Info Conseil
Comunicato n° 76 del 23 febbraio 2005
INTERPELLANZA SULL’EVENTUALE COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELL’AMM. REGIONALE NEL PROCEDIMENTO PENALE RELATIVO ALLA TRAGEDIA DEL MONTE BIANCO
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere del gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste, Carlo Curtaz, ha chiesto con un’interpellanza, gli intendimenti circa un’eventuale costituzione di parte civile dell’Amministrazione regionale nel procedimento penale relativo al tragico incidente nel Traforo del Monte Bianco.
Per il Consigliere Curtaz, da questa vicenda “ci aspettavamo che la Valle d’Aosta si costituisse parte civile perché ci sono stati dei danni patrimoniali, anche se inferiori a quelli stimati in un primo tempo, e perché ha subito un danno morale da questa vicenda. Il processo penale è la sede per costituirsi parte civile così da far comprendere che la nostra Regione ha subito delle ricadute negative da questo evento e pertanto sarebbe stato opportuno chiedere dei risarcimenti agli eventuali responsabili.”
Il Presidente della Regione, Carlo Perrin, ha quindi preso la parola dichiarando che “condividendo le considerazioni di ordine generale fatta dall’interpellante, posso dire che la Regione ha intrapreso due azioni civili a partire dal maggio 2004, una davanti al Tribunale di Torino e l’altra a quello di Bonneville. La Regione ha quindi chiesto alle società “Volvo Truck Corporation, Volvo Europa Truck N.V e ad altri 14 soggetti, il risarcimento dei danni subiti per le minori entrate nel Bilancio regionale e per le ripercussioni negative che l’evento ha provocato per l’economia valdostana, oltre che per il danno d’immagine. Pertanto, era superfluo per l’Amministrazione regionale farsi parte civile in questo processo penale, in quanto ha già in atto due azioni civili.”
Nella replica, il Consigliere Curtaz ha ribadito che occorre chiedere soprattutto i danni morali, anche per rispetto delle famiglie delle vittime di quel tragico incidente ed ha precisato che “se i soggetti chiamati in causa sono gli stessi del procedimento penale, allora potrebbe andare bene procedere come è stato fatto, altrimenti vengono a mancare le giustificazioni portate in aula.”
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Per il Consigliere Curtaz, da questa vicenda “ci aspettavamo che la Valle d’Aosta si costituisse parte civile perché ci sono stati dei danni patrimoniali, anche se inferiori a quelli stimati in un primo tempo, e perché ha subito un danno morale da questa vicenda. Il processo penale è la sede per costituirsi parte civile così da far comprendere che la nostra Regione ha subito delle ricadute negative da questo evento e pertanto sarebbe stato opportuno chiedere dei risarcimenti agli eventuali responsabili.”
Il Presidente della Regione, Carlo Perrin, ha quindi preso la parola dichiarando che “condividendo le considerazioni di ordine generale fatta dall’interpellante, posso dire che la Regione ha intrapreso due azioni civili a partire dal maggio 2004, una davanti al Tribunale di Torino e l’altra a quello di Bonneville. La Regione ha quindi chiesto alle società “Volvo Truck Corporation, Volvo Europa Truck N.V e ad altri 14 soggetti, il risarcimento dei danni subiti per le minori entrate nel Bilancio regionale e per le ripercussioni negative che l’evento ha provocato per l’economia valdostana, oltre che per il danno d’immagine. Pertanto, era superfluo per l’Amministrazione regionale farsi parte civile in questo processo penale, in quanto ha già in atto due azioni civili.”
Nella replica, il Consigliere Curtaz ha ribadito che occorre chiedere soprattutto i danni morali, anche per rispetto delle famiglie delle vittime di quel tragico incidente ed ha precisato che “se i soggetti chiamati in causa sono gli stessi del procedimento penale, allora potrebbe andare bene procedere come è stato fatto, altrimenti vengono a mancare le giustificazioni portate in aula.”