Info Conseil
Comunicato n° 41 del 26 gennaio 2005
PETIZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEFINITIVA DELLA SEDE PERMANENTE DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE DI COGNE
Il Consiglio regionale ha preso atto della petizione contro la chiusura definitiva della sede permanente di continuità assistenziale di Cogne mediante l’utilizzo della sede di Saint-Pierre ed ha approvato all’unanimità una Risoluzione che impegna la Giunta e l’Assessore competente ad individuare soluzioni al problema.
Il Presidente del Consiglio Ego Perron ha detto che “Le 20 octobre 2004, une pétition, signée par 1040 citoyens de Cogne, contre la fermeture définitive du siège permanent des services d'assistance de Cogne en utilisant le siège de Saint-Pierre, a été déposée à la Présidence du Conseil, aux termes de l'article 36 du Règlement intérieur du Conseil. Conformément audit article, le Bureau de la Présidence, a statué, par sa délibération du 12 novembre 2004, sur la recevabilité et l'admissibilité de cette pétition et a envoyé une requête d'informations au Président de la Région, en tant que représentant légal de la Région, à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, compétent en matière de santé, ainsi qu'à la Commission du Conseil chargée des services sociaux. »
Per Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “la petizione in questione ha avuto il merito di suscitare, con forza, un dibattito politico e di riproporre un tema importante come quello della fornitura di servizi primari ai cittadini. Questa vicenda ci deve far dire che determinati servizi essenziali come quello sanitario richiedono uno sforzo particolare e ulteriore all’Amministrazione. La petizione ha raccolto un vasto consenso e per questo motivo presentiamo una Risoluzione che affronta il problema sotto il profilo generale.”
Successivamente è intervenuto il Consigliere Lattanzi per dire che “per quanto riguarda la petizione, affermo che la fiducia della popolazione di Cogne è stata tradita. Molti l’hanno firmata, ma su una affermazione falsa. Si poteva avere un servizio di qualità migliore anziché uno mediocre. L’Assessore dovrebbe avere il coraggio di andare a Cogne a dire che il servizio alternativo MediCogne è migliorativo della Guardia medica, e che c’è la volontà di perseguire questa strada. Occorre dire la verità su questa vicenda.”
Nel prendere la parola, il Presidente della I Commissione “Affari istituzionali e autonomia”, Guido Cesal, ha detto che “è un problema che riguarda non solo Cogne, ma tutta la comunità valdostana. Come maggioranza abbiamo predisposto una Risoluzione da sottoporre all’Assemblea. Cogne merita un servizio diverso e migliore, e invito la Giunta ad affrontare la questione.”
L’Assessore alla Sanità e Salute Antonio Fosson ha replicato che “il problema sanitario in Valle è importante e deve essere affrontato in generale. Nel caso di Cogne, si difende però un servizio come la Guardia medica che è sottoutilizzato. L’impegno che posso prendere è quello di verificare soluzioni diverse che migliorino la situazione attuale. La riflessione sull’assistenza sanitaria in generale andrà fatta così da valorizzare maggiormente il medico di famiglia.”
Dopo una pausa dei lavori, è stata formulata una nuova Risoluzione a firma di tutti i capigruppo del Consiglio.
L’Assemblea ha quindi approvato all’unanimità la Risoluzione.
Il testo, nella sua parte impegnativa, è il seguente:
Il Consiglio regionale, ribadisce la necessità dell’adozione di politiche regionali atte ad offrire, in un’ottica solidale, adeguati servizi primari a tutti i residenti e agli ospiti della nostra Regione; sottolinea l’importanza di garantire servizi adeguati alle popolazioni di montagna, anche per favorire il permanere di insediamenti umani nelle zone più disagiate; impegna l’Assessore regionale ala Sanità, Salute e Politiche sociali e la Giunta regionale ad individuare soluzioni al problema evidenziato che coniughino le esigenze del territorio valdostano con l’equità della distribuzione delle risorse, anche attraverso forme innovative per l’erogazione dell’assistenza sanitaria di base e della continuità delle cure, avvalendosi delle normative che attribuiscono particolari competenze in materia di organizzazione dei servizi alle Regioni ed in particolare alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, in virtù della propria autonomia anche a carattere finanziario.
