Info Conseil
Comunicato n° 22 del 19 gennaio 2005
DIBATTITO SULLA SITUAZIONE DEL SETTORE INDUSTRIALE IN VALLE D’AOSTA
Consiglio in sessione straordinaria
La sessione straordinaria del Consiglio ha avuto
inizio con l’intervento del Presidente del Consiglio della Valle Ego Perron
che ha ripercorso le tappe che hanno portato al Consiglio straordinario,
affermando che “il dibattito odierno non sarà soltanto analitico, ma
soprattutto propositivo, in quanto le istituzioni in questo particolare
frangente di criticità del sistema produttivo a livello locale, nazionale ed
internazionale, possono fornire risposte plausibili alle attese della società.”
Ha quindi preso la parola il Presidente della IV Commissione “Sviluppo economico”, Renato Praduroux, che ha chiesto l’iscrizione d’urgenza del disegno di legge n. 62, riguardante le “disposizioni in materia di anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria-CIGS e di integrazione salariale a seguito della stipula di contratti di solidarietà”, sul quale le Commissioni II e IV hanno espresso parere favorevole all’unanimità.
Su questa tema è intervenuta la Consigliera Dina Squarzino che ha voluto sottolineare che “c’è stata la volontà politica delle opposizioni e recepita dalla maggioranza di giungere ad un disegno di legge unitario. Il testo che andremo a discutere è quindi il frutto della collaborazione di tutte le forze politiche.”
Il disegno di legge n. 62 è stato poi iscritto all’unanimità all’ordine del giorno della sessione straordinaria e sarà discusso nella seduta pomeridiana.
Nel corso della prima parte della mattinata sono intervenuti il Presidente della Regione, Carlo Perrin, l’Assessore Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro Piero Ferraris, e i Consiglieri Lanièce, Praduroux, e Squarzino.
Per il Presidente Perrin “gli studi pubblicati ultimamente sulla situazione industriale in Italia e le prospettive di crescita indicano che siamo di fronte ad un momento congiunturale sfavorevole. L’Italia, come gran parte dell’Europa, sta attraversando una stagnazione economica particolarmente grave nel settore secondario. E questa situazione coinvolge anche la Valle d’Aosta e nel corso dell’ultimo anno la situazione si è sensibilmente aggravata. In questo contesto è fondamentale che la Valle d’Aosta sappia mettere in piedi un nuovo sistema regionale e ridefinisca la sua identità economica e produttiva, creando un contesto favorevole al fine di sfruttare le trasformazioni in atto.”
Nella sua relazione, l’Assessore Ferraris ha ripercorso le tappe della crisi industriale e fatto un’analisi generale della Valle d’Aosta, dell’Italia, dell’Europa e del sistema mondiale nel suo complesso. Durante l’intervento ha affermato che “è importante che questo Consiglio riaffermi il ruolo primario dell’Industria nella nostra regione. Se guardiamo al suo peso percentuale in seno al prodotto interno lordo regionale, esso è inferiore a quello di molte altre realtà regionali italiane, ma teniamo conto che quello locale è un reddito elevato e composto da contributi importanti dei servizi, destinabili e non alla vendita. Nel fare una valutazione sulle scelte strategiche, occorre ricordare come questa Regione abbia dovuto fare fronte alla chiusura del Tunnel e all’alluvione del 2000. Questa Amministrazione riafferma la necessità di un ruolo, non invasivo ma propulsivo, del sostegno pubblico alle imprese, per favorirne gli investimenti, l’innovazione e la ricerca. Non siamo convinti di essere alla scomparsa della Valle d’Aosta industriale. Occorre inoltre proseguire verso la riforma della legge 45/95, così come devono essere riformulati e focalizzati rispetto alle nuove esigenze del sistema Valle d'Aosta il ruolo e le azioni di Finaosta, Centro Sviluppo, Agenzia del Lavoro, Projet Formation. Per concludere, stiamo attraversando una fase di trasformazione molto delicata, in cui bisogna avere la capacità di programmare il futuro dello sviluppo di questa regione e di fare sistema. La sfida del futuro è anche una sfida alla politica”.
