Eventi e ricorrenze

Dal 9 febbraio 2012 all'11 febbraio 2012

Giorno del ricordo 2012

In occasione del “Giorno del Ricordo”, che ricorre il 10 febbraio (data della firma del Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947), il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione e l’Assessorato dell’istruzione e cultura promuovono una visita di studio a Trieste, che si terrà dal 9 all’11 febbraio 2012, con l’intento di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

All’iniziativa, che si ripete per il terzo anno consecutivo, partecipano 37 studenti, con i rispettivi docenti, in rappresentanza dell’Istituzione scolastica di istruzione tecnica commerciale e per geometri di Aosta, dell’Istituzione scolastica di istruzione scientifica e magistrale “Binel-Viglino” di Pont-Saint-Martin e dell’Istituzione scolastica di istruzione tecnica commerciale e per geometri e professionale di Châtillon.

Il gruppo, oltre a conoscere la storia di Trieste, amalgama di culture, religioni e architetture, visiterà la Risiera di San Sabba - unico campo di sterminio italiano -, la Foiba di Basovizza - simbolo di tutte le atrocità commesse sul finire della seconda guerra mondiale e negli anni successivi dalle milizie e dai fiancheggiatori del dittatore comunista Tito - e Redipuglia, sacrario monumentale della prima guerra mondiale, dove sono sepolti più di 100.000 soldati.

La visita di studio rientra nell’ambito del programma proposto per le “Giornate della memoria e del ricordo”, rivolte innanzitutto ai giovani per coltivare la memoria degli orrori della guerra e delle dittature, oltre che della giusta valorizzazione delle identità dei popoli che compongono oggi un’Europa unita nella pace e nell’integrazione.

«Da tre anni a questa parte – commenta il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise – offriamo a giovani studenti la possibilità di conoscere concretamente un pezzo di storia del nostro paese che per troppo tempo è stata dimenticata. Ricordare gli eventi di quel tormentato periodo e immergersi nelle atmosfere di quei luoghi carichi di sofferenza equivale infatti ad una lezione di storia e rappresenta un monito affinché prevalga nelle giovani generazioni la cultura del dialogo e della comprensione reciproca.»