Eventi e ricorrenze
19 gennaio 2011
Successo della conferenza di Beppe Severgnini
Aosta, salone delle manifestazioni di Palazzo regionale
Il Comitato Regionale per le Comunicazioni, nell'ormai consueto appuntamento annuale con il ciclo di conferenze dedicate al tema de “L'Altra Comunicazione”, ha organizzato, lo scorso mercoledì 19 gennaio, ad Aosta, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, una serata con il giornalista e scrittore Beppe Severgnini.
Nel corso dell’incontro è stato affrontato l'argomento della “comunicazione del quotidiano", riassumendo con questa espressione tutte le informazioni che, nel corso di una normale giornata trascorsa tra lavoro, famiglia e impegni vari, il cittadino finisce per assorbire distrattamente dai vari mezzi di comunicazione. Sovente queste informazioni costituiscono le “basi del sapere” su cui la gente comune fonda le proprie convinzioni in merito a cronaca, società, politica, sport, spettacolo e scienza.
“ Questo incontro si inserisce nel ciclo di conferenze “L’altra comunicazione”, che è finalizzato a illustrare e informare la gente su quelle che sono le forme di comunicazione diverse da quelle tradizionali o comunque caratterizzate da una certa particolarità – spiega Corrado Bellora, Presidente del CoReCom. della Valle d’Aosta –. Questa se vogliamo è la più tradizionale delle forme di comunicazione, perché abbiamo portato in Valle d’Aosta uno scrittore giornalista, che è un personaggio molto sui generis, dato che non è mai stato schierato e ha sempre fatto scelte di grande indipendenza.”
“La Comunicazione del quotidiano non è la comunicazione del quotidiano di carta, sia chiaro. Va intesa come la comunicazione di tutti i giorni: come si organizza, come si spiega, a cosa la gente si deve affidare, cosa deve leggere, ascoltare, vedere, di chi si deve fidare – dichiara Beppe Severgnini –. Ecco, quello che vorrei è offrire la mia guida, targata Beppe Severgnini: a una persona che è venuta ad ascoltare me, rinunciando magari ad una partita di calcio o ad andare fuori a cena con gli amici, voglio provare a dare la mia lettura del mondo della comunicazione, che ai giorni nostri è molto complicata, essendoci molti più stimoli rispetto agli anni 80.”
Un fenomeno che può risultare controproducente, quando l’informazione diventa eccessiva e innesca un sovraccarico cognitivo, fino a distorcere la realtà, se manipolata in maniera interessata da poteri forti che governano la società moderna.
“Chi conosce bene questo meccanismo, cioè il potere politico, economico, finanziario, sa come sfruttarlo, sapendo benissimo che la gente ha fretta e assimila informazioni in maniera frettolosa. Sa dove, come e soprattutto quali informazioni piazzare: questo è esattamente quello che bisogna evitare. Non ci si può informare di tutto, ma di qualcosa, fidandosi di qualcuno che fa l’informatore di professione, ricordandosi che ‘se non t’informi, ti fregano’.” suggerisce Beppe Severgnini.
A livello locale, schierato in difesa dei cittadini, c’è il CoReCom, organo funzionale dell’Autorità Nazionale per le Garanzie nelle Comunicazioni, per conto della quale esercita alcune importanti funzioni delegate.
“Il CoReCom è un organismo di vigilanza che ha l’obbligo di monitorare in momenti molto delicati, quali per esempio una campagna elettorale, che venga rispettata la par condicio, la parità d’informazione. – dice il Presidente Corrado Bellora – Quello che mi interessa molto di questa conferenza, è il fatto che si discuta sulla differenza tra notizia e commento e su come vengano presentate e propinate le notizie alle persone. Lo riscontriamo anche in questi giorni con i ben noti fatti di cronaca: si sentono mille opinioni, ma la notizia in sé spesso non passa. Credo quindi sia importante tenere separati i due aspetti.”
Un monito importante per il futuro di un’informazione che è in costante evoluzione, grazie soprattutto allo sviluppo delle nuove tecnologie.
“Credo che stiamo continuando a confondere il vasetto con la marmellata: quello che conta è la marmellata. La gente non saprà se l’ho detto in televisione, su un quotidiano o in radio. La verità è che cosa è detto: la marmellata che mi offri è buona, i vasetti sono secondari.” conclude Beppe Severgnini.