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Comunicato n° 658 del 7 novembre 2019

Approvata una mozione per intitolare al ricordo di Ivana Meynet la Struttura semplice cure palliative e hospice dell'Ospedale Beauregard di Aosta

Adunanza consiliare del 6 e 7 novembre 2019: conclusi i lavori

In chiusura dell'adunanza del 6 e 7 novembre 2019, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità una mozione per intitolare i locali della Struttura semplice cure palliative e hospice dell'Ospedale Beauregard di Aosta a Ivana Meynet. Il testo, sottoscritto dai gruppi PNV-AC-FV, Mouv', ADU-VdA, M5S, Lega VdA, AV, RC-AC, UV, GM, impegna la Presidenza della Regione e, per quanto di competenza, l'Azienda USL della Valle d'Aosta, ad assumere le iniziative necessarie.

«Ivana, prematuramente scomparsa lo scorso 17 ottobre - ha evidenziato la Presidente del Consiglio, Emily Rini -, può essere considerata a tutti gli effetti uno dei pionieri in Valle d'Aosta delle cure palliative e dell'accompagnamento al fine vita dei pazienti e delle loro rispettive famiglie: un impegno concreto, ricco, riconosciuto in modo trasversale. Con questa iniziativa, vogliamo ricordare la figura di questa giovane donna e mamma e l'importanza che ha avuto in Valle d'Aosta nello sviluppare, fare conoscere e sostenere, con professionalità e umanità esemplari, le cure palliative. La legge prevede l'obbligo di attendere 10 anni prima di dedicare un qualunque spazio a una persona scomparsa: è però ammessa una deroga in casi eccezionali. Questo è uno di quelli, per una persona i cui meriti e la cui ispirazione devono essere ricordati e tramandati.»

L'importanza del ricordo di Ivana Meynet, riconosciuta come «figura esemplare», «capace di dimostrare un valore umano e una dedizione fuori dal comune» è stata ribadita negli interventi dei Consiglieri Patrizia Morelli (AV), Flavio Peinetti (UV), Chiara Minelli (RC-AC) e dell'Assessore Laurent Viérin (AV).

L'Assessore alla sanità, Mauro Baccega, ha ricordato «non solo il suo eccezionale contributo, ma anche la sua disponibilità e la sua capacità di affrontare tutte le situazioni, quelle liete come quelle meno liete. Il tutto unito a un estremo attaccamento alla comunità valdostana, della quale aveva scelto di mettersi al servizio. La Giunta si impegnerà quindi ad arrivare alla deroga rispetto alla norma, per una donna tanto grande e tanto eccezionale.»

Il Vicepresidente della Regione Renzo Testolin ha definito l'importanza di «intitolare questo spazio a una persona capace di dare un esempio partendo dal basso, evidenziando quell'attenzione di cui il popolo valdostano è capace nel momento della necessità e la grande capacità di azione di tutti coloro che lavorano mettendo in pratica i valori più profondi della vita

 

È stata inoltre respinta una mozione con 5 voti favorevoli e 26 astensioni la mozione presentata congiuntamente dai gruppi ADU-VdA e M5S per il riconoscimento di Palazzo Cogne quale bene di interesse culturale in funzione del suo specifico interesse etnoantropologico.

«Il valore del fabbricato non consiste solamente nella sua qualità estetica, nella sua vetustà e nelle indubbie fama e qualità del progettista - ha evidenziato il Capogruppo del M5S, Luigi Vesan -, ma soprattutto nel fatto di essere stato ininterrottamente destinato ad attività ricreative con livelli di diversificazione e frequentazione altissimi. Da rilevare poi che questo riconoscimento prevede la possibilità di usufruire della defiscalizzazione del costo degli interventi di recupero. Questa iniziativa si inserisce nel lavoro avviato a seguito della mozione approvata da questo Consiglio lo scorso ottobre, volta a dichiarare l'edificio Palazzo Cogne "di interesse culturale"

L'Assessore ai beni culturali, Laurent Viérin, ha evidenziato: «Condividiamo la volontà di valorizzazione dell'immobile, ma non è possibile andare a sostituirci all'organo competente nella verifica della valenza del Palazzo; è una mozione che non può essere recepita così come presentata. Una mozione, peraltro, che interferisce con quella che quest'Aula ha già approvato e in base alla quale la Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali sta procedendo nella verifica del possesso dei requisiti per quanto attiene l'"interesse culturale" e il grado di tutela. Siamo in attesa della conclusione dei lavori e, non appena disponibili, riferiremo in Commissione le risultanze.»

L'Assessore alle finanze, Renzo Testolin, ha riferito: «L'intento comune è di valorizzare le peculiarità di questo immobile, che per decenni ha rappresentato un polo socio-culturale per la città di Aosta: stiamo lavorando ad un recupero che sia attinente alla storia e rispettoso dell'utilizzo che ha sempre avuto. L'inserimento di questo intervento in un fondo immobiliare che racchiuda altre strutture regionali sottoutilizzate deve essere una priorità. Stiamo lavorando nell'ottica di trovare percorsi sostenibili finanziariamente. Non è sufficiente lamentare un'inadeguatezza della situazione del Palazzo, bisogna trovare il giusto percorso per ridargli il lustro che merita

I lavori sono conclusi: il Consiglio tornerà a riunirsi mercoledì 20 e giovedì 21 novembre 2019.

 

 
MM-DJ