Info Conseil

Comunicato n° 220 del 4 novembre 2020

Interpellanza sui test diagnostici per il personale docente

Seduta consiliare del 4 novembre 2020

 

I test diagnostici per il personale docente delle scuole valdostane sono stati al centro di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste discussa nella seduta consiliare del 4 novembre 2020.

Il Consigliere Simone Perron ha chiesto «viste le difficoltà del sistema scolastico a causa dell'epidemia, quanti siano gli insegnanti di scuola primaria e secondaria, di primo e secondo grado, che siano stati messi in quarantena a partire da settembre. Vorremmo sapere quanti di loro abbiano effettuato un tampone e quanti siano risultati positivi; ci chiediamo se si intenda prevedere una strategia di test diagnostici per i docenti, in modo da garantire l'opportuno svolgimento delle lezioni in presenza o a distanza.»

L'Assessore all'istruzione, Luciano Caveri, ha premesso: «Siamo pieni di inquietudine rispetto al susseguirsi dei continui DPCM che impatteranno fin dalle prossime ore anche sulla scuola, anche se con la prospettiva e la speranza che si possa mettere in atto un sistema intelligente, scuola per scuola.»

Dettagliando i dati della Protezione civile dal 1° settembre al 28 ottobre, l'Assessore ha riferito che «sono 262 i casi di insegnanti messi in quarantena: di questi 153 hanno effettuato un tampone e 68 sono risultati postivi. Aggiungo un dato più attuale: in questo momento abbiamo 65 insegnanti positivi e 218 insegnanti in quarantena. All'inizio dell'anno scolastico è stata avviata una campagna di test sierologici rapidi su base volontaria rivolta al personale della scuola, dei centri di formazione, dei nidi e alle tate: su 4365 soggetti se ne sono presentati 3301; un'affluenza notevole, segno di grande senso di responsabilità. Attualmente, grazie alla disponibilità dell'Assessore alla sanità, gli insegnanti sono sottoposti al tampone rapido al decimo giorno e si prevede di continuare in questo modo. Rilevo peraltro che, oggi, chi è in quarantena può svolgere la didattica a distanza, a meno che non abbia situazioni patologiche che trasformano la quarantena in vera e propria malattia. Ora stiamo lavorando con l'USL e l'INAIL per definire sempre meglio percorsi che evitino il fenomeno moltiplicatore delle persone che finiscono in quarantena, valutando i meccanismi che consentano un'attenzione sempre più forte rispetto alla salute degli allievi, degli insegnanti e del personale non docente ma anche una certa celerità per avere scuole pronte quando la ripartenza ci consentirà di avere nuovamente una situazione ottimale.»

Nella replica, il Consigliere Perron ha evidenziato l'importanza «che la scuola sia al centro di una visione strategica, che vada oltre le limitazioni forzate imposte dal Covid: una strategia che possa privilegiare una didattica integrata, con una rilevante attività in presenza. La didattica a distanza favorisce le disuguaglianze sociali e culturali: in un paese in cui meritocrazia e mobilità sociale sono ridotte ai minimi termini, la scuola dovrebbe rappresentare lo strumento per superarle. Il nostro gruppo sarà propositivo e molto attento a questo tema.»

SC