Info Conseil

Comunicato n° 24 del 19 gennaio 2005

DISCUSSIONE SULLA SITUAZIONE INDUSTRIALE IN VALLE D’AOSTA

Sessione straordinaria del Consiglio

I lavori della seduta pomeridiana del Consiglio straordinario sono proseguiti con l’intervento del Consigliere Fedele Borre.

Il capogruppo dell’Union Valdôtaine, nel ribadire quanto già affermato da altri colleghi circa la necessità di continuare ancora a puntare sull’industria, ha individuato alcune strade che possono essere seguite per tracciare il nuovo Sistema Valle d’Aosta, all’interno di un territorio contraddistinto da un’identità specifica sulla quale fare leva. “Partendo dal presupposto che la Pubblica amministrazione non deve essere una banca, ma un polo che crei le condizioni per mettere in rete gli interlocutori, - ha detto Borre - dobbiamo identificare un percorso di macrofiliera valdostana composto da un insieme, da un sistema di microfiliere radicato sul nostro territorio. È indispensabile pensare ad un sostegno alle aziende che allargano ed esportano fuori Valle i loro processi produttivi mantenendo l’attività principale in Valle d’Aosta. L’Università stessa e gli altri Enti preposti alla Formazione devono ricalibrare i loro corsi perché creino non illusioni, ma professionalità, perché pianifichino moduli e indirizzi in accordo con le categorie produttive, perché contribuiscano a creare cervelli in grado di migliorare e sviluppare il sistema produttivo valdostano senza obbligarci a cercarli fuori”.

Per il rappresentante della Casa delle Libertà, Massimo Lattanzi, “questa è una crisi politica e istituzionale prima ancora che industriale. Già nel 1998 avevamo fatto presente che se non si fosse investito, avremmo avuto una crisi e i fatti purtroppo ci hanno dato ragione. Oggi non prendiamo solo atto della crisi della Tecdis. Non è vero che l’economia mondiale non sta crescendo, ma soltanto una parte di essa. In Valle siamo in crisi di risorse perché non abbiamo fatto delle scelte. Paghiamo una crisi di cultura ideologica che ci portiamo dietro da decenni. Oggi, in aula, ci viene presentato un documento, a firma dall’Assessore, di interventi che si intendono fare che avrebbero dovuto già essere intrapresi anni fa. Questo è un elenco delle buone intenzioni, ma bisogna tradurle in fatti. Bisogna liberare risorse sul mercato, con un’impronta liberista.

Il Consigliere Giulio Fiou (Gauche Valdôtaine-DS) ha affermato che “la politica deve farsi carico fino in fondo della situazione precaria del lavoratore, ma con razionalità. In Valle disponiamo di risorse e di un corpus legislativo che allo stato attuale garantisce certezze occupazionali, di servizi alle persone, di opportunità che collocano la qualità della vita a livelli positivi. Dire ricerca, innovazione è facile, il dare concretezza è molto difficile. Sul terreno delle prospettive, si dovrà misurare una nuova capacità del quadro politico valdostano di governare lo sviluppo della Regione.

Il Presidente della II Commissione Emilio Rini ha affermato che “daremo delle prime risposte a chi sta per entrare in cassa integrazione. Oltre a questi primi provvedimenti, dobbiamo adoperarci per evitare le stesse situazioni in futuro. Avremmo dovuto intervenire prima. Non sempre le situazioni sono state dipinte nel modo giusto e anche adesso veniamo a conoscenza di situazioni disastrose. Colpe ne hanno tutti, ma  può darsi che la non alternanza alla guida del comparto industriale possa non essere stata positiva.  Non voglio dare tutta la colpa alla forza dei DS, è giusto fare autocritica e le colpe forse sono di tutti. Siamo in una situazione difficile, ma possiamo ancora con un forte impegno evitare il peggio.

