Info Conseil
Comunicato n° 36 del 26 gennaio 2005
INTERROGAZIONE SULLE PROCEDURE DI ADEGUAMENTO DELLA RIFORMA MORATTI ALLA REALTÀ VALDOSTANA
Adunanza del Consiglio regionale
Per quanto riguarda le interrogazioni, il Capogruppo della Fédération
Autonomiste, Francesco Salzone, ha chiesto informazioni sulle procedure
di adeguamento della Riforma Moratti alla realtà valdostana e in
particolare se corrisponde al vero la notizia che è stato nominato un
consulente di diritto amministrativo per elaborare un progetto di legge
ad hoc.
Nella risposta, l’Assessore all’Istruzione e Cultura, Teresa Charles, ha sottolineato che “le riforma Moratti ha modificato in maniera significativa il sistema educativo dell’istruzione e della formazione, lasciando comunque intatte le competenze delle regioni a Statuto speciale. Abbiamo ritenuto quindi opportuno procedere in maniera omogenea alla realizzazione della Riforma, con l’obiettivo di preservare la specificità del sistema scolastico regionale. Riteniamo complessa la predisposizione di tutti gli atti giuridici necessari, tenendo conto del vasto contesto della Riforma. Per questo abbiamo ritenuto affidare un mandato ad un esperto, il professore Rosario Ferrara dell’Università di Torino, per avere un sostegno in materia tecnico-giuridica che non esiste nelle strutture dell’Assessorato. Il professore ha redatto una bozza di articoli relativi alla scuola materna, elementare e secondaria di primo grado. La bozza sta per essere portata a conoscenza delle strutture scolastiche al fine di fornire le informazioni sul contenuto, così da consentire agli addetti di esprimersi in merito. Questa bozza tiene conto del lavoro svolto e dei suggerimenti dei gruppi tecnici.”
Nella replica, il Consigliere Salzone ha affermato che “con questa iniziativa volevamo capire se era già stata predisposta una bozza di decreto legge. Ora sappiamo che si sta lavorando in tal senso. Condividiamo il fatto che bisogna partire dal presupposto del consolidamento della specificità linguistica, e apprezziamo il mantenimento dell’orario prolungato per la scuola media. È una materia complessa che meriterebbe altro spazio, anche se il progetto nel suo complesso necessita di un approfondimento maggiore. Riteniamo opportuno venire a conoscenza del testo in questione così da iniziare a discuterne nelle sedi competenti e valutare la sua portata.”
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Nella risposta, l’Assessore all’Istruzione e Cultura, Teresa Charles, ha sottolineato che “le riforma Moratti ha modificato in maniera significativa il sistema educativo dell’istruzione e della formazione, lasciando comunque intatte le competenze delle regioni a Statuto speciale. Abbiamo ritenuto quindi opportuno procedere in maniera omogenea alla realizzazione della Riforma, con l’obiettivo di preservare la specificità del sistema scolastico regionale. Riteniamo complessa la predisposizione di tutti gli atti giuridici necessari, tenendo conto del vasto contesto della Riforma. Per questo abbiamo ritenuto affidare un mandato ad un esperto, il professore Rosario Ferrara dell’Università di Torino, per avere un sostegno in materia tecnico-giuridica che non esiste nelle strutture dell’Assessorato. Il professore ha redatto una bozza di articoli relativi alla scuola materna, elementare e secondaria di primo grado. La bozza sta per essere portata a conoscenza delle strutture scolastiche al fine di fornire le informazioni sul contenuto, così da consentire agli addetti di esprimersi in merito. Questa bozza tiene conto del lavoro svolto e dei suggerimenti dei gruppi tecnici.”
Nella replica, il Consigliere Salzone ha affermato che “con questa iniziativa volevamo capire se era già stata predisposta una bozza di decreto legge. Ora sappiamo che si sta lavorando in tal senso. Condividiamo il fatto che bisogna partire dal presupposto del consolidamento della specificità linguistica, e apprezziamo il mantenimento dell’orario prolungato per la scuola media. È una materia complessa che meriterebbe altro spazio, anche se il progetto nel suo complesso necessita di un approfondimento maggiore. Riteniamo opportuno venire a conoscenza del testo in questione così da iniziare a discuterne nelle sedi competenti e valutare la sua portata.”
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