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Comunicato n° 756 del 27 dicembre 2019

Rinviate in Commissione le leggi di bilancio della Regione per il 2020-2022

Seduta straordinaria del 27 dicembre 2019: si va verso l'esercizio provvisorio

La Presidente del Consiglio, Emily Rini, ha aperto i lavori dell'Assemblea convocata oggi, venerdì 27, e domani, sabato 28 dicembre 2019, per l'esame del documento di economia e finanza regionale-DEFR, della legge di stabilità e sue disposizioni collegate e del bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2020-2022.

Il Consiglio è stato immediatamente sospeso per una Conferenza dei Capigruppo, cui sono seguite riunioni della maggioranza e dell'opposizione. Alla ripresa dei lavori, ha preso la parola il Presidente della Regione, Renzo Testolin, che ha spiegato: «Confidavamo di approvare il bilancio entro fine anno per dare tranquillità amministrativa alla nostra Regione e dare risposte alla cittadinanza valdostana. Ci lavoravamo da settembre e, attraverso un confronto con il territorio, avevamo cercato di costruire un documento che potesse essere condiviso. Dopo le vicende di questi ultimi giorni e dopo un Natale di incontri, in un clima diverso, oggi a malincuore abbiamo dovuto prendere atto di una situazione che è difficile da esporre, perché la politica dovrebbe dare delle risposte e contributi fattivi per migliorare la quotidianità. Oggi, prendiamo atto che non siamo in grado di approvare il bilancio: ne chiediamo, quindi, il rinvio in Commissione e l'approvazione di una legge per l'esercizio provvisorio, che avverrà questo pomeriggio; quindi proseguiremo il confronto sul bilancio, senza tuttavia rinunciare alle prerogative che vi avevamo inserito come Giunta, per dare un percorso definitivo alla nostra Regione. Lo facciamo nostro malgrado perché per noi, come Governo, la soluzione corretta era quella di approvare il bilancio, ma consapevoli che non avrebbe avuto i numeri per essere votato, affrontiamo la situazione con responsabilità.»

Il dibattito in Aula sulla proposta di rinvio dell'approvazione del bilancio

Il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha dichiarato: «Non si può fare finta di niente, ed è bene prendere atto di quello che è successo: oggi non approviamo un bilancio, ma possiamo fare un bilancio di quanto successo in queste settimane. Ci troviamo a dover correre ai ripari, anziché aver intrapreso un percorso di confronto come poteva essere possibile dieci giorni fa. Avevamo fatto delle aperture che ci sono costate anche critiche: quello che succede oggi è qualcosa che non avremmo voluto vedere. Chi ha portato oggi il bilancio senza averne i voti, se ne deve assumere tutte le responsabilità.»

«Evidentemente - ha poi continuato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin - il bilancio non contiene tutte le risposte che si immaginavano, visto che neppure la maggioranza adesso lo vuole votare. Sembra piuttosto che il bilancio venga utilizzato come un regolamento di conti all'interno dei diversi movimenti, ed è qualcosa cui non vogliamo partecipare. La certificazione della fine di questa maggioranza sta nei numeri per approvare la legge, che non ci sono.»

Il Consigliere della Lega VdA Nicoletta Spelgatti ha aggiunto: «Vi avevamo offerto un'ultima possibilità di ridiscutere e approvare il bilancio, in tempi rapidi, per poi tornare immediatamente al voto. Avete rifiutato: oggi però non ci sono i voti per approvare. Questo si chiama terrore delle urne: ma saranno i cittadini a prendere atto di quello che sta accadendo».

Per il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano, «il Governo Fosson era nato con obiettivi fondamentali: governo di scopo, avvio di un confronto. Ma il progetto è naufragato, perché il grande assente è stato proprio il confronto politico. Negli ultimi 15 anni i grandi assenti sono stati i Movimenti e oggi siamo obbligati a discutere questa proposta di rinvio del bilancio: ben venga, quindi, questa proroga se si apre un confronto politico, che non dovrà essere soltanto la ricerca di voti per far passare un bilancio, ma per costruire qualcosa di più solido. Se questo avverrà, ben venga, altrimenti andremo a elezioni. Da parte nostra, abbiamo richiesto un confronto politico alle forze di minoranza e, pertanto, ringraziamo il Presidente della Regione per aver raccolto questa proposta.»

