Eventi e ricorrenze

8 agosto 2009

Presentazione del libro “Il battaglione alpini sciatori ‘Monte Cervino’. La voce dei superstiti”

Aosta, Castello Cantore, alle ore 17.30

Si terrà sabato 8 agosto 2009, alle ore 17.30, al Castello Cantore di Aosta, sede del Centro addestramento alpino,  la presentazione del volume “Il battaglione alpini sciatori ‘Monte Cervino’. La voce dei superstiti”, a cura di Aleardo Ceol e pubblicato dalla Casa editrice Stylos di Aosta.

Saranno presenti, insieme all’autore, il Comandante del Centro addestramento alpino, generale Claudio Rondano, il Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Alberto Cerise e la direttrice editoriale della Casa editrice Stylos, Sabrina Brunodet.

Aleardo Ceol non ha scritto l’ennesima opera sulle vicende della campagna di Russia, ma ha elaborato un testo che si soffermasse anche sui precedenti accadimenti bellici occorsi al battaglione “Monte Cervino”, da quelli vissuti durante la Grande guerra fino alla campagna d’Albania del 1941. L’autore intendeva infatti prima di tutto dar voce ad umili e sconosciuti soldati che hanno servito i valori della libertà e della democrazia, e per documentare, a futura memoria, le atrocità che comportano le guerre, quanto siano disumane e come sia necessario bandirle per sempre. Il libro è dedicato a Egidio Jocallaz, un ragazzo di Chevrère disperso in guerra e morto probabilmente a Rossosch nel gennaio del 1943, e a quanti, come lui, non sono più tornati.

Introdotto da una ricostruzione della storia del battaglione e corredato da un pregevole apparato fotografico, il volume raccoglie le testimonianze di cinque dei nove superstiti - Osvaldo Bartolomei di Maresca di Pistoia, Aldo Dani di Garessio (Cn), Bortolo Lussana di Arcore (Mi), Giovanni Migliorati di Bratto (Bg) e Giorgio Rulfi di Franosa Superiore (Cn) -, oltre a quelle della signora Imelda Reginato, madrina del battaglione e vedova della medaglia d’oro Ten. Med. Enrico Reginato.

In appendice si trovano poi tutti i nominativi degli effettivi del battaglione della campagna d’Albania e di quella di Russia, nonché alcune fotografie a colori, accompagnate da un breve scritto, relativi all’inaugurazione dell’asilo infantile costruito nel periodo 1992-1993 dall’Associazione Nazionale Alpini con i propri mezzi a Rossosch, sulle macerie della sede del Corpo d’Armata alpino.