Eventi e ricorrenze

20 febbraio 2009

Incontro con Louis Meynet, ex deportato nei campi di lavoro

Aosta, Biblioteca regionale, ore 9,45

La Presidenza del Consiglio regionale, in collaborazione con la Presidenza della Regione, l'Assessorato regionale all'Istruzione e cultura e l'AVAS - Association Valdôtaine Archives Sonores, organizza per venerdì 20 febbraio prossimo, alle ore 9.45, presso la sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, un incontro tra Louis Meynet, ex deportato nei campi di lavoro, e una settantina di studenti valdostani provenienti dall'ISIP e dall'ITCG di Aosta, e dall'IPRA di Châtillon.
All'evento, che rientra nelle manifestazioni organizzate in occasione delle celebrazioni delle Giornate della memoria e del ricordo, in omaggio alle vittime del nazismo, dell'olocausto e dell'eccidio delle Foibe, interverranno Alberto Cerise, Presidente del Consiglio regionale, Laurent Viérin, Assessore regionale all'istruzione e cultura, e Albino Impérial, Presidente dell'AVAS.


Nel corso dell'incontro verrà proiettato il film, realizzato e prodotto dall'AVAS, "To sen pe de qué? (Tutto ciò per che cosa?) - L'odyssée d'un prisonnier de guerre", che racconta la tragica esperienza di Meynet, prigioniero nei campi di lavoro, ripercorrendo le sue vicende dalla Germania alla Russia sino al ritorno a casa.

Nato a Sarre nel 1926, orfano di madre dall’età di due anni, Louis Meynet emigra in tenera età a Parigi con il padre. Nel 1940, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, fa ritorno in Valle d’Aosta e viene chiamato sotto le armi, con destinazione il Lago Maggiore.

Agli albori della Resistenza, dopo la morte di un compagno d’armi durante un rastrellamento contro i partigiani, diserta e fugge in Valle. Si rifugia in montagna e, successivamente, si nasconde a Ville-sur-Sarre.
Il 12 ottobre 1944, a seguito della denuncia di un delatore, viene arrestato, processato a Torino e condannato a morte, ma, non avendo ancora compiuto 18 anni, viene consegnato ai tedeschi.
Meynet è quindi deportato in diversi campi di lavoro in Germania – Auschwitz, Berlino – e, alla fine della guerra, dopo un’odissea attraverso la Russia, riesce a tornare a casa