Per il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce “ già nel marzo
004 avevamo chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio, ma non siamo stati ascoltati. Dopo soli dieci mesi la maggioranza ha dovuto rivedere la posizione e convocare un Consiglio straordinario. L’opera dell’opposizione è indispensabile e non ascoltarne la voce significa perdere un’opportunità. Un Consigliere regionale non ha mai potuto avere a disposizione dei dati certi. Ci sono due tipi diversi di intervento: immediati e contingenti come ripensare al ruolo della Finaosta, e poi quelli di medio termine per consentire di rilanciare il settore industriale. Il Bilancio regionale è sempre più rigido e non consente programmazioni ad ampio respiro. Occorre inserire nel documento finanziario un fondo per lo sviluppo di 40 milioni di euro per risanare l’economia regionale ed è necessario un cambio radicale di mentalità.”
Il Consigliere Praduroux ha detto che “l’industria rappresenta un ruolo fondamentale nell’ambito dell’economia regionale, contribuendo alla produzione totale in media per il 21 per cento, con un impiego di circa il 24 per cento della forza lavoro occupata. In questi momenti è indispensabile che l’Amministrazione regionale ascolti le esigenze della comunità. Tra le difficoltà ci sono il costo dell’accesso al credito, i fattori legati al mercato e all’andamento della domanda, una maggiore competitività, il costo dell’energia, oltre alle relazioni banca-impresa. Il disegno di legge che sarà discusso e approvato rappresenta un primo e concreto passo a sostegno della difficile situazione.”
Per la Consigliera Squarzino “l’industria deve essere considerato un settore importante e vitale anche per il futuro. Dobbiamo puntare su uno sviluppo coerente con le nostre peculiarità. Non possiamo quindi fare a meno dell’industria perché rappresenta uno spazio privilegiato. Deve però essere un sistema diverso da quello attuale. Questo modello è superato. Bisogna quindi innovare e facilitare l’accesso al credito delle imprese che hanno difficoltà ad attingere alle risorse per la ricerca. Dobbiamo chiudere la discussione con qualcosa di concreto.”
Il dibattito prosegue con l’intervento del Consigliere Guido Cesal.
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Ha quindi preso la parola il Presidente della IV Commissione “Sviluppo economico”, Renato Praduroux, che ha chiesto l’iscrizione d’urgenza del disegno di legge n. 62, riguardante le “disposizioni in materia di anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria-CIGS e di integrazione salariale a seguito della stipula di contratti di solidarietà”, sul quale le Commissioni II e IV hanno espresso parere favorevole all’unanimità.
Su questa tema è intervenuta la Consigliera Dina Squarzino che ha voluto sottolineare che “c’è stata la volontà politica delle opposizioni e recepita dalla maggioranza di giungere ad un disegno di legge unitario. Il testo che andremo a discutere è quindi il frutto della collaborazione di tutte le forze politiche.”
Il disegno di legge n. 62 è stato poi iscritto all’unanimità all’ordine del giorno della sessione straordinaria e sarà discusso nella seduta pomeridiana.
Nel corso della prima parte della mattinata sono intervenuti il Presidente della Regione, Carlo Perrin, l’Assessore Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro Piero Ferraris, e i Consiglieri Lanièce, Praduroux, e Squarzino.
Per il Presidente Perrin “gli studi pubblicati ultimamente sulla situazione industriale in Italia e le prospettive di crescita indicano che siamo di fronte ad un momento congiunturale sfavorevole. L’Italia, come gran parte dell’Europa, sta attraversando una stagnazione economica particolarmente grave nel settore secondario. E questa situazione coinvolge anche la Valle d’Aosta e nel corso dell’ultimo anno la situazione si è sensibilmente aggravata. In questo contesto è fondamentale che la Valle d’Aosta sappia mettere in piedi un nuovo sistema regionale e ridefinisca la sua identità economica e produttiva, creando un contesto favorevole al fine di sfruttare le trasformazioni in atto.”
