Eventi e ricorrenze
Dal 28 gennaio 2008 al 29 gennaio 2008
Giornata della memoria
28 gennaio - Pont-Saint-Martin; 29 gennaio - Aosta
Il progetto si sviluppava intorno all'idea di educare la cittadinanza esaltando il virtuoso rapporto che esiste tra passato e futuro e cioè tra "memoria storica", la formazione di coscienza critica e di cittadinanza attiva e partecipata e la coscienza sul processo di integrazione Europea.
Concretamente, il progetto consisteva nell'organizzazione di un Treno della Memoria, con destinazione Cracovia per la visita al campo di concentramento di Auschwitz, con partenza il 29 gennaio 2008 e ritorno il 3 febbraio 2008. Il viaggio si poneva un duplice e ambizioso obiettivo: permettere da un lato una esperienza di memoria diretta con la pagina più buia della recente storia europea, dall'altro l'utilizzo di questa memoria come base per la costruzione di un percorso di formazione ad una reale e partecipata cittadinanza europea.
L'iniziativa prevedeva un forte impegno da parte dei ragazzi, ospitati in semplici ostelli.
Il Treno della Memoria si configurava come un'esperienza molto forte, che coinvolgeva i partecipanti in riflessioni profonde che si ponevano l'obiettivo di stimolare nei ragazzi una partecipazione attiva ed una conoscenza che, partendo dalle tragiche vicende storiche della II° Guerra Mondiale, arrivasse ad analizzare in maniera critica e costruttiva il presente che li circonda.
Durante l'anno scolastico è stato sviluppato un percorso educativo che prevedeva 4 incontri prima del viaggio e 4 incontri dopo il rientro a scuola.
Gli studenti sono stati affiancati da giovani educatori professionisti che li hanno seguiti sia negli incontri in Italia che nel viaggio in Polonia, dove sono stati accompagnati anche da studenti polacchi di filologia italiana, il che ha permesso la facilitazione nei confronti della terra straniera e che ha consentito la traduzione alla visita guidata al campo di sterminio.
Nell’ambito delle iniziative di celebrazione della Giornata della Memoria, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza ha organizzato per gli studenti delle scuole medie superiori, la rappresentazione teatrale “Polvere Umana” che ha avuto luogo lunedì 28 gennaio a Pont-Saint-Martin e, il giorno dopo, martedì 29 gennaio, ad Aosta.
Si trattava di un’azione teatrale liberamente ispirata alle pagine di Primo Levi. Lo spettacolo, nelle sue scelte artistiche, voleva essere intimamente fedele alla precisione e alla chiarezza della scrittura di Primo Levi. Si riferiva in particolare a “Se questo è un uomo”, dove, un’esperienza personale tanto drammatica, è documentata e resa universale. Voleva essere un’ eco delle parole di Levi sul suo incitamento a “non dimenticare”. Il percorso dello spettacolo ha seguito il viaggio da uomo libero a prigioniero nell’inferno del Lager. Una voce fuori campo e la musica scandivano e isolavano i momenti salienti della storia. Il linguaggio prevalente è stato quello del movimento e dell’immagine.
Due i personaggi esemplari: un uomo e una donna.
La scena iniziale era un prologo coreografico ispirato ad una scena tratta da “La Tregua”dove l’alienazione imposta all’uomo dall’uomo diventa spettacolo ripetitivo,disperato e grottesco.
Era una scena paradigmatica che ha lasciato attoniti e senza risposte.
La scaletta narrativa delle scene si è susseguita partendo dal viaggio nei vagoni merci fino all’arrivo dei due personaggi, stremati e inermi, nel luogo infernale chiamato Lager.
Qui la spoliazione e l’annullamento della propria identità.
Il nome è stato sostituito da un numero.
La vita e la sopravvivenza nel Lager, cominciando dalla sveglia.
La fame e la corsa al pezzo di pane. L’uomo costretto a cambiare il suo codice morale.
L’uomo contro l’altro uomo.
La difficile lotta per la vita nella quotidianità.
I sogni che diventano arma autodistruttiva.
I camini. La nostalgia di casa e il dubbio sulla vera esistenza.
La memoria, il non dimenticare ciò che “l’uomo è stato capace di fare dell’uomo”.
L’ultima scena, che vedeva riuniti i personaggi uomo- donna, terminava con una sequenza di diapositive dei lager Auschwitz I e Auschwitz II.