Eventi e ricorrenze
1° novembre 2008
Fauré in concerto
Chiesa Saint Martin de Corléans - ore 21.00
Il progetto nasce da un’idea del baritono valdostano Federico Longhi ed è coordinato da Giovanni Gattullo. Al concerto interverranno il Coro Polifonico di Aosta ed il Coro Les Notes Fleuries du Grand Paradis di Villeneuve con la partecipazione del soprano Alma Manera, protagonista dell’anteprima mondiale del musical “Maria di Nazareth – Una storia che continua”, svoltasi nella sede del Vaticano a giugno 2008, e del baritono Federico Longhi. Dirigerà l’opera il Maestro Concertatore e Direttore Efisio Blanc.
Nel corso della serata è previsto l’intervento di Mons. Anfossi, Vescono della Diocesi di Aosta, che provvederà alla lettura di proprie riflessioni.
G.Faurè (1845-1924) è stato uno dei compositori francesi più rappresentativi, soprattutto nell’ambito della musica da camera, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Insigne didatta dal 1905 al 1920 diresse il Conservatorio di Parigi ed ebbe quali allievi M.Ravel e N.Boulanger. Fu per anni Maestro di Cappella e organista nella chiesa della Madeleine. La sua produzione di musica religiosa comprende molte Messe, Mottetti, Corali etc. Tuttavia non troviamo nella storia della musica un esempio così singolare ed affascinante di composizione sacra su testi liturgici dell’Ordinarium Missae Pro Defunctis quale la sua Messe De Requiem op. 48.
Composta tra il1887 e il 1888, ebbe diverse trascrizioni ed elaborazioni da parte dell’autore. La versione che qui viene proposta, pubblicata dalla casa editrice Leduc risale al 1900.
Nella musica di Faurè non troviamo la teatralità o la drammaticità dei Requiem di Mozart, Cherubini o Verdi, dove, in alcune pagine si esprime la paura della morte e il terrore per il Giudizio divino. E’ singolare e indicativo il fatto che egli non inserisce il Dies Irae, ma con una scrittura rigorosa ed essenziale coglie in profondità il senso arcano e misterioso della morte. L’uso sapiente dell’orchestrazione, l’inserimento di un coro di voci bianche, le rarefatte atmosfere sonore infondono all’opera un carattere solenne e meditativo. La musica di Faurè diviene riflessione e preghiera in un clima di serena e fiduciosa speranza nella Misericordia Divina.