Info Conseil
Comunicato n° 45 del 27 gennaio 2005
RESPINTA UNA MOZIONE SULL’IMPEGNO A SOPRASSEDERE ALLA FIRMA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER IL RINNOVO DELLA PARTENZA DELLA NUOVA FUNIVIA MONTE BIANCO
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha preso in esame la mozione presentata dai gruppi dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste e della Stella Alpina riguardante l’impegno a soprassedere alla firma dell’accordo di programma per il rinnovo della stazione di partenza della nuova Funivia del Monte Bianco in attesa dello studio sui rischi della località.
Il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) nel presentare la mozione, ha affermato che “nella documentazione che è in nostro possesso manca un vero approfondimento sulla situazione, così come avevamo richiesto. La mozione presentata pensavamo potesse essere nel frattempo supertata dalla documentazione che avevamo richiesto. Di fatto non lo è perché la risposta data non è assolutamente sufficiente. Non c’è una documentazione seria. Non abbiamo una risposta chiara del problema.”
Il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce (Stella Alpina) ha quindi affermato che “ribadiamo la necessità di avere una risposta che dia certezze. Vogliamo sapere se quella stazione di partenza è la migliore dal punto di vista della sicurezza pubblica. Ad oggi non c’è una documentazione che dica chiaramente che quel sito è immune da rischi. È inutile presentare una mozione quando la stessa viene disattesa.”
Per il Presidente della I Commissione Guido Cesal “si vuole aspettare il parere di Davos come se fosse unico e il solo qualificato per farlo. In Valle abbiamo dei tecnici molto competenti che sanno fare il loro mestiere e sono in grado di dire perfettamente se un sito è pericoloso o meno. Il fatto di ricorrere a Davos va bene perché è quello più prestigioso a livello mondiale, ma i nostri uffici possono dare le stesse risposte. Il problema delle valanghe ci sarà sempre, un rischio con il quale dobbiamo convivere attraverso delle soluzioni in grado di mantenere la popolazione in montagna.”
Il Consigliere dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Carlo Curtaz “Davos è un centro riconosciuto di fama mondiale, ma il punto non è questo. È stata votata una mozione dell’aprile 2004 con indicazioni precise, ma non so se i consiglieri si sentono soddisfatti. La Giunta ha disatteso le indicazioni del Consiglio. Dopo otto mesi non si sa ancora cosa deve fare l’organismo incaricato degli approfondimenti. Di fronte ad un mancato adempimento della Giunta, prendiamo atto della mancanza del parere richiesto al centro di Davos.”
Nella risposta, l’Assessore all’Ambiente e Territorio Alberto Cerise ha replicato che “al contrario di quello che viene detto in aula, siamo stati troppo diligenti. Se fosse stato il contrario, avremmo liquidato il problema con un parere e nulla di più. Abbiamo invece voluto una valutazione dal centro di Davos e le risposte date sono uguali a quelle dei nostri tecnici. La sicurezza è già data per certa.”
Hanno poi preso la parola: il Consigliere Riccarand, che ha ribadito di non essere contrario al progetto e ad un qualsiasi tipo di localizzazione, dicendo che “abbiamo soltanto chiesto di avere la certezza assoluta per quella stazione di partenza”; il capogruppo della Stella Alpina Marco Viérin, che ha chiesto di poter avere delle garanzie maggiori rispetto alla sicurezza; l’Assessore ai Trasporti Luciano Caveri ha precisato che “per arrivare all’accordo di programma sono stati acquisiti tutti gli approfondimenti e pertanto si proseguirà con l’iter. Alla mozione abbiamo dato una risposta. L’accordo è stato sottoscritto soltanto a seguito dell’assoluta certezza delle condizioni di sicurezza.”
La mozione è stata quindi respinta con 6 voti favorevoli (Arcobaleno Vallée d’Aoste e Stella Alpina), 3 astenuti (Frassy, Tibaldi e Maquignaz) e 20 contrari.
Tweet
Il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) nel presentare la mozione, ha affermato che “nella documentazione che è in nostro possesso manca un vero approfondimento sulla situazione, così come avevamo richiesto. La mozione presentata pensavamo potesse essere nel frattempo supertata dalla documentazione che avevamo richiesto. Di fatto non lo è perché la risposta data non è assolutamente sufficiente. Non c’è una documentazione seria. Non abbiamo una risposta chiara del problema.”
Il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce (Stella Alpina) ha quindi affermato che “ribadiamo la necessità di avere una risposta che dia certezze. Vogliamo sapere se quella stazione di partenza è la migliore dal punto di vista della sicurezza pubblica. Ad oggi non c’è una documentazione che dica chiaramente che quel sito è immune da rischi. È inutile presentare una mozione quando la stessa viene disattesa.”
Per il Presidente della I Commissione Guido Cesal “si vuole aspettare il parere di Davos come se fosse unico e il solo qualificato per farlo. In Valle abbiamo dei tecnici molto competenti che sanno fare il loro mestiere e sono in grado di dire perfettamente se un sito è pericoloso o meno. Il fatto di ricorrere a Davos va bene perché è quello più prestigioso a livello mondiale, ma i nostri uffici possono dare le stesse risposte. Il problema delle valanghe ci sarà sempre, un rischio con il quale dobbiamo convivere attraverso delle soluzioni in grado di mantenere la popolazione in montagna.”
Il Consigliere dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Carlo Curtaz “Davos è un centro riconosciuto di fama mondiale, ma il punto non è questo. È stata votata una mozione dell’aprile 2004 con indicazioni precise, ma non so se i consiglieri si sentono soddisfatti. La Giunta ha disatteso le indicazioni del Consiglio. Dopo otto mesi non si sa ancora cosa deve fare l’organismo incaricato degli approfondimenti. Di fronte ad un mancato adempimento della Giunta, prendiamo atto della mancanza del parere richiesto al centro di Davos.”
Nella risposta, l’Assessore all’Ambiente e Territorio Alberto Cerise ha replicato che “al contrario di quello che viene detto in aula, siamo stati troppo diligenti. Se fosse stato il contrario, avremmo liquidato il problema con un parere e nulla di più. Abbiamo invece voluto una valutazione dal centro di Davos e le risposte date sono uguali a quelle dei nostri tecnici. La sicurezza è già data per certa.”
Hanno poi preso la parola: il Consigliere Riccarand, che ha ribadito di non essere contrario al progetto e ad un qualsiasi tipo di localizzazione, dicendo che “abbiamo soltanto chiesto di avere la certezza assoluta per quella stazione di partenza”; il capogruppo della Stella Alpina Marco Viérin, che ha chiesto di poter avere delle garanzie maggiori rispetto alla sicurezza; l’Assessore ai Trasporti Luciano Caveri ha precisato che “per arrivare all’accordo di programma sono stati acquisiti tutti gli approfondimenti e pertanto si proseguirà con l’iter. Alla mozione abbiamo dato una risposta. L’accordo è stato sottoscritto soltanto a seguito dell’assoluta certezza delle condizioni di sicurezza.”
La mozione è stata quindi respinta con 6 voti favorevoli (Arcobaleno Vallée d’Aoste e Stella Alpina), 3 astenuti (Frassy, Tibaldi e Maquignaz) e 20 contrari.