La Capogruppo di Alliance Valdôtaine, Patrizia Morelli, ha detto che «la conclusione corretta del percorso era l'approvazione del bilancio, un bilancio di buon senso a cui gli Assessori di AV hanno dato un contributo significativo e qualificante. Per noi, la priorità era mettere in sicurezza il bilancio: lo abbiamo affermato chiaramente nello scorso Consiglio e non abbiamo cambiato idea. Altri hanno cambiato idea e le vicende politiche successe in questa settimana ci portano oggi a constatare che i voti per approvare il bilancio non ci sono più. Con onestà intellettuale, il Presidente Testolin ha rappresentato bene la situazione e a malincuore dobbiamo prenderne atto. La politica non può fermarsi: a fronte della non riuscita di una soluzione che per AV era l'unica corretta, ora dovremo ricorrere all'esercizio provvisorio. La Valle d'Aosta ha bisogno di soluzioni che, nel nostro ruolo di governanti, dobbiamo essere in grado di fornire

La Consigliera Daria Pulz (ADU-VdA) ha quindi constatato: «Nemmeno chi ha dato vita a questo bilancio ora vuole riconoscerlo come figlio suo. L'esercizio provvisorio è una strada difficile che avrebbe dovuto essere evitata perché può sfuggirci di mano, a partire dal supporto indispensabile che deve essere fornito ai Comuni che devono poter approvare il loro. Abbiamo fatto una seria e approfondita analisi del bilancio, proponendo emendamenti di senso, ma non c'è stata però nessuna possibilità di confronto e dialogo. Sappiamo bene che la nostra poltrona, andando a necessarie e auspicabili elezioni, non è in alcun modo garantita, ma forse sarebbe utile sostituire le poltrone con sgabelli di legno che facciano tenere la schiena dritta: questo è il nostro augurio per la Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo del M5S Luigi Vesan ha evidenziato che «la Legislatura è ormai arrivata a fine corsa. Questo Consiglio è composto da una grande maggioranza trasversale di persone completamente prive di qualunque spirito costruttivo. È composto da forze di minoranza che fanno solo ostruzionismo e campagna acquisti, di persone che approvano qualunque cosa pur di stare al potere, di persone che entrano ed escono da maggioranze e minoranze, che cambiano stemmi, senza nessuna vergogna. Da oggi in poi, dichiariamo la nostra indisponibilità a far parte di qualsiasi maggioranza, chiediamo il ritorno immediato alle urne per evitare l'inutile agonia della prorogatio di questo Consiglio.»

«Non tutti i mali - ha quindi detto il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) - vengono per nuocere: oggi attestiamo un fallimento politico che si traduce in un fallimento amministrativo. Il bilancio preventivo è il progetto di un'amministrazione: e di certo non sarà chi ha immaginato questo testo ad amministrare nel futuro.»

Per il Capogruppo di Rete Civica-Alliance Citoyenne, Alberto Bertin, «oggi era l'occasione per chiudere il documento contabile mettendo in sicurezza i conti. Documento che avrebbe poi potuto essere tranquillamente modificato, con una variazione, eventualmente in seguito. Così non è stato: non si può che prendere atto della soluzione prospettata dal Presidente Testolin. È una situazione grave, ma auspichiamo che, vista la situazione, si trovi una convergenza sul bilancio.»

Il Consigliere di Mouv' Elso Gerandin ha parlato «di triste epilogo per la Valle d'Aosta: i valdostani non meritavano questo. Spiace perché avviene in un momento particolare: dopo anni di bilanci dei sogni, avevamo risorse certe, grazie ai cinque mesi di nostro Governo che hanno permesso di chiudere la trattativa con lo Stato. Spiace che, quando il bilancio è tornato in Commissione, il Presidente Testolin non abbia voluto accettare la nostra proposta di rinviarne a gennaio l'approvazione, con il fine di rivedere alcune poste per investire diversamente alcune risorse e dare risposte ai settori in difficoltà e poi al voto! Ma oggi dite chi, all'interno della vostra maggioranza, non vuole approvare questo bilancio: i valdostani hanno il diritto di saperlo. Rispetto chi ha cambiato idea, ma lo dica. Il percorso è finito, non ci sono altre strade per andare avanti: il ritorno alle urne è conclamato.»

Il Consigliere Giovanni Barocco (Union Valdôtaine) ha dichiarato: «Io ho cambiato idea, e non mi nascondo: in Commissione doveva iniziare un percorso di confronto che dobbiamo ancora mettere in campo. Far finta che in questi giorni non sia capitato niente significa essere irresponsabili. Anche per dare una dignità alle nostre posizioni e ai nostri movimenti, bisogna quindi andare verso una soluzione condivisa, anche se so che questo costerà tanto alla Valle d'Aosta. Dovremo fermarci, però, nel gioco a distruggere tutto: la politica è passione, ma anche raziocinio. Dobbiamo utilizzare i giorni che abbiamo davanti, perché ricordiamoci che il conto alla rovescia verso le elezioni è già iniziato, per cercare di trovare delle convergenze senza dire che quanto è stato fatto fin qui sia sbagliato.»

Per la Capogruppo di PNV-AC-FV Emily Rini, «la libertà di scelta è costituzionalmente garantita ed è importante essere trasparenti e sinceri: in primis con i propri elettori, mettendoci la faccia, con coraggio, senza comportamenti sibillini. Non possiamo far finta che non sia successo nulla: a fronte delle ultime vicende e all'entrata di nuovi Consiglieri, si era deciso di riportare il bilancio in Commissione perché la fase politica oggettiva richiedeva la maggior condivisione possibile. Riportare oggi lo stesso testo mi chiedo che senso abbia. Ma oggi voglio guardare al domani: io spero che ci sia la volontà di trovare una vera condivisione su questi documenti, che ci sia un confronto serio, non da campagna elettorale ma tra persone responsabili che credono nel mandato che gli elettori hanno dato loro, con il buon senso di chi ha voglia di dare delle risposte.»

