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Comunicato n° 270 del 27 giugno 2018
Concluso il dibattito sul programma di governo presentato dal candidato alla Presidenza della Regione
Adunanza del Consiglio regionale del 27 giugno 2018
Nella seduta mattutina del 27 giugno 2018, il Consiglio Valle ha concluso il dibattito sul programma di governo presentato dalla candidata alla Presidenza della Regione, Nicoletta Spelgatti.
La Consigliera Manuela Nasso (M5S) ha affermato: «Questa appare la Legislatura dei calcoli, degli incastri, delle accozzaglie, della spartizione dei poteri. Nel programma vedo tante belle idee, ma poche soluzioni e scarsa concretezza. La tematica dell'istruzione è trattata in maniera esigua e superficiale, così come la sanità, liquidata in due righe. La maggioranza non è stata attenta o, peggio, non ha la capacità di capire e analizzare i problemi dei valdostani, figuriamoci risolverli. Ho visto una spartizione di pani e pesci, non soluzioni. Spero che questa superficialità sia dettata dalla fretta di combinare questa risicata maggioranza. L'auspicio è di vedere fatti concreti e soluzioni attuabili. Il nostro gruppo comunque si impegna a sostenere ogni azione volta a migliorare qualità della vita dei valdostani.»
La Consigliera Maria Luisa Russo (M5S) ha evidenziato: «Fuori da quest'Aula ci sono operai, impiegati, imprenditori, disoccupati, che intendono riprendersi i loro diritti. I partiti hanno sinora tenuto lontani i cittadini, ma il M5S rappresenta il cambiamento: intendiamo incanalare la rivoluzione che stiamo conducendo anche nelle Istituzioni, per non compromettere il futuro delle nuove generazioni, per riportare credibilità alle Istituzioni. Nel programma di governo abbiamo riscontrato debolezza nella definizione di proposte concrete nella sanità pubblica e assenza del concetto di prevenzione primaria, oltre ad uno scarso approfondimento del tema del welfare. Bisogna far ripartire le piccole e medie imprese, che rappresentano il motore dell'economia locale. Nell'insieme del programma manca la definizione dei tempi di realizzazione delle varie azioni: così l'intera proposta perde credibilità e forza. Sono sorpresa dal fatto che ieri ogni Consigliere intervenuto, pur avendo già partecipato a precedenti Legislature, si sia comportato come se mai si fosse seduto in quest'Aula. Eppure bisogna ricordarsi che i cittadini hanno dovuto subire le azioni politiche assunte proprio da quei Consiglieri.»
Il Consigliere Luigi Bertschy (UVP) ha osservato: «Riscontriamo con rammarico l'aver affidato il destino dei valdostani ai partiti nazionali, abdicando alla nostra autonomia. È un atteggiamento, questo, molto remissivo, che non ci saremmo aspettati da colleghi che negli anni hanno rivendicato la necessità di mantenere la schiena dritta per fare patti e accordi con lo Stato. Avremmo preferito che la battaglia per la difesa degli accordi finanziari con lo Stato fosse condotta da rappresentanti del mondo autonomista. Invece il progetto con questa maggioranza è diventato un'intesa, perché non si hanno le stesse idee e ci si deve limitare ad un accordo. Il fatto è che la maggioranza per prima non è convinta. L'UVP farà un'opposizione attenta e costruttiva, siamo pronti ad un passaggio del testimone rispettoso del ruolo istituzionale. Intanto nel programma di governo oggi vediamo ridimensionati gli slogan della campagna elettorale: non più asili nido gratuiti per tutte le famiglie o vignette a 15 euro al mese. Nella sanità valdostana tante cose funzionano, ma per mantenere la qualità dei servizi e per continuare ad essere attrattivi, il lavoro da fare è enorme, non dipende solo dalle risorse finanziarie o dalle capacità professionali degli operatori. Gli slogan iniziano a scontrarsi con la realtà, non basta segnalare dei titoli, bisogna declinare le linee programmatiche e trovare solidità. Alla maggioranza chiediamo di non banalizzare il lavoro svolto sinora, anche per non banalizzare il lavoro che potremmo fare insieme, perché il 'voglio posso e comando' non è l'approccio giusto.»