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Il Presidente del Consiglio Ego Perron ha detto che “Le 20 octobre 2004, une pétition, signée par 1040 citoyens de Cogne, contre la fermeture définitive du siège permanent des services d'assistance de Cogne en utilisant le siège de Saint-Pierre, a été déposée à la Présidence du Conseil, aux termes de l'article 36 du Règlement intérieur du Conseil. Conformément audit article, le Bureau de la Présidence, a statué, par sa délibération du 12 novembre 2004, sur la recevabilité et l'admissibilité de cette pétition et a envoyé une requête d'informations au Président de la Région, en tant que représentant légal de la Région, à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, compétent en matière de santé, ainsi qu'à la Commission du Conseil chargée des services sociaux. »
Per Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “la petizione in questione ha avuto il merito di suscitare, con forza, un dibattito politico e di riproporre un tema importante come quello della fornitura di servizi primari ai cittadini. Questa vicenda ci deve far dire che determinati servizi essenziali come quello sanitario richiedono uno sforzo particolare e ulteriore all’Amministrazione. La petizione ha raccolto un vasto consenso e per questo motivo presentiamo una Risoluzione che affronta il problema sotto il profilo generale.”
Successivamente è intervenuto il Consigliere Lattanzi per dire che “per quanto riguarda la petizione, affermo che la fiducia della popolazione di Cogne è stata tradita. Molti l’hanno firmata, ma su una affermazione falsa. Si poteva avere un servizio di qualità migliore anziché uno mediocre. L’Assessore dovrebbe avere il coraggio di andare a Cogne a dire che il servizio alternativo MediCogne è migliorativo della Guardia medica, e che c’è la volontà di perseguire questa strada. Occorre dire la verità su questa vicenda.”
Nel prendere la parola, il Presidente della I Commissione “Affari istituzionali e autonomia”, Guido Cesal, ha detto che “è un problema che riguarda non solo Cogne, ma tutta la comunità valdostana. Come maggioranza abbiamo predisposto una Risoluzione da sottoporre all’Assemblea. Cogne merita un servizio diverso e migliore, e invito la Giunta ad affrontare la questione.”
L’Assessore alla Sanità e Salute Antonio Fosson ha replicato che “il problema sanitario in Valle è importante e deve essere affrontato in generale. Nel caso di Cogne, si difende però un servizio come la Guardia medica che è sottoutilizzato. L’impegno che posso prendere è quello di verificare soluzioni diverse che migliorino la situazione attuale. La riflessione sull’assistenza sanitaria in generale andrà fatta così da valorizzare maggiormente il medico di famiglia.”
Dopo una pausa dei lavori, è stata formulata una nuova Risoluzione a firma di tutti i capigruppo del Consiglio.
L’Assemblea ha quindi approvato all’unanimità la Risoluzione.
Il testo, nella sua parte impegnativa, è il seguente:
Il Consiglio regionale, ribadisce la necessità dell’adozione di politiche regionali atte ad offrire, in un’ottica solidale, adeguati servizi primari a tutti i residenti e agli ospiti della nostra Regione; sottolinea l’importanza di garantire servizi adeguati alle popolazioni di montagna, anche per favorire il permanere di insediamenti umani nelle zone più disagiate; impegna l’Assessore regionale ala Sanità, Salute e Politiche sociali e la Giunta regionale ad individuare soluzioni al problema evidenziato che coniughino le esigenze del territorio valdostano con l’equità della distribuzione delle risorse, anche attraverso forme innovative per l’erogazione dell’assistenza sanitaria di base e della continuità delle cure, avvalendosi delle normative che attribuiscono particolari competenze in materia di organizzazione dei servizi alle Regioni ed in particolare alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, in virtù della propria autonomia anche a carattere finanziario.