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Communiqué n° 421 de 30 juillet 2010

CONCERTO OPERISTICO "MADAMA BUTTERFLY. LE ALI SPEZZATE DI UNA TENUE FARFALLA"

In programma il 6 e il 9 agosto 2010 a Courmayeur e Valtournenche

Il concerto operistico "Madama Butterfly. Le ali spezzate di una tenue farfalla", in un'originale rappresentazione proposta dal maestro Massimo Pezzutti, riporterà in scena il capolavoro del melodramma italiano i prossimi venerdì 6 agosto, al Palanoir di Courmayeur alle ore 21, e domenica 9 agosto, al Centro polivalente di Valtournenche, alle ore 17.30.

L'evento è organizzato dal Consiglio Valle, in collaborazione con Sinfonica-Orchestra giovanile della Valle d'Aosta, la Chambre Valdôtaine e le Amministrazioni comunali di Courmayeur e Valtournenche.

Interpreti dell'opera saranno Hiroko Morita (soprano) Orfeo Zanetti (tenore), Federico Longhi (baritono) e Akané Ogawa (soprano). I giovani maestri di Sinfonica-Orchestra giovanile della Valle d'Aosta, diretti da Guido Maria Guida e Stéphanie Praduroux, accompagneranno con le loro note l'esecuzione dei brani lirici.

"Madama Butterfly", che acquisì rapidamente risonanza mondiale sia per l'originalità del tema, sia per la perfezione stilistica e musicale che lo caratterizza, è incentrato sul confronto fra due civiltà - orientale e occidentale - proposto nell'ottica giapponese che richiese a Giacomo Puccini un poderoso lavoro di ricerca su quell'affascinante civiltà di cui in Europa e in Italia ben poco si sapeva e che il grande maestro riuscì ad effettuare con competenza, con rara sensibilità, creando sulla scena un'atmosfera tipicamente orientale. Iniziata nel 1901, la composizione procedette con numerose interruzioni: l'orchestrazione venne avviata nel novembre del 1902 e portata a termine nel settembre dell'anno seguente e soltanto nel dicembre 1903 l'opera poté dirsi completa in ogni sua parte.

La rappresentazione del maestro Massimo Pezzutti, senza tradire lo spirito originario, si caratterizza per l'originalità e la modernità, volendo puntare sul valore drammaturgico intrinseco del lavoro pucciniano.