Nella sua relazione, l’Assessore Ferraris ha ripercorso le tappe della crisi industriale e fatto un’analisi generale della Valle d’Aosta, dell’Italia, dell’Europa e del sistema mondiale nel suo complesso. Durante l’intervento ha affermato che “è importante che questo Consiglio riaffermi il ruolo primario dell’Industria nella nostra regione. Se guardiamo al suo peso percentuale in seno al prodotto interno lordo regionale, esso è inferiore a quello di molte altre realtà regionali italiane, ma teniamo conto che quello locale è un reddito elevato e composto da contributi importanti dei servizi, destinabili e non alla vendita. Nel fare una valutazione sulle scelte strategiche, occorre ricordare come questa Regione abbia dovuto fare fronte alla chiusura del Tunnel e all’alluvione del 2000. Questa Amministrazione riafferma la necessità di un ruolo, non invasivo ma propulsivo, del sostegno pubblico alle imprese, per favorirne gli investimenti, l’innovazione e la ricerca. Non siamo convinti di essere alla scomparsa della Valle d’Aosta industriale. Occorre inoltre proseguire verso la riforma della legge 45/95, così come devono essere riformulati e focalizzati rispetto alle nuove esigenze del sistema Valle d'Aosta il ruolo e le azioni di Finaosta, Centro Sviluppo, Agenzia del Lavoro, Projet Formation. Per concludere, stiamo attraversando una fase di trasformazione molto delicata, in cui bisogna avere la capacità di programmare il futuro dello sviluppo di questa regione e di fare sistema. La sfida del futuro è anche una sfida alla politica”.
Per il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce “ già nel marzo
004 avevamo chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio, ma non siamo stati ascoltati. Dopo soli dieci mesi la maggioranza ha dovuto rivedere la posizione e convocare un Consiglio straordinario. L’opera dell’opposizione è indispensabile e non ascoltarne la voce significa perdere un’opportunità. Un Consigliere regionale non ha mai potuto avere a disposizione dei dati certi. Ci sono due tipi diversi di intervento: immediati e contingenti come ripensare al ruolo della Finaosta, e poi quelli di medio termine per consentire di rilanciare il settore industriale. Il Bilancio regionale è sempre più rigido e non consente programmazioni ad ampio respiro. Occorre inserire nel documento finanziario un fondo per lo sviluppo di 40 milioni di euro per risanare l’economia regionale ed è necessario un cambio radicale di mentalità.”
Il Consigliere Praduroux ha detto che “l’industria rappresenta un ruolo fondamentale nell’ambito dell’economia regionale, contribuendo alla produzione totale in media per il 21 per cento, con un impiego di circa il 24 per cento della forza lavoro occupata. In questi momenti è indispensabile che l’Amministrazione regionale ascolti le esigenze della comunità. Tra le difficoltà ci sono il costo dell’accesso al credito, i fattori legati al mercato e all’andamento della domanda, una maggiore competitività, il costo dell’energia, oltre alle relazioni banca-impresa. Il disegno di legge che sarà discusso e approvato rappresenta un primo e concreto passo a sostegno della difficile situazione.”
Per la Consigliera Squarzino “l’industria deve essere considerato un settore importante e vitale anche per il futuro. Dobbiamo puntare su uno sviluppo coerente con le nostre peculiarità. Non possiamo quindi fare a meno dell’industria perché rappresenta uno spazio privilegiato. Deve però essere un sistema diverso da quello attuale. Questo modello è superato. Bisogna quindi innovare e facilitare l’accesso al credito delle imprese che hanno difficoltà ad attingere alle risorse per la ricerca. Dobbiamo chiudere la discussione con qualcosa di concreto.”
Il dibattito prosegue con l’intervento del Consigliere Guido Cesal.