Dopo una pausa dei lavori, è stato presentato un nuovo testo di risoluzione, sottoscritto dall’Union Valdôtaine, Gauche Valdôtaine-DS e Stella Alpina che impegna il Governo regionale a:
dare particolare rilievo, anche nello sviluppo del Programma triennale dell’industria e dell’artigianato, alla concertazione con le parti sociali, verificando la loro disponibilità ad essere pienamente coinvolte nella ideazione, progettazione e attuazione delle azioni in esso indicate; promuovere immediatamente ogni possibile misura utile a favorire il superamento della fase congiunturale negativa da parte delle aziende valdostane, sia industriali che artigiane: attivando la task-force (Regione e parti sociali) prevista dal Piano triennale di politica del lavoro, con azioni e sostegni per gestire la fase di transizione, commisurandola al livello di difficoltà e criticità dell’azienda; verificando la possibilità di ridurre i limiti di età, ove previsti, per l’accesso agli strumenti di politica del lavoro; rivedendo la normativa regionale in materia di lavori pubblici; procedendo all’aggiornamento dell’elenco prezzi del settore edile; rinnovando le procedure in materia di acquisizione in economia di beni e servizi; individuando nuovi strumenti finanziari e semplificando l’accesso al capitale da parte delle imprese; proseguimento nel contenimento al minimo della leva fiscale regionale, anche in concerto con il CPEL, definendo eventuali forme di incentivazione fiscale; adeguando la legge regionale n. 6/2003 per quanto concerne i massimali di spesa ammissibile, le misure di sostegno all’internazionalizzazione e all’aggregazione fra imprese; riducendo i costi e i tempi burocratici a carico delle imprese; avviare immediatamente le riforme e le azioni utili per giungere nel medio periodo alla formazione di un tessuto industriale regionale in grado di confrontarsi con le sfide della globalizzazione, procedendo quindi: alla redazione di una proposta di nuovo orientamento degli enti strumentali e dei servizi della Regione tra cui Finaosta, Centro sviluppo, Vallée d’Aoste Structure e Projet Formation, riformulando i diversi ruoli e compiti in considerazione delle mutate esigenze socioeconomiche e del diverso contesto nazionale ed internazionale in cui deve interagire il sistema Valle d'Aosta; alla progettazione di ogni iniziativa utile alla modernizzazione delle infrastrutture al servizio delle imprese, in un quadro di sviluppo sostenibile; alla redazione di proposte normative in materia di apprendistato e di accreditamento delle società di intermediazione della manodopera; allo sviluppo dell’attività di ricerca, valorizzando il ruolo del Polo universitario valdostano e favorendone il collegamento e l’interazione con il sistema produttivo; al rilancio dell’imprenditoria locale attraverso l’innovazione dei servizi e un più mirato collegamento tra il sistema regionale di istruzione e formazione e il mondo delle imprese; all’individuazione di forme di sostegno alle aziende che presentino un programma di risanamento economico e finanziario, finalizzato al superamento di situazioni di crisi aventi natura congiunturale; nell’ambito delle politiche di internazionalizzazione, al sostegno delle aziende che delocalizzano propri processi produttivi, mantenendo l’attività principale in Valle d’Aosta; alla proposta di forme di collaborazioni interregionali ed europee finalizzate al miglioramento del grado di attrazione del territorio e al miglioramento della capacità di internazionalizzarsi del sistema imprenditoriale valdostano; di concerto con le parti sociali, alla definizione di progetti sperimentali di semplificazione amministrativa; di concerto con le parti sociali, alla redazione di una nuova proposta di Patto per lo sviluppo della Valle d'Aosta, che tenga conto delle mutate condizioni socioeconomiche di riferimento; all’aggiornamento dell’accordo di programma per L’Espace Aosta; a collaborare con gli Enti locali al fine di creare condizioni favorevoli all’insediamento e allo sviluppo delle imprese; a sviluppare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalla società dell’informazione; a proseguire nell’azione di contenimento dei costi energetici per le imprese; a relazionare semestralmente alle Commissioni consiliari competenti sullo stato di realizzazione degli obiettivi sopraccitati.

Successivamente, hanno preso la parola l’Assessore alle Opere Pubbliche Alberto Cerise, l’Assessore Ferraris per una replica, e i Consiglieri La Torre, Squarzino, Pastoret, Frassy, Sandri  e Marco Viérin per dichiarazioni di voto.

Il Consiglio regionale ha poi approvato la Risoluzione congiunta delle forze di maggioranza e della Stella Alpina con 28 voti favorevoli, 3 astenuti (Arcobaleno Vallée d’Aoste) e 3 contrari (La Casa delle Libertà).

Sono state invece respinte le Risoluzioni dell’Arcobaleno Vallèe d’Aoste e le tre presentate della Casa delle Libertà.

Sulla situazione industriale in Valle, la sede regionale della Rai proporrà uno speciale che andrà in onda lunedì prossimo, 24 gennaio, alle ore 13, sugli spazi di Rai3.