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Progetto Civico Progressista

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12 mars 2024

Nomina Commissione paritetica: bisogna accantonare ogni logica di lottizzazione

 

Mercoledì 20 marzo 2024 il Consiglio regionale dovrà designare un rappresentante della Regione nella Commissione paritetica Stato-Regione, che elabora gli schemi di norma di attuazione dello Statuto.

«È una decisione rilevante perché numerosi e importanti sono i temi di cui la Commissione paritetica si deve occupare e che riguardano la scuola valdostana, il Conservatorio, i Vigili del fuoco e il Corpo forestale, la concessione per la rete di distribuzione dell'elettricità, le concessioni per le grandi derivazioni d'acqua - rilevano le Consigliere di PCP, Erika Guichardaz e Chiara Minelli -. Temi tutti di estrema rilevanza, ma non c'è dubbio che oggi una particolare attenzione e priorità deve essere data alla norma di attuazione per le concessioni di derivazione d'acqua, che in gran parte scadranno nel 2029. Una questione su cui, attualmente, la Regione è priva di potestà normativa. Si tratta di un elemento fondante dell'Autonomia regionale. È quindi opportuno che, nel momento in cui nomina un proprio rappresentante nella Commissione paritetica (per l'ennesima volta in questa Legislatura!), il Consiglio provveda a rinnovare il mandato che già nel 2019 era stato dato alla delegazione valdostana nella Paritetica.»

Il gruppo Progetto Civico Progressista presenterà quindi all'esame del Consiglio regionale una specifica iniziativa su questo punto.

«Quanto al rappresentante valdostano da designare, occorre evitare la ripetizione di discutibili nomine fatte negli anni scorsi che hanno reso debole la voce della Valle d'Aosta all’interno della Commissione - commentano le Consigliere Guichardaz e Minelli -. Bisogna accantonare ogni logica di lottizzazione e designare una persona che abbia buona conoscenza delle materie che verranno discusse e possieda al contempo un'ampia e adeguata competenza. Considerata l'importanza della norma di attuazione sulle concessioni, PCP ritiene che sarebbe opportuno verificare con attenzione l'eventuale disponibilità delle persone che hanno avuto un ruolo attivo nel momento dell'istituzione della Compagnia valdostana delle acque (Cva), anche perché è ai principi ispiratori di tale operazione che occorre far riferimento. È necessario che Cva torni alla sua mission iniziale, da cui si sta improvvidamente allontanando, e per questo è importante il tipo di norma di attuazione che sarà varato.»

Il voto di PCP si baserà «sulla qualità del nome proposto, al di là di considerazioni di schieramento e di appartenenze politiche, con la consapevolezza che nei prossimi mesi in Commissione paritetica si svolgerà un confronto di grande valenza autonomista a cui la Regione non può partecipare, come ora, senza una personalità valdostana con una adeguata esperienza istituzionale e tecnica, che sappia farsi interprete degli indirizzi politici espressi dal Consiglio regionale.»