Eventi e ricorrenze
Dal 29 novembre 2008 al 29 novembre 2008
Cerimonia del Premio internazionale La donna dell'anno
“Ad Asha, esempio di vero sacrificio a favore del prossimo, Asha ha perseguito con tenacia un sogno. Un sogno scomodo, che l’ha spinta a lavorare nella sua Somalia, dilaniata dalla guerra, rinunciando a una vita privilegiata, pur di curare donne e bambini. Non si è fatta fermare né dalle bombe, né dalle minacce, perché si sente, prima di tutto, un medico.” è la motivazione della Giuria. A lei vanno i 20.000 euro della vincitrice.
Le altre due finaliste, l’italiana Natalina Isella e l’iraniana Esha Momeni, ricevono un riconoscimento di 5.000 euro ciascuna.
Il Premio Soroptimist Club Valle d’Aosta è stato consegnato alla messicana Rosaura Cruz de Gante, prima donna a dirigere il “Club Primiera Plana”, un’associazione per la stampa libera. Laureata in Scienze della comunicazione, ha sempre lavorato come giornalista di “frontiera”. In un Paese dove è difficile raccontare la verità, Rosaura ha avuto il coraggio di denunciare assassini e criminali, malavita e intrighi politici. Il suo esempio ha permesso a molti suoi colleghi di seguire la difficile strada della denuncia, nonostante l’indifferenza delle Istituzioni e dell’alta borghesia messicana.
Questa la motivazione: “Prima donna a dirigere un’associazione per la stampa libera messicana, Rosaura non ha mai avuto paura di rivelare verità scomode. Nonostante gli attentati e le minacce, il suo esempio ha permesso a molti suoi colleghi di seguire la difficile strada della libertà di stampa, fondamento di una società libera e democratica.”
Asha Omar, nata il 7 luglio 1968 a Mogadiscio (Somalia), si è laureata in Medicina. Ginecologa nel Corno d’Africa (Somalia e Gibuti) lotta contro le mutilazioni genitali femminili, ha un centro di prevenzione per gravidanze a rischio a Gibuti e aiuta i bambini con malformazioni congenite organizzando le operazioni chirurgiche in Italia, dove esistono le strutture necessarie. Aisha ha vissuto sotto scorta e, in pratica, agli arresti domiciliari. Con l’arrivo dei profughi dall’Etiopia il suo ambulatorio è diventato una sorta di campo profughi. Quando la situazione si è deteriorata ulteriormente si è spostata nella Somalia settentrionale.
Inoltre, sono state consegnate delle menzioni speciali volute dalla Giuria del premio, quale ulteriore riconoscimento per l’impegno dimostrato nella difesa dei diritti umani.
La menzione speciale Valle d’Aosta è stata assegnata ad Anna Maria Alliod. Durante l’esperienza presso la Cooperativa San Grato, comunità terapeutica d’accoglienza, matura la scelta di lavorare nell’ambito della Cooperazione internazionale in America Latina. Oggi vive a Cochabamba, in Bolivia. Dopo alcune esperienze di volontariato in Brasile, arriva in Colombia e a Cochabamba favorisce il sorgere di numerose attività agricole a misura d’uomo. Tra queste un panificio, due cooperative di tessuti artigianali oltre a un grande progetto che porta acqua potabile a undici paesi nella regione di Potosì.
La menzione internazionale è invece andata alla brasiliana Cleuza Zerbini Ramos.
Nasce nel 1952 a Espirito Santo do Pinhal (Brasile) e vive a San Paolo. Nel 1980 è stata pioniera di una proposta di movimento popolare legato alle abitazioni e ha fondato l’associazione “Trabalhadores Sem Terra” di San Paolo, associazione che oggi presiede e che conta oltre 100mila iscritti. Il suo metodo tradizionale di lotta è l’acquisto cooperativistico dei terreni. L’associazione è cresciuta rapidamente intorno a un obiettivo: permettere la costruzione di migliaia di case per quella fetta di popolazione, grandissima, costretta a vivere di espedienti, in mezzo alla strada o nella favelas.
Alla serata, che sarà trasmessa su Rai3 negli spazi RaiVdA domenica 30 novembre alle ore 9,45, ha preso parte il Ministro plenipotenziario del Ministero degli Affari esteri, Valeria Spinelli.