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Comunicato n° 148 del 19 aprile 2005

DELIBERAZIONE SULL'AMMISSIBILITÀ DI QUATTRO PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

Nella riunione di ieri, lunedì 18 aprile, della Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare

La Presidenza del Consiglio della Valle informa che, nel corso della sua riunione di ieri, lunedì 18 aprile, la Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare si è espressa circa l’ammissibilità di quattro proposte di legge di iniziativa popolare, depositate il 7 gennaio scorso e pubblicate sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 6 dell’8 febbraio 2005.

In particolare, la Commissione ha deliberato l’ammissibilità ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale n. 19 del 2003 delle seguenti proposte di legge:
-            Proposta di legge di iniziativa popolare inerente “Referendum propositivo. Modificazioni alla legge regionale 25 giugno 2003, n. 19”, - da sottoporre a referendum propositivo;
-            Proposta di legge di iniziativa popolare inerente “Preferenza unica. Modificazioni alla legge regionale 12 gennaio 1993, n. 3” (Norme per l’elezione del Consiglio regionale della Valle d’Aosta), - da sottoporre a referendum propositivo.

Ha invece deliberato l’inammissibilità di altre due proposte di legge.
La prima riguarda la “Riduzione delle indennità e della diaria dei Consiglieri regionali”, (proposta di legge da sottoporre a referendum propositivo) perché in contrasto col limite posto dall’articolo 3 della legge regionale n. 19 del
003, mentre la seconda concerne l’“Anticipo del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria ai lavoratori aventi diritto” per sopravvenuto venir meno dell’oggetto, in quanto il Consiglio regionale ha approvato la legge n. 4 del 26 gennaio 2005 che recepisce integralmente i contenuti del testo legislativo in questione.

Il testo della deliberazione della Commissione sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale e da tale data decorreranno i termini per la raccolta delle 4000 firme necessarie per depositare alla Presidenza del Consiglio le proposte di legge, che saranno discusse in seguito dall’Assemblea regionale e che potranno essere sottoposte a referendum propositivo qualora le stesse non siano approvate dal Consiglio regionale.