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Progetto Civico Progressista

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15 juillet 2022

Disegno di legge sulle consorterie: PCP non partecipa al voto in Commissione

 

Nella seduta di oggi, venerdì 15 luglio 2022, della terza Commissione, il gruppo Progetto Civico Progressista non ha partecipato al voto sul disegno di legge in materia di consorterie e di altre forme di dominio collettivo.

«Un disegno di legge originale, sollecitato dalle associazioni Autonomie Beni Comuni e Réseau des consorteries et des biens communs de la Vallée d'Aoste, che hanno fattivamente contribuito alla sua stesura in collaborazione con l'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali - evidenziano le Consigliere Chiara Minelli e Erika Guichardaz -. Nei lavori di Commissione è emerso chiaramente il valore storico, culturale, economico e di salvaguardia del territorio rappresentato dalle consorterie, che affondano le loro radici nel Medioevo, e che già con una legge del 1973 si era cercato di valorizzare, ma purtroppo senza risultati concreti. Il nuovo testo di legge depositato in Commissione ha l'obiettivo di recepire i dettami della legge 168/2017, che stabilisce il carattere privatistico delle consorterie e dei domini collettivi, e di valorizzare e dare nuova prospettiva di vita alle consorterie locali.»

«Tuttavia - aggiungono -, tra gli emendamenti esaminati oggi ce ne sono alcuni che sono apertamente in contrasto con i principi della legislazione in materia di domini collettivi (legge 168/2017), disconoscono il diritto di auto-organizzazione delle consorterie e il ruolo chiave di Réseau, accentrando la gestione del percorso di riconoscimento delle consorterie nelle mani della Regione. Per questo motivo abbiamo chiesto di avere un punto di vista scritto proprio dalle associazioni soprarichiamate prima di esprimere il nostro voto e di riunire nuovamente la Commissione nei primi giorni della settimana prossima. Di fronte al mancato accoglimento di tale richiesta non abbiamo partecipato al voto. Intendiamo comunque acquisire il loro punto di vista prima dell'arrivo in Aula del disegno di legge, in modo da poter esprimere un voto motivato.»