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Comunicato n° 424 del 16 dicembre 2004

APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE SULLA DISCIPLINA DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

Dopo il disegno di legge sulla regolarizzazione dei rapporti patrimoniali e finanziari con la Gestione straordinaria del Casinò in liquidazione, l’Assemblea ha preso in esame il disegno di legge sulla disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, trasformate ai sensi dell’articolo 37 della legge n. 21 del 2003.

Nella relazione introduttiva, il Consigliere Guido Cesal, parlando anche a nome dell’altro relatore Adriana Viérin, ha affermato che “Il riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e di beneficenza è stato avviato con la legge n. 328 del 2000 il cui articolo 10 recava delega al Governo per l’emanazione, entro sei mesi, di un decreto legislativo che definisse nel dettaglio la nuova disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (II.PP:A.B.). Il decreto in questione ha previsto la trasformazione obbligatoria delle istituzioni o in aziende pubbliche di servizi alla persona o in persone giuridiche di diritto privato, stabilendo la trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona. Il testo ha lo scopo di dettare una compiuta disciplina normativa, in particolare per la Casa di riposo G.B. Festaz/Maison de repos J.B. Festaz che ha provveduto a trasformarsi in azienda pubblica di servizi alla persona.”

La Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d’Aoste) ha affrontato la discussione sottolineando alcuni aspetti critici e contradditori della legge, come la figura del direttore e la questione del personale.

Per Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) “questo non è un atto dovuto. Il provvedimento non ha avuto quel confronto che ci si sarebbe aspettati su una tematica come questa. Questo disegno di legge presenta delle contraddittorietà evidenti ed è un compromesso. Non ci sarà una migliore efficienza ed efficacia con questo provvedimento. Ci asterremo sul testo in discussione.

L’Assessore alla Sanità Antonio Fosson ha quindi detto che “c’è stata forse una sottovalutazione tecnica, ma alla fine abbiamo un disegno di legge che va nella direzione delle privatizzazione, che però non vuol dire sanità privata. Il nostro impegno sarà quello di lavorare per un comparto socio-sanitario autonomo.”

Il disegno di legge è stato quindi approvato con 30 voti favorevoli e 3 astenuti (La Casa delle Libertà).