Info Conseil

Comunicato n° 259 del 18 novembre 2020

Interpellanza sull'aggiornamento del personale adibito all'accoglienza dei visitatori nei siti culturali

Seduta consiliare del 18 novembre 2020

In un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 18 novembre 2020, il gruppo Pour l'Autonomie ha posto l'attenzione sul personale adibito all'accoglienza dei visitatori nei siti culturali.

«L'emergenza epidemiologica sta comportando la sospensione delle mostre e la chiusura dei servizi al pubblico dei musei e dei luoghi della cultura - ha evidenziato il Capogruppo Marco Carrel -: si potrebbe utilizzare questo periodo per provvedere all'aggiornamento del personale che si occupa dell'accoglienza dei visitatori nei vari siti culturali della nostra regione, in merito ad esempio ai nuovi studi, ai nuovi allestimenti e alle scoperte dei nuovi lavori di restauro di tutto il sistema di siti archeologici e castelli valdostani.» Ha quindi voluto sapere «se siano in previsione, durante il periodo di chiusura, dei corsi di aggiornamento facoltativi telematici, anche in lingua italiana, francese, tedesco e inglese, cui possa partecipare tutto il personale, dipendenti regionali o della Società di Servizi. Questo permetterebbe di valorizzare la figura del custode.»

L'Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «i custodi di castelli, musei e giardini oltre che gli assistenti alle mostre sono regolarmente in servizio per garantire l'apertura e l'attività di vigilanza. I dipendenti della Società di Servizi, la cui presenza non è necessaria nei siti, usufruiscono oggi degli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente. Siamo consapevoli che questo personale sia fondamentale perché ha ruolo di prima linea nella fruizione e conservazione del nostro patrimonio: sono quindi convinto che un progetto formativo strutturato e organico potrebbe aumentare le performance e il senso di appartenenza. Anche l'aspetto linguistico della formazione suggerito dal Consigliere Carrel sarà da considerare attentamente. Tuttavia, credo che il progetto, affinché si trasformi in un'opportunità di crescita per gli operatori e per la Regione, vada studiato e messo a punto dopo un'attenta valutazione dei risultati attesi. Tengo anche a precisare che, considerata l'attuale situazione emergenziale che non consente attività formative in presenza, il corso dovrebbe avere come presupposto l'utilizzo di adeguati mezzi tecnologici che la Regione non può richiedere agli operatori in questione.»

L'Assessore ha quindi comunicato che «una ventina di dipendenti stanno prendendo parte a una formazione della Scuola dei beni e attività culturali, con opportunità di approfondire strategie di pianificazione museale, di accoglienza, di fruizione dei siti. Al termine, i partecipanti avranno un bagaglio formativo considerevole che consentirà di trasmettere a cascata le informazioni anche al personale di accoglienza. La cultura è un bene primario e mi auguro che si possa avviare un percorso formativo serio e strutturato, al fine di poter valorizzare al meglio il personale destinato all'accoglienza.»

Replicando, il Consigliere Carrel si è detto «spaesato, perché la formazione per i 20 dipendenti di cui parla l'Assessore è molto approfondita e di alto livello. Noi, invece, volevamo chiedere di formare i custodi affinché non rimangano inattivi: capiamo le difficoltà di organizzare dei corsi di aggiornamento in modalità telematica sui vari castelli e siti, ma diversa è l'attività di formazione linguistica per l'accoglienza, la cui organizzazione potrebbe farsi a breve e le consiglio di contattare immediatamente la Società di Servizi. Capisco le problematiche, dovute anche alla mancanza di dirigenti in Soprintendenza: aspettiamo tutti le microstrutture per capire come sarà organizzato l'Assessorato e da lì ripartire.»

 

SC