Il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis, Presidente della seconda Commissione, ha detto: «Sapevamo della difficoltà di approcciare il bilancio, anche per le criticità legate al dialogo tra le diverse forze. Non dobbiamo parlare di "cittadini" come se noi non fossimo, anzitutto, proprio cittadini: dobbiamo mettere da parte il consenso elettorale e porci come punto di incontro le necessità amministrative e le esigenze dei valdostani. È sbagliato descrivere l'esercizio provvisorio come la fine del mondo, perché nella storia è già accaduto: allo stesso tempo, però, serve un confronto ragionevole. Avere 5 o 20 giorni di confronto, a gennaio, non fa differenza: prendiamoci il tempo per dare il giusto contributo politico e amministrativo al futuro della nostra regione, scegliendo un approccio costruttivo.»

Per l'Assessore Mauro Baccega (UV) «il Comité fédéral dell'Union Valdôtaine è stato inopportunamente convocato alla vigilia di questa discussione, a riprova di come il Movimento non sia mai stato in sintonia con il gruppo consiliare dell'UV: non mi sarei mai aspettato un percorso di questo tipo. Non so se si troveranno delle convergenze, ma mi auguro che questo bilancio sia approvato: un bilancio che assegna 293 milioni alla sanità, 83,5 milioni ai servizi sociali. La strada delle nuove elezioni è tracciata: ben venga il voto, ma lavoriamo in questi mesi per la collettività che è in forte difficoltà. Mi prendo qualche giorno di riflessione per capire quale sarà il mio percorso futuro e quale sarà la mia collocazione personale per poter esprimere in tutta libertà le mie visioni politiche.»

La Consigliera Alessia Favre (AV) ha osservato: «Confermiamo la nostra disponibilità ad approvare il bilancio non appena possibile, proprio per la sua importanza, e a rimettere il mandato subito dopo. Lo spettacolo di oggi è tristissimo: stiamo scrivendo una pagina indegna della politica valdostana.»

La Consigliera di RC-AC Chiara Minelli ha precisato: «Eravamo pronti a votare il bilancio con alcune modifiche e volevamo discuterle in Commissione, non averlo fatto è stato un errore. Oggi prendiamo atto della decisione di rinviarne l'approvazione, ma ribadiamo che il bilancio va approvato, trovando una mediazione ragionevole su alcuni punti. Sappiamo delle lotte intestine all'interno di alcuni movimenti, ma oggi sarebbe stato importante esercitare il nostro ruolo di amministratori per dare alla Valle d'Aosta il bilancio di cui il territorio ha bisogno e che la comunità ci chiede di dare.»

L'Assessore Luigi Bertschy (AV) ha detto: «Viviamo una situazione che deve essere ben chiara all'opinione pubblica: non ci sono i 18 voti necessari per approvare il bilancio. L'esercizio provvisorio non deve spaventare nessuno, perché la macchina amministrativa non sarà paralizzata: deve però durare il più breve tempo possibile non oltre il mese di gennaio. In questo tempo dobbiamo anche però capire il quadro politico all'interno del quale ci muoviamo: in questo breve periodo di Legislatura sono nati nuovi gruppi in seguito a delle scissioni, frammentando ulteriormente la situazione politica. Alliance Valdôtaine, invece, ha agito in senso opposto unendo e costruendo un percorso aperto anche per altri movimenti. Le elezioni sono alle porte: bisogna far capire alle persone se stiamo facendo amministrazione o già campagna elettorale: dovremo dimostrare in questo momento attraverso l'approvazione del bilancio la nostra capacità di programmare il futuro della Valle d'Aosta.»

L'Assessore Albert Chatrian (AV) ha concluso: «Noi avremmo votato questo bilancio, perché dà risposte e guarda al domani. Ma, se non ci sono i voti, è inutile discuterlo. Io mi auguro che ci sia la possibilità di migliorarlo, anche se la sua architettura non potrà essere stravolta. Ci sono settori che sono maggiormente in difficoltà che hanno la necessità di avere risposte e spero che avremo la possibilità di esporre i punti di forza di questo bilancio. Tutto alla luce del sole: dopodiché, se non ci sono convergenze e dopo aver approvato il bilancio, voto subito.»

Il Consiglio ha quindi deciso il rinvio in Commissione del DEFR e dei disegni di legge di bilancio. Sarà, invece, discusso il provvedimento per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio della Regione.

I lavori sono sospesi per consentire alla Giunta regionale di approvare il disegno di legge che autorizza l'esercizio provvisorio del bilancio e alla seconda Commissione di esprimere parere sul testo, che sarà poi iscritto all'ordine del giorno della seduta di questo pomeriggio, con inizio alle ore 15.00.

SC-DJ