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Comunicato n° 693 del 21 novembre 2019

Interpellanza sui risultati della Valle d'Aosta negli studi comparativi

Seduta consiliare del 21 novembre 2019

 

I risultati di alcuni studi comparati tra le regioni italiane sono stati lo spunto per un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 21 novembre 2019 dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti ha richiamato «notizie di stampa, nazionale e locale, secondo le quali la Valle d'Aosta presenta criticità che vengono ribadite in moltissimi studi che la comparano alle altre regioni italiane. Il crollo del PIL dal 2007 a oggi è dell'11%, la peggiore del nord Italia; lo stesso accade per la banda larga, dove la nostra regione è all'ultimo posto in una graduatoria guidata dalla Sicilia. Forse questo Governo mira a battere l'invidiabile record per il numero di volte in cui la Valle d'Aosta arriva ultima in classifica tra le regioni italiane nei vari studi comparativi dei dati sulle materie più disparate.»

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto: «Non tutti gli studi e non tutte le statistiche ci restituiscono dati negativi sulla Valle d'Aosta. In ogni caso, le nostre cifre sono così risicate che per perdere qualche posto in classifica basta veramente poco. Il Governo regionale ha ben presente le problematiche che interessano la Valle d’Aosta, problematiche che non sono certo di oggi, ma derivano dalla decennale difficile situazione economica italiana e internazionale tutt’altro che risolta e che, ovviamente, non può che riflettersi anche sulla nostra regione. Le linee di intervento che questa Giunta ha indicato nel DEFR e che saranno sviluppate dal prossimo bilancio regionale testimoniano la nostra attenzione alla ricerca di soluzioni di queste problematiche, in particolare per quanto riguarda le fasce di popolazione più in difficoltà, i trasporti e il lavoro

«Secondo la Banca d’Italia - ha specificato il Presidente della Regione -, il 2018 costituisce un’annualità positiva, che porta a superare, anche a livello regionale, la difficile fase congiunturale degli ultimi dieci anni. Permangono certamente fattori di criticità che inducono ad essere cauti, ma i dati suggeriscono che l’economia valdostana sta recuperando terreno, con un significativo miglioramento dell’economia regionale, registrando un saldo positivo del PIL, rispetto all’anno precedente, dell'1,7% in volume reale. I miglioramenti registrati sul piano economico, si riflettono anche sui principali indicatori del mercato del lavoro

«Vorrei poi segnalare - ha aggiunto il Presidente Fosson - che proprio qualche giorno fa sono stati pubblicati i risultati dell’indagine annuale sulla qualità della vita nelle Provincie italiane nel 2019: Aosta (cioè l’intera Regione per come è costruita l’indagine) continua ad essere al sesto posto assoluto preceduta solo da Trento, Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola e Belluno, con ottimi o buoni posizionamenti nei diversi indicatori considerati dall’indagine. Sembra che la Valle d’Aosta sia posizionata piuttosto bene nella comparazione con altre zone d’Italia. Questo non vuol dire che non si possa fare meglio: io credo che lavorando tutti insieme sulle criticità e sulle situazioni a rischio ci sia la possibilità di riprendere qualche posizione

Il Consigliere Nicoletta Spelgatti, replicando, ha osservato: «La mia domanda era ironica, mi auguro che l'intenzione sia quella di migliorare la situazione della regione, non battere un record negativo. La drammaticità dei dati consiste nel fatto che gli studi mettono in comparazione la Valle d'Aosta con tutte le altre regioni. Il problema è la politica: per smettere di sprofondare sempre di più, ridiamo la parola ai valdostani. Sono loro a dover decidere chi deve governare questa regione e imprimere finalmente un cambio di marcia

MM