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Comunicato n° 116 del 14 maggio 2020

V Commissione: sanità territoriale, professioni socio-sanitarie e microcomunità i temi affrontati

Le audizioni proseguono domani, venerdì 15 maggio 2020

 

Sono proseguite anche nella giornata di oggi, giovedì 14 maggio 2020, le audizioni in videoconferenza della quinta Commissione "Servizi sociali" per tracciare un quadro esaustivo della gestione dell'emergenza in vista di un intervento legislativo in materia di sanità.

Il tema della sanità territoriale è stato affrontato con il Direttore dell'Area territoriale Leonardo Iannizzi, con il quale è stato fatto il punto sul funzionamento delle tre Unità speciali di continuità assistenziali (USCA) operative in Valle d'Aosta dal 25 marzo e il cui compito è la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19. Sono stati anche auditi il Segretario della Federazione italiana medici di famiglia, Nunzio Venturella, il Vicepresidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani della Valle d'Aosta, Carmine Lauriola, i referenti sindacali dei pediatri di libera scelta Enrica Gerace, Fabio Lodi, Fabio Bagnasco e Daniela Guttuso.

«Questa emergenza ha confermato la forza e la centralità della sanità territoriale - riferisce la Presidente della Commissione, Patrizia Morelli (AV) -: oggi, dalle audizioni, è emerso come l'intervento tempestivo delle USCA, in collaborazione con i medici di famiglia, abbia permesso di contenere il flusso incontrollato all'ospedale. La struttura delle USCA, che vede l'abbinamento medico-infermiere, ha infatti consentito, da una parte, il controllo di tutti i pazienti che presentavano i sintomi da Covid e, dall'altra, il ricovero precoce dei malati prima che il quadro clinico si aggravasse, agevolando così la gestione ospedaliera. Visti i risultati e l'utilità di queste strutture organizzative, è stato espresso l'auspicio che la loro attività possa proseguire anche con la fine dell'emergenza, unitamente allo sviluppo della telemedicina, in particolare per la gestione delle patologie croniche al di fuori del Covid.»

«La sanità territoriale - prosegue la Presidente Morelli - dovrà essere valorizzata anche in una prospettiva futura, incrementando l'assistenza e la cura a domicilio e dedicando all'ospedale solamente le emergenze e le patologie acute. I medici di base e i pediatri sono un tassello fondamentale di questa organizzazione: riteniamo che un loro coinvolgimento nella predisposizione del piano dell'emergenza della fase 2 sia prioritario perché, con la ripartenza, uno dei problemi più importanti che dovranno affrontare sarà la gestione dell'attività ambulatoriale.»

L'attività degli infermieri, degli operatori socio-sanitari e delle assistenti domiciliari è stata trattata con le audizioni della Dirigente delle professioni sanitarie, Laura Plati, con la Presidente del Comitato operatori socio-sanitari della Valle d'Aosta, Daniela Glarey, con la Presidente dell'associazione "Unités des Droits", Grazia Delrio, e con il Presidente delle Unités des Communes valdôtaines, Joël Creton.

«Il potenziamento dell'organico e della formazione oltre che la presenza di figure sanitarie di riferimento nelle microcomunità - dice la Presidente Morelli - sono le istanze espresse dalle rappresentanti delle operatrici socio-sanitarie, le quali hanno giudicato positiva la gestione a livello di Unités des Communes, mentre hanno lamentato la carenza di direttive sanitarie uniche e chiare. Dobbiamo fare tesoro di questo momento di difficoltà: questa esperienza emergenziale ci ha insegnato che le microcomunità dovranno vedere rafforzata la presenza sanitaria, anche in considerazione di un'utenza che ha sempre più bisogno di assistenza medica. Questa fase è davvero delicata e il rischio contagio è dietro l'angolo: il Presidente Créton ha stimato che, per le 30 strutture regionali, nelle quali operano circa 700 operatori socio-sanitari oltre ai 300 nelle strutture private, vi sarebbe la necessità di ulteriori 70/100 unità. Così come sarà necessario prevedere, in questa seconda fase, l'utilizzo di strutture con molti posti, come quella in completamento a Morgex, dove si potrebbe avere una sanitarizzazione importante per fronteggiare un'eventuale nuova ondata di Covid.»

«Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari, come i medici - conclude Morelli -, sono professionalità che hanno dato tanto in questa emergenza, con dei carichi di lavoro enormi, operando in situazioni estreme, sia a livello fisico che psicologico: il loro contributo è stato essenziale e siamo profondamente grati a questi operatori.»

Domani, venerdì 15 maggio, la quinta Commissione effettuerà altre audizioni sempre in merito alla seconda fase dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.