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Comunicato n° 403 del 1° dicembre 2004

DIBATTITO SUL BILANCIO DI PREVISIONE E SULLA FINANZIARIA. CHIUSA LA DISCUSSIONE GENERALE

Seduta pomeridiana del Consiglio regionale

I lavori del Consiglio della Valle sono proseguiti nel pomeriggio di oggi, mercoledì 1° dicembre, con il dibattito sul Bilancio regionale.

All’inizio della seduta ha preso la parola il Consigliere Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine – DS-PSE) che ha fatto riferimento alle politiche nazionali, soffermandosi poi sulla situazione valdostana. “Occorre arrivare ad un nuovo contratto sociale, ha precisato Sandrie fare delle riflessioni profonde di fronte ad una nuova fase economica. L’Autonomia si difende con le proprie forze e le proprie risorse.” Ha fatto quindi una panoramica sui diversi settori oggetto del Bilancio, focalizzando l’attenzione sui problemi sociali, sul ruolo della Finaosta, che deve essere ridefinito e sul presente e futuro della Casa da gioco di Saint-Vincent.
Ha concluso affermando che “Dobbiamo fare più sistema, più squadra. A noi politici rimane il compito più importante e di maggiore responsabilità e cioè quello di catalizzatori. Dobbiamo lavorare per delineare una modernizzazione rapida delle nostre infrastrutture e della nostra economia e un nuovo patto sociale che produca la collaborazione e la coesione necessaria.”

Per il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “in questo Bilancio non c’è nulla di nuovo. Ci troviamo di fronte ad un documento ripetitivo, senza significative innovazioni e con un’impostazione datata e convenzionale. La Valle d’Aosta è una Regione non autosufficiente dal punto di vista finanziario, e spende al di sopra delle proprie risorse. Non si può continuare a gestire il Bilancio in questo modo. Sulle entrate ci deve essere trasparenza per sapere quali sono i punti di forza e debolezza. Anche nella parte “spesa” occorre impostare diversamente il sistema e cioè ridurre drasticamente la spesa corrente. Il passaggio è difficile, ma bisogna avere il coraggio di intervenire per portare ad una modernizzazione della Valle d’Aosta che è indispensabile.”

Il capogruppo della Fédération Autonomiste Francesco Salzone ha detto che “nella relazione non c’è alcun cenno alle nuove povertà, un problema che sta interessando la nostra regione. L’altro problema è quello della casa che non trova grande riscontro nel documento contabile. Il Bilancio è vincolato e privo di possibilità di manovra. Oggi c’è bisogno di scelte, i problemi sono molti: Casinò, ferrovia, aeroporto, sanità. Oltre alla revisione dello Statuto, della legge n. 45, ma non se ne parla più. Il quadro generale che si sta delineando è fortemente preoccupante e il sistema Valle d’Aosta scricchiola da tutte le parti. Bisogna uscire da un immobilismo strisciante che sta portando a delle non scelte e ad una crisi senza precedenti.”

Nel dibattito è quindi intervenuto il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) per il quale “è un bilancio di salvaguardia e conservazione. Durante le audizioni in Commissione, poi, ho assistito ad un dibattito quasi distaccato sui disegni di legge in discussione oggi. È indispensabile una decisa azione per il controllo delle spese correnti. Un deciso intervento della Giunta potrebbe evitarne la crescita così da avere più denaro per gli investimenti. Occorre un taglio netto di certe spese. Condividiamo la necessità di predisporre delle buone leggi per lo sviluppo che stimolino il pubblico all’iniziativa privata, che aiutino ma non diseduchino al rischio, che sostengano ma che non appiattiscano.”

Il Consigliere della Fédération Autonomiste Leonardo La Torre ha quindi detto che “non si ha il coraggio del cambiamento.  Dobbiamo dare delle risposte certe, sapendo di correre dei rischi. Non possiamo proseguire nell’immobilismo. Bisogna affrontare i veri problemi della comunità. Con questo bilancio la Giunta si gioca il proprio futuro.”

Per il Consigliere Ennio Pastoret (Union Valdôtaine) “l’analisi che viene fatta si sta svolgendo in un clima particolare, di crisi profonda e che abbiamo il dovere di non ignorare. Le ragioni della crisi sono molteplici e bisogna essere consapevoli di questa situazione. Di fronte a questi elementi la politica valdostana e il Governo regionale devono dare delle risposte veloci e soprattutto efficaci. È facile scaricare le responsabilità sulla forza politica che detiene la maggioranza assoluta. Oggi è il momento di prendere delle decisioni, dimostrando che siamo in grado di dare le risposte chiare, nette ed efficaci che i cittadini attendono. Per questo, bisogna condividere le linee di azione e in particolare bisogna recuperare la centralità del Consiglio, che nel tempo è venuta meno.” Ha quindi fatto riferimento al rispetto delle regole, ai temi quali il Piano di sviluppo della Casa da gioco e l’Università.
I problemi gravi quindi esistono - ha concluso Pastoret - e la politica regionale deve essere chiara e coraggiosa. Occorre cambiare velocità per il bene della nostra regione.”