Eventi e ricorrenze

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Dal 18 gennaio 2011 al 12 febbraio 2011

Le fotografie di Sarti per celebrare la memoria

Biblioteca regionale di Aosta

E’ stata inaugurata martedì 18 gennaio, negli spazi della Biblioteca regionale di Aosta la mostra “Auschwitz-Birkenau”, realizzata nell’ambito delle iniziative promosse dalla Presidenza della Regione, dal Consiglio della Valle d’Aosta e dall’Assessorato regionale dell’istruzione e cultura per celebrare le Giornate della Memoria.


L’esposizione, aperta al pubblico fino al prossimo 15 marzo, raccoglie gli scatti realizzati lo scorso anno dal fotografo valdostano Stefano Sarti in occasione della consueta partecipazione di una rappresentanza di studenti valdostani al progetto “Il Treno della Memoria”, che fa conoscere direttamente ai giovani i luoghi dello sterminio.

Sarti ha saputo catturare le emozioni che solamente un’esperienza umana così profondamente toccante può suscitare.
“Le foto sono un racconto di particolari, perché di Auschwitz e di altri campi  abbiamo già visto molte cose. Io ho voluto dare una dimensione più moderna di ciò che si vede oggi – spiega il fotografo Stefano Sarti –. Fondamentalmente, ad Auschwitz non ci sono colori: ci sono il bianco della neve, il nero, il colore del mattone, il grigio. L’idea tecnica scelta è stata quindi quella di desaturare le immagini dal colore, e portarle quasi al bianco e nero, proprio per trasmettere il senso di vuoto che ti lascia dentro questo viaggio.”

L’esposizione rappresenta un progetto di ricerca della nostra memoria e delle nostre origini che è fondamentale in un periodo in cui le testimonianze dirette dei terribili eventi della Seconda Guerra Mondiale e delle deportazioni di migliaia d’innocenti nei campi di sterminio cominciano a diradarsi.

“Credo che le fotografie siano ricordo e documento, trattandosi di una forma di memoria che si rinnova nel tempo con la forza della verità – commenta il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise –.  Rappresentano una grande occasione per rivisitare con la mente, con gli occhi e anche con i sentimenti quei tempi tragici, quei momenti atroci, in modo da mantenere vivo il ricordo che, se si spegnesse, rischierebbe di far perdere il senso stesso della nostra identità istituzionale.”

“Ritengo che la mostra riassuma in maniera efficace, grazie a fotografie molto incisive, cosa significa il viaggio in questi posti, cosa apprendono gli studenti, cosa possono vedere e cosa ne traggono – dichiara il Presidente della Regione, Augusto Rollandin –.  Le fotografie sono uno strumento importante perché registrano quei fotogrammi che sommati agli altri danno a tutti i giovani la possibilità di capire anche solo una parte di cosa voglia dire oggi ricordare questi tristi momenti.”

Il Treno della Memoria costituisce l’inizio di un percorso educativo al quale, negli ultimi anni, hanno aderito centinaia di studenti valdostani. Per il 2011 sono state coinvolte le istituzioni scolastiche di Istruzione tecnica, commerciale e per geometri e professionale di Châtillon, Istruzione tecnica, commerciale e per geometri di Aosta, Institut Agricole régional di Aosta, Istruzione classica e artistica di Aosta e l'Istituto professionale regionale alberghiero di Châtillon.

“Stiamo cercando d’investire sulle nuove generazioni, soprattutto sulla memoria, conservando quei ricordi che una volta erano tramandati anche in famiglia dai genitori e i nonni – dice l’Assessore regionale all’istruzione e cultura, Laurent Viérin –. Oggi purtroppo questa funzione deve essere interamente svolta dalla scuola, quindi il fatto di premiare i ragazzi con il viaggio del Treno della memoria, facendo loro visitare questi luoghi e svolgendo un lavoro di immedesimazione con chi ha vissuto questi eventi tragici, significa tramandare la memoria non solo sui libri di scuola ma anche attraverso esperienze tangibili veramente toccanti.”


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