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Comunicato n° 110 del 22 marzo 2005

ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE A MAGGIORANZA SUL DL IN MATERIA DI CONTROLLO SULLA GESTIONE FINANZIARIA ED ISTITUZIONE DELLA RELATIVA AUTORITA DI VIGILANZA

Nella riunione di ieri, della I e II Commissioni consiliari permanenti

Le Commissioni permanenti del Consiglio, “Istituzioni e autonomia”, presieduta dal Consigliere Guido Cesal, e “Affari generali”, presieduta dal Consigliere Emilio Rini, al termine della riunione congiunta di ieri, hanno espresso parere favorevole, a maggioranza, sul disegno di legge riguardante “le disposizioni in materia di controllo sulla gestione finanziaria ed istituzione della relativa Autorità di vigilanza” (Relatori Cesal e  Praduroux). 

Si tratta di un provvedimento importante – afferma il Presidente della I Commissione Cesal - che introduce anche in Valle d’Aosta un organismo per il controllo sulla corretta gestione delle risorse collettive da parte della Regione, dei Comuni, delle Comunità Montane, dei loro enti ed aziende strumentali. L’organismo, la cui necessità è stata più volte sottolineata da parte delle forze politiche e dalla stessa Corte dei Conti, rappresenta la concretizzazione di una competenza specifica della nostra regione derivante dallo Statuto Speciale e dalla legge Costituzionale n. 3/2001.”

 “Tale provvedimento – prosegue Cesal – è uno degli obbiettivi indicati nel programma di legislatura di questa maggioranza e averlo licenziato in sede di commissione, dopo un lungo ed approfondito confronto tra le forze politiche, rappresenta un passo in avanti significativo. La nuova “autorità” che introduce un sistema di controlli differenziati  tiene conto delle specificità degli enti locali evitando sovrapposizioni ai controlli interni già in essere presso i comuni e le comunità montane. L’istituzione di questo nuovo organismo costituisce un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di quell’originale  “ sistema degli Enti Locali “ della Valle d’Aosta che vede nella legge regionale n. 54 del 1998 la sua principale fonte ispiratrice e che rappresenta un modello di architettura istituzionale adeguato alle esigenze della  nostra comunità perché costruito sulle sue reali esigenze  e specificità di carattere  storico, culturale, sociale ed economico.”