha riguardato tutte le formazioni politiche. Troppo facile prendersi i meriti e scaricare le responsabilità sugli altri. Dobbiamo renderci conto che le critiche formulate dagli albergatori, dai commercianti e dai professionisti del turismo sono rivolte a tutti e non soltanto a una parte politica. Il Governo Draghi sta cercando di fare quadrare i conti con le risorse che ci sono: evitiamo di dare false aspettative come è stato fatto in passato. Evitiamo di dire che è tutta colpa di Roma ma anche che è tutto merito di Milano. Oggi plaudiamo al fatto che questo disegno di legge sia stato votato da tutti. È questo un atto positivo e per il futuro evitiamo di piantare bandierine, perché la crisi può essere risolta soltanto se c'è una risposta corale, senza individualismi né primi della classe

Pour le Conseiller Augusto Rollandin (PlA), «il faut sans doute augmenter le montant mis à la disposition par cette loi. Et pour ce faire, il est essentiel de connaître dans les plus brefs délais, au plus tard le mois d'avril, les secteurs et les personnes qui nécessitent de soutien. Les promesses doivent être tenues et les bonnes réponses doivent être données aux citoyens, qui attendent de savoir quand, combien et comment pourront bénéficier des indemnités

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha replicato: «Viviamo tutti con apprensione la grave crisi. L'approccio con il quale abbiamo costruito questa prima risposta è lo stesso con il quale si sta cercando di costruire il prossimo intervento legislativo: collaborazione e concretezza. La Valle d'Aosta deve agire nell'alveo di un sistema che è tutt'altro che semplificato: stiamo quindi già lavorando alla piattaforma informatica e alle delibere applicative in vista di dare immediata risposta alle persone che potranno ottenere gli indennizzi previsti dalla legge. Sappiamo comunque tutti quanto sia complesso lavorare a livello amministrativo e organizzativo in questo momento e banalizzare troppo questi temi non è serio, perché bisogna cercare di essere corretti e trasparenti nei confronti dei cittadini. Partiamo con questo provvedimento e ne stiamo studiando altri: attenzione all'occupazione, ristori alle imprese e azioni per lo sviluppo saranno le nostre priorità. Dovremo ottimizzare al meglio le risorse per offrire soluzioni concrete, lavorando con tutto il pragmatismo possibile, facendo sacrifici politici, evitando di spendere denaro per opere che non sono prioritarie e traguardando gli impegni nazionali con un occhio agli investimenti per creare lavoro e sicurezze sociali. Rispetto a questa legge, la necessità sarà di capire se abbiamo dato una risposta a tutti coloro che si trovano in questa difficile situazione: se così non sarà, con i prossimi interventi cercheremo di migliorare ancora il provvedimento.»

Il Consigliere Claudio Restano (VdA Unie) ha dichiarato: «Ringrazio l'Assessore Bertschy per aver messo a fuoco gli argomenti che dovremo trattare nel DEFR. Il momento critico esige la massima chiarezza: dove vogliamo andare? Dare opportunità di lavoro o limitarci a ristori insufficienti? Vogliamo investire nelle nostre piccole attività artigianali o puntare a grandi cantieri? Seguiremo i sogni e le promesse di pochi o, più concretamente, seguiremo scelte ponderate per il turismo e l'edilizia? Parleremo di sicurezza sanitaria o di fantomatici mezzi di trasporto, che non ci porteranno da nessuna parte? Non dimentichiamo il pragmatismo che ha sempre contraddistinto i valdostani

Nel corso della mattinata, il Consiglio Valle ha anche approvato all'unanimità il programma di dismissione di beni immobili di Vallée d'Aoste Structure, la società partecipata che gestisce il patrimonio regionale destinato ad attività produttive. L'atto, adottato ai sensi della legge regionale 10/2004, prevede la dismissione e la contestuale alienazione di 5 beni, di cui uno a Saint-Marcel, due a Gressan, uno a Donnas e uno a Gignod.

 

SC-MM