Il Consigliere di MOUV' Roberto Cognetta ha osservato che «se è vero, come dice qualcuno, che da oggi siamo commissariati, è anche vero che oggi finisce la dittatura che abbiamo vissuto in questi anni e che ci ha portati a questa situazione. Oggi, ci si meraviglia che c'è una soluzione ai nostri problemi, ma con coraggio, determinazione e rischio politico c'è chi ha voluto mettere in atto un cambiamento. Forse non siamo il cambiamento migliore, ma finalmente c'è, nelle persone e nei metodi. Già dai toni usati in questa sala, si avverte il cambiamento: sono state abbandonate le accuse personali e le denigrazioni e accettiamo volentieri che si voglia lavorare tutti insieme per trovare delle soluzioni. Per quanto mi riguarda, ho deciso di cambiare e di andare in maggioranza, nonostante, come insinua qualcuno, la Lega voglia usurpare la Valle d'Aosta. È giunta l'ora di metterci a lavorare, tutti insieme: quando uno trova una soluzione, cerchiamo di agevolarlo, non di ostacolarlo. Bisogna capire che qui o ci salviamo tutti o andiamo a fondo tutti: il problema delle liste d'attesa o del treno che non c'è non è un problema di destra o di sinistra, è un problema di tutti. Ma il problema più grosso è che la regione sta andando a fondo, dal punto di vista economico e sociale. È quindi arrivato il momento di trovare una soluzione migliore per risolvere questo problema.»
Il Consigliere di AC-SA-PNV Claudio Restano, nel ricordare «la Legislatura convulsa e travagliata appena conclusa dove la politica non ha dato delle risposte concrete», ha detto che «oggi abbiamo bisogno di un modo diverso di interpretare l'autonomia e la politica: l'accordo di governo cui siamo giunti è frutto di un lavoro di mediazione tra le varie sensibilità ideologiche delle forze che hanno voluto partecipare alla nascita di una nuova maggioranza, cercando di superare le divisioni e le rigidità. Rappresentiamo movimenti che credono che con onestà e trasparenza si possa governare. L'autonomia rappresenta libertà, determinazione, possibilità di amministrare secondo le nostre particolari esigenze territoriali per rispondere ai reali bisogni dei cittadini. L'autonomia così importante per la Valle è stata condivisa da tutte le forze, anche dalla Lega Vallée d'Aoste, perché questa forza sa quanto sia importante l'autonomia per la nostra regione. L'autonomia non ha etichette, colori, bandiere, appartiene a tutti i valdostani. Il programma che presentiamo oggi non è presuntuoso e vuole analizzare i problemi, senza voler già indicare le ricette: quelle le troveremo tutti insieme, governando. La coesione e la volontà di lavorare ci caratterizzano, attraverso la contezza e la conoscenza dei problemi.»
Il Vicepresidente del Consiglio Luca Bianchi (UV) ha dichiarato: «Nel programma di governo non c'è nessun punto di rottura con quelli del passato, è un'intesa, ma d'altronde questa maggioranza più che di forze politiche è un assemblaggio di singoli Consiglieri. Non si spiega ciò che si vuole fare per i valdostani, è un documento generico. Se così non fosse, oggi non ci sarebbe questa maggioranza. La notte di lunedì ha portato consiglio, facendo capire di dover ridisegnare le deleghe. Abbiamo capito chi l'abbia fatto fare, ma vorremmo ancora capire chi abbia avuto l'idea - per fortuna poi rientrata - di eliminare l'Assessorato all'istruzione. Condivido che l'ambiente non sia più legato alle attività produttive, avrei preferito fosse inglobato in unico dicastero con le fonti rinnovabili, l'energia, la pianificazione territoriale, i trasporti, in modo da avere una visione globale. Lascia perplessi invece la scelta di unire le politiche del lavoro alle finanze. Quando abbiamo votato la legge elettorale, avremmo voluto ben altro quadro politico. I governi cambiano, le maggioranze anche, ma qui sono sempre gli stessi - e parlo di movimenti - che vanno via a mani piene, e questa è la vera statistica.»
