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Comunicato n° 54 del 9 febbraio 2005

INTERPELLANZA SULLE OSSERVAZIONI DELL’ENAC IN MERITO ALL’OPERATIVITÀ DELLO SCALO AEREO DELLA VALLE D’AOSTA

Adunanza del Consiglio regionale

La seduta pomeridiana del Consiglio regionale si è aperta con la discussione dell’interpellanza presentata dal Consigliere Dario Frassy della Casa delle Libertà, riguardante le osservazioni dell’Enac sulla operatività dello scalo aereo della Valle d’Aosta.

Per il Consigliere Frassya seguito delle dichiarazioni dell’ispettore dell’Enac che aveva manifestato delle perplessità sulla possibilità di rendere operativo lo scalo aereo valdostano al volo notturno e in cattive condizioni meteo, l’Assessore Caveri ha rilasciato delle dichiarazioni ottimistiche circa il superamento delle difficoltà. Vorremmo sapere su cosa si basano queste dichiarazioni e quando si intende portare in Consiglio regionale il Master Plan già consegnato all’Amministrazione.”

Nella risposta Caveri ha sottolineato che “la Regione ha acquisito la collaborazione di una società particolarmente specializzata nel settore aeronautico proprio per poter disporre degli elementi e dei dati tecnici ed economici necessari. È indubbio che la situazione orografica della Valle costituisce una difficoltà per la navigazione aerea, ma l’evoluzione tecnologica consente sempre più elevate prestazioni operative, fino a pochi anni fa inattuabili. In particolare, giovedì 17 febbraio avremo un incontro con il direttore dell’Enac per consegnare quella parte dello studio che riguarda la radioassistenza e le procedure di avvicinamento. A seguito anche di autorevoli e qualificati avalli professionali, si ritiene che possano esistere i presupposti per assicurare, in tempi non lunghi, all’aeroporto di Aosta la possibilità di operare in piena sicurezza.”
Bisogna tenere presente – ha proseguito - che tutti gli aeroporti hanno bisogno di modifiche e di deroghe ad hoc in base alla loro posizione geografica. Abbiamo scelto di perseguire un modello già ampiamente collaudato a Sion e Innsbruck che sono scali simili a quello aostano. Ritengo che nel corso del 2005 si possa avviare l’appalto per la radioassistenza. L’obiettivo è comunque quello dell’assoluta sicurezza dello scalo oltre che di un utilizzo dell’aeroporto non solo come scalo commerciale, ma anche per i voli degli elicotteri per il soccorso e l’emergenza. Il Master Plan, poi, è uno strumento programmatico che abbraccia 10 anni di attività ed è volto ad individuare le migliori soluzioni progettuali. Il documento che sarà sottoposto al Consiglio regionale, che è triennale, è quello che sarà elaborato congiuntamente alla società di gestione che è l’Avda-Aéroport du Val d’Aoste, nel quale sono presenti tutte quelle attività di gestione dello scalo.

Il Consigliere Frassy ha replicato che “il fatto positivo è che si sta dialogando con Roma anche se non è l’unico passo da fare per il salto di qualità dell’aeroporto. Vorremo conoscere nei dettagli le particolari radioassistenze e apparecchiature che sono state individuate. Sull’aeroporto bisognerebbe essere più concreti per sapere cosa si vuole fare oggi e non domani perché sembra non esserci una vera programmazione. Auspico una maggiore discussione sullo scalo in Commissione per conoscere nei dettagli la situazione e i suoi sviluppi.”