Info Conseil

Comunicato n° 426 del 10 luglio 2019

Interpellanza sullo sdoppiamento delle classi nelle scuole dell'infanzia

Seduta consiliare del 10 luglio 2019

 

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 10 luglio 2019, i gruppi Misto e Mouv' hanno affrontato le problematiche riguardanti lo sdoppiamento delle sezioni nelle scuole dell'infanzia.

«Attualmente, lo sdoppiamento delle sezioni avviene al raggiungimento del numero di 23 allievi, ma nei piccoli comuni di montagna capita non di rado di avvicinarsi a questa soglia, in cui rientrano anche alunni disabili - ha rappresentato il Consigliere Claudio Restano (GM) -. Ci chiediamo il motivo per cui in passato lo sdoppiamento delle sezioni avvenisse al ventunesimo allievo e, in caso di presenza di allievi con disabilità certificata, anche ad un numero inferiore. Vorremmo anche sapere se l'Assessore ritenga possibile riportare a ventuno il numero di allievi per lo sdoppiamento e anche dotare le scuole dell'infanzia dell'organico di potenziamento come gli altri ordini scolastici. Infine, se vi sia l'intenzione di rendere l'ultimo anno della scuola dell'infanzia obbligatorio

L'Assessore all'istruzione, Chantal Certan, ha risposto: «Gli attuali criteri per la definizione dell'organico funzionale di circolo nelle scuole materne in regione vigono dal 1999-2000 e si basano sul numero di bambini iscritti in ciascun plesso di scuola dell'infanzia (1 insegnante fino a 10 iscritti, 2 insegnanti da 11 a 22 iscritti, 4 insegnanti da 23 a 44 iscritti e così via, attribuendo ulteriori 2 insegnanti per ogni ulteriore gruppo di 22 bambini). In merito al ripristino del precedente meccanismo, la nostra risposta non può essere che negativa, in quanto il vigente criterio è rispondente alle necessità. Nel caso dovessimo adeguare i numeri, rischieremmo di peggiorare; infatti, nel contesto nazionale, le classi si sdoppiano con un numero più alto di fanciulli

A proposito dell'organico di potenziamento, l'Assessore Certan ha specificato: «Le dotazioni organiche sono già da tempo strutturate per consentire l'arricchimento dell'offerta formativa nella scuola del primo ciclo di istruzione. Per tale questione, si fa anche riferimento alla legge cosiddetta della "Buona scuola" del 2015 ed è prevista una verifica sulla situazione delle classi

«Puntualizzo che la competenza legislativa della Regione in materia di scuola dell'infanzia è di competenza concorrente e non primaria - ha concluso l'Assessore Certan -. Infatti, ai sensi dell'articolo 3, lettera g) dello Statuto speciale, la competenza è di tipo integrativo-attuativo di leggi statali. Pertanto, non è possibile rendere obbligatorio in Valle d'Aosta l'ultimo anno. Inoltre, va considerato che da almeno vent'anni la frequenza nelle scuole dell'infanzia valdostane è del 96% degli aventi diritto e che queste sono sempre state precorritrici di innovazioni sia nel campo didattico e progettuale, sia nel campo organizzativo

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha replicato: «Posto che riteniamo la scuola valdostana di qualità, prendo atto della risposta, anche se mi sarei aspettato un intervento maggiormente politico. La peculiarità del nostro territorio e la volontà di salvaguardare la popolazione di montagna, incrementando i servizi, hanno comportato la necessità di potenziare l'organico delle scuole dell'infanzia, di avere educatori di sostegno per gli alunni con DSA e di sdoppiare le sezioni al ventunesimo allievo. Purtroppo, la risposta è stata negativa, ma in materia c'è molto da fare e auspico che questo Consiglio si adoperi. La mia attenzione resterà alta

MM