La Conseillère de ALPE Patrizia Morelli a parlé du choix de ALPE de faire partie de cette nouvelle majorité: «Un choix qui peut être perçu comme peu naturel: de par son histoire et ses idéaux, ALPE a toujours été très loin de la Lega. Notre décision a été longuement débattue à notre intérieur, a provoqué des déchirures, mais en conclusion, elle a été jugée comme la plus utile pour la Vallée d'Aoste, pour rendre un peu de sérénité aux citoyens. Nous avons enregistré une requête claire de discontinuité de rupture avec le passé, de changement de la gestion de la chose publique: nous ne pouvions donc pas nous allier avec ceux qui ont incarné le système du passé. Aujourd'hui, il est indispensable de changer de cap, avec l'aide et la collaboration de tous ceux qui ont à cœur le bien-être de la population. Une révolution pacifique, avec de nouvelles idées, avec un nouveau courage. Sur la nouvelle majorité à 18: avec Stella Alpina-Pour Notre Vallée et MOUV' nous avons partagé une expérience de gouvernement et forts de cette expérience, nous sommes convaincus que nous serons à même d'affronter les défis; quant à la Lega Vallée d'Aoste, elle est la force qui proportionnellement a été la plus primée par les électeurs et représente la discontinuité par rapport à un exercice prolongé du pouvoir. Nous avons fait un choix de camp et nous nous assumons nos responsabilités: le choix était entre la pérennisation d'un système ou la possibilité d'essayer un nouveau chemin administratif qui se base sur un accord programmatique réaliste. Nous croyons pouvoir repartir sur d'autres bases et nous sommes prêts à donner notre apport, avec détermination et avec la sérénité d'esprit, en sachant que nous ne renoncerons pas à nos principes et à nos idéaux et que nous prendrons position toutes les fois que nous l'estimerons nécessaire. Le nôtre est un projet ouvert à toutes les contributions pour donner de nouvelles perspectives à la Vallée d'Aoste et à ses habitants.»
Il Consigliere Luigi Vesan (M5S) ha evidenziato: «Questo governo ci propone un voto di fiducia a scatola chiusa, senza nemmeno indicarci cosa voglia fare. Il rischio è che questa maggioranza, dalle sensibilità così diverse, non saprà dare risposte ai valdostani. Sono sorpreso dal fatto che i futuri Assessori non si esprimano su questo governo 'del fare'. La maggioranza contesta la 'dittatura' dell'UV, ma, nei fatti, vota un Ufficio di Presidenza interamente composto da persone che hanno fatto parte dell'UV, che con l'UV hanno già avuto esperienze in quest'Aula. Già questo fatto, che denota assoluta mancanza di rinnovamento, ci conferma che il nostro voto non può essere di fiducia.»
La candidata alla Presidenza della Regione, Nicoletta Spelgatti, ha replicato: «Questa maggioranza è davvero diversa rispetto a tutte le precedenti e il mio modo di pormi alla poltrona cambia totalmente l'ottica. In effetti, il punto di vista di una donna, di una madre, è quello del servizio nei confronti del cittadino, è quello della squadra. Ecco perché la Lega ha ottenuto un riscontro favorevole alle elezioni regionali: la squadra è un moltiplicatore di forze, noi siamo una squadra, ognuno con le proprie competenze, ognuno con il cuore con cui ci si è posti per ottenere un risultato in cui tutti abbiamo creduto fortemente. Questo spiega anche il motivo per cui ieri ho fatto un discorso in italiano: non perché non creda nel bilinguismo, anzi, ma perché accanto a me ho persone che incardinano i valori del francese e del patois, parlano meglio di me. Non ci può essere sostituzione di ruoli, questa è una variabile di cui l'opposizione non tiene conto. Noi abbiamo costruito una maggioranza senza ottica di potere, senza persone che hanno sbattuto i pugni sul tavolo per imporsi. È stato faticoso cercare di capire dove volevamo andare, e poi decidere le persone cui affidare gli incarichi, anche con qualcuno che ha fatto passi indietro. Noi crediamo che sia possibile un dialogo anche con la minoranza: è giusto che l'opposizione sia dura, e ringrazio per le aperture alla collaborazione che ci sono state dimostrate. La nostra, ribadisco, è un'ottica di servizio ai valdostani. Avremo modo, tempo, di conoscerci, di lavorare. La nostra squadra farà la differenza, vogliamo lavorare sin da subito.»
Il Consigliere Stefano Aggravi (Lega Vallée d'Aoste) ha ringraziato «la minoranza per gli spunti importanti forniti in questo dibattito, proprio nell'ottica di collaborare al meglio. Noi, prima di tutto, siamo valdostani, prima di tutto dobbiamo difendere la nostra autonomia e le nostre peculiarità. Non vogliamo banalizzare i rapporti finanziari, non faremo una caccia alle streghe, partiremo da quanto lasciato. Ringrazio anche i componenti di questa squadra (AC-SA-PNV, ALPE, MOUV' e la Consigliera Rini), come voglio chiamare la maggioranza. E siccome dite che siamo un partito nazionale, i garanti saranno proprio i nostri compagni di viaggio, car notre patrimoine culturel, historique n'est pas en discussion. Il primo segnale che dobbiamo e vogliamo lanciare ai valdostani è che tutti ci apprestiamo a lavorare per loro, nonostante le difficoltà di questa Legislatura.»
Il dibattito è concluso. Si procede ora alla votazione del Presidente della Regione